*Prima Parte (chap I - XXVIII)
°Intermezzo I - Inside Our Secret
*Seconda Parte (chap XXIX - XXXII)
°Intermezzo II - Lost...Withou You
*Terza Parte (chap XXXIII - LVI)
°Intermezzo III - Behind Venice's Curtain
*Quarta Parte (chap LVII - CXLVII)
°°Epilogo
..::Ringraziamenti::..
Dopo tre anni di lontananza Heath Ledger e Jake Gyllenhaal si incontrano sul set di un nuovo film che gireranno insieme. Tutto ciò che avevano sempre provato, tentato di nascondere, ma desiderato gli riappare con prepotenza trasportandoli in un vortice con cui dovranno fare i conti ma da cui non troveranno ritorno. HeathxJake [la storia non prevede la morte di Heath, infatti incomincia a metà 2008]

Perchè lei ne aveva abbastanza dei preliminari. Lo voleva e lo voleva in quel momento. Lo voleva adesso, ora, subito e lo voleva così tanto che succhiò e morse ogni lembo di pelle che si trovò davanti. Così tanto che non era umanamente possibile [perchè non è possibile sentire così tanto per una sola persona... non è possibile].
Partecipano alla fetenzìa anche Gaara, Kankuro, un moro, un biondo e uno col cane. Shika/Tema e auguri al Nara.
[One-shot, lemon, romantico e un filino di humor]

Un’interpretazione alternativa al finale dell’episodio n°13, ‘Fuoco contro Acciaio’.
“Cos’è?! Oggi piovono cani e gatti?” ipotizzò, tra il polemico e il divertito. “E’ la Giornata del Randagio e nessuno me l’ha detto?!”
(Roy x Ed)
Storia partecipante al Contest 100 Prompts! indetto da Fanfiction Contest ~ {Collection of Starlight since 01.06.08}
Dopo quasi 5 mesi d’attesa, ecco postato il nuovo capitolo. Avviso comunque i lettori che i futuri aggiornamenti saranno più frequenti ma ancora irregolari.

Sai viene incaricato da Naruto di dipingere un ritratto a Gaara e i suoi due fratelli.
Peccato che in quel dipinto si nasconda più di quel che appare.
Anche la redenzione.
Che non è solo quella di Gaara.
Gaara tossicchiò piano, Temari stese un braccio e Kankuro sbadigliò annoiato.
- vi ho chiesto gentilmente di stare immobili –
Il giovane pittore sorrise, facendo capolino da dietro la grossa tela.
- scusaci, Sai – sibilò Gaara, stringendo gli occhi a fessura.
L’altro ondeggiò il pennello, immergendosi nuovamente nel suo lavoro.
Non prima, però, di aver scoccato verso di loro un altro dei suoi irritantissimi sorrisi. Almeno a giudizio di Gaara.
E di Temari, che sibilò una frase poco elegante.
E di Kankuro, che lo mandò sottovoce a quel paese.
Prima Classificata al Contest sui Team indetto da Lady Vampire94
Spero di avervi incuriosito!
Roberta

<< D'accordo. Domani, il veleno agirà in un'ora e mezza. >>
Sasuke rimase lì, e non la ringraziò.
Tsunade uscì, pensando che non avrebbe mai più voluto tornare.
<< Addio, Hokage-sama. >>
Non era giusto, che loro l'avessero visto morire e lui no.
[Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac.]
~[Sasuke-centric, più o meno][Angst, Drammatico][Character Death]~

[Il Falco non parlava mai e i suoi movimenti erano perfetti.
I pochi ordini che impartiva arrivavano bassi e soffocati dalla maschera da ANBU, il suo odore era coperto da quello forte, fortissimo, del sangue.]
C’erano un sacco di persone che conosceva.
Poi c’erano gli Hyuuga, ed erano davanti a tutti.
C’erano gli Hyuuga, e nessuno di loro abbassava mai lo sguardo.
[Il Falco non sbagliava mai]
~[NejiHina, KibaHina][Indovinate un po'? Angst.][Character Death]~

Ino strinse un po’ più forte la carta che avvolgeva i fiori che aveva in mano.
<< Sì, giusto. >>
[Perché non lo salutava, lei, Naruto?]
<< Beh, allora è proprio il caso che vada. C’è Naruto, non c’è niente di cui preoccuparsi. Guarirai presto, Sakura. >>
[C’è Naruto]
Guardò ancora una volta la sedia di fianco al letto.
[Bugiarda.]
~[Team7-centric, Malinconico, Threesome]~

Mieza, Macedonia. I giorni di scuola sono quasi al termine per Alessandro ed Efestione. Ma in una fredda notte invernale il tempo può ancora fermarsi.
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Era sempre confuso e interdetto quando Efestione lo amava così. Quel tipo di carezze erano considerate vergognose e ricordava l’imbarazzo, il tenero impaccio della prima volta in cui era successo.
Tuttavia, non provava alcun senso di colpa. Pura pazzia, ma era così.
Nessuno poteva vederli, nessuno poteva violare il santuario segreto di quella loro intimità.
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Questa storia fa parte del mio ciclo di racconti su Alessandro il Grande.