La prima volta di Peeta e Katniss, in un vorticare di emozioni tra passato e presente...

Sono qui, dietro questo vetro, e tu non puoi né vedermi né sentirmi.
Peeta, cosa ti è successo? Cosa ti hanno fatto?
Allungo una mano e cerco di sfiorare la tua immagine: non mi riconosci più, ormai, e se dipendesse da te mi ritroverei morta in meno di un secondo.
Eppure non so cosa mi prende, ma ti guardo e avrei voglia di entrare in quella stanza e baciarti.
Peeta, mi starò forse innamorando di te?

"Guardò Peeta negli occhi e si rese conto che qualsiasi cosa stesse facendo non aveva niente a che vedere con l’amore. Scostò la testa disgustata quando tentò di baciarla e lui di rimando la torse violentemente e gliela tenne ferma, con una mano sotto il mento."

-Dovresti scendere- Darren si portò alla bocca un altro boccone
-E poi? Cosa dovrei dirle?- sbottai guardandolo male
-La verità!- disse con fare ovvio il moro
-Ma non si ricorda di me!- riportai l'attenzione fuori dalla finestra della nostra camera d'albergo, si potevano distinguere chiaramente 3 ragazze tra cui una biondina con occhi color cielo. Heather, Heather Morris.

Cosa non si farebbe per un'amica? Quando poi la tua migliore amica è troppo timida per andare a conoscere sola gli amici del suo quasi-ragazzo e ti chiede di accompagnarla non puoi dire di no. Quello che Carly e Faith non sanno, però, è che incontreranno forse il vero amore nei due ragazzi più improbabili e corteggiati del gruppo,quelli con mille ragazze ai piedi abituati ad avere tutto e subito e che si ritroveranno a fare i conti con un sentimento mai provato fino a quel momento, la gelosia. Scopriranno, poi, che la sicurezza è spesso una maschera che copre una delusione, oppure il dolore di una perdita, scopriranno che alla fine chiedevano solo amore.

"..when you fall, you just have to stand up.."

Il mio tutto.

-H...Harry.. non p..possiamo.- disse senza realmente pensarlo mentre sospirava dal piacere.
-Perché..?- chiese lui continuando a scendere con la scia di baci.
-Siamo fratelli..-
-Tecnicamente..- la corresse il ricciolo. -Siamo fratellastri.-
OS ROSSA, SE NON TI PIACE IL GENERE, NON ENTRARE.

E' la mia prima Fan Fiction qui su EFP =)
Spero che questa FF a rating rosso possa cambiare un po' la storia delle classiche Fan Fiction.
Una cosa da chiarire: si nella storia ci saranno Harry, Louis, Niall, Zayn e Liam ma non ci saranno i One Direction... non si parlerà di persone famose con migliaia di Directioners che li seguono.. saranno semplicemnte 4 ragazzi inglesi e uno irlandese che frequento la stessa scuola e che cantano come Hobby ottenendo di tanto in tanto qualche ingaggio in giro per Londra. Beh spero che vi piaccia ♥

CHAPTER 11:
‘Non ho neanche visto messaggi dove gli dicevi SAI, HO UN RAGAZZO.’ Alzò ancora la voce.
‘Ah perché adesso sei il mio ragazzo ? Non sembravi così convinto quando dicevi ai nostri amici sì beh, ci stiamo frequentando come se fossi una delle tante.’ Strepitò la ragazza.
‘Tu non sei una delle tante – stava continuando ad aumentare il tono di voce – tu sei la ragazza che amo .’ Urlò.
Per un momento la stanza si riempì di un silenzio insostenibile: Savh non sapeva come ribattere, Savh non voleva ribattere.
Scese le scale velocemente, mentre il ragazzo si precipitava verso di lei ed, a metà strada, si lasciarono andare ad un travolgente bacio.

“Forse dovremmo solo andare a casa.” aveva aggiunto subito dopo poggiando le mani al lato dei suoi fianchi per tentare di alzarsi. Ma non era riuscita a farlo perché con uno scatto rapidissimo, Perrie era balzata in piedi e si era riseduta a cavalcioni sulle gambe di Jade stringendo le ginocchia intorno alle sue cosce per impedirle di muoversi. “Oppure potremmo provare anche noi.” aveva ribattuto, finalmente con un’affermazione, un attimo prima di poggiare le sue labbra su quelle dell’amica.
[Attenzione. La storia contiene Perrie/Jade esplicito.]

"Non meriti di sentirti così, tu non sei una puttana. Io voglio... ", cercò di trovare le parole,
" voglio che non ti senta più in questo modo. Usata, sporca. Voglio che dimentichi quella sera... "
A Lidia parve di vederlo insicuro.
" Voglio curarti. "
Lo fissò negli occhi.
Credette di capire cosa stesse cercando di dirle.

Mi avvicino piano cercando di non attirare la sua attenzione. Una volta che le sono accanto le sfioro il braccio che ha appoggiato sul coperchio della fotocopiatrice e mi piego in avanti, dietro di lei.
Metto una mano sulla sua e annuso il suo profumo soave. Sa di vaniglia e di pulito, e di un aroma che non ho mai sentito prima, ma mi ricorda il sesso. Sano, spietato e primitivo sesso.
-
'Ti avevo detto che non dovevi provare a sfuggirmi' più con questo ammonimento la spingo verso la scrivania, e la faccio piegare in avanti. Ora ha il seno e l’addome schiacciati sulla superficie con il mio braccio che le preme sulla schiena. Le do un sonoro schiaffo sul sedere che risuona contro la mia mano e sulla sua pelle. Il suono che sento mi inonda il cervello e l’anima. La sensazione di liberazione è tale che mi sembra di essere sotto l’effetto di una droga o dell’alcool. Le do un altro schiaffo e questa volta lei geme, non so se per il dolore o di piacere. Guardarla dimenarsi in cerca di una via d’uscita è assolutamente esaltante.

Soffoco una risatina,mentre sistemo le mie cose sugli scaffali,poi delle labbra sul collo e una mano sul fianco,mi fanno sussultare.
‘’Non dovresti essere a lezione tu?’’chiedo mentre le sue mani si stringono maggiormente attorno alla mia vita e la sua bocca,lasciando piccoli baci al suo passaggio,risale lungo il collo fino al lobo dell’orecchio.
‘’Non mi va di fare biologia.’’la sua voce è bassa e roca,maledettamente sexy,nonostante stia facendo i capricci come i bambini. Chiudo l’armadietto e mi giro verso di lui.

Liam e Jennifer due ragazzi innamorata vicenda, ma anche troppo timidi per dirselo.