[Zankyou no Terror]
{ Zankyou no Terror/ Shounen'ai/ Nine X Twelve (X2)/ 371 Parole/ Fluff/ Missing Moment/ Forse OOC. }
Ormai era già ovvio che Nine non passava bene le sue nottate, soprattutto dal ritorno di Five, che il ragazzo credeva morta, mentre lui e Twelve cercavano di scappare da quell'istituto infernale, dove erano stati sottoposti a certi esperimenti, che gli suscitavano incubi quasi ogni notte.
Respirava a fatica per quanto aveva caldo.
Non importava se non aveva le coperte, per colpa di quell'incubo, sentiva caldo e non riusciva ad addormentarsi adeguatamente.
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« Ti invidio... non riesco più a sopportare l'esperimento che mi hanno fatto, mentre tu riesci a fare quello che vuoi senza problemi. » ribatté quasi con le lacrime agli occhi.
« Nine... ti prego, non dire così. »
« A quanto pare non sarò mai forte come te. »
« Chi te lo ha detto?! » esclamò il castano, un po' spazientito per quello che diceva.
« Twelve... »
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Beh, buona lettura!
Soul_Killed!

Ok, questa dovrebbe essere una piccola "parodia" sulle FanFiction che si leggono generalmente sui One Direction (vedasi in nome della protagonista che dal classico Hope l'ho cambiato in Nope).
Non sono molto brava a scrivere, ma c'è gente che sta messa peggio di me e questo mi consola, e vi avverto che è praticamente tutta improvvisazione.
Spero vi piaccia, anzi spero che qualcuno la legga...

Clopin lui, Amara lei. Lei, la giovanissima figlia del giudice Blanchard, lui, il re del popolo che lei tanto odia. Due mondi contrastanti, due anime unite dal Fato. Il tutto a Parigi, sfondo ideale per le peripezie d’amore del re dei gitani!
Dal capitolo XXII:
"-Psssss.. PSSSSSS! Clo! Per quanto hai intenzione di tirare la corda?-
Portai la mano sulla fronte, esasperato, e mi voltai verso quel bietolone di Febo con lo sguardo più tagliente che potevo. Ma si poteva essere più… più… cretini? Se ne stava lì, a due centimetri da Vitòr, nascondendo la bocca con la mano (come se Vitòr fosse stato sordo, praticamente erano uno appiccicato all’altro, lo SENTIVA!) e continuando a mormorare “uccidilo, uccidilo”. Come se quello non fosse stato abbastanza, accompagnava ogni parola passando il pollice della mano libera sulla gola, da orecchio a orecchio… gesto sufficientemente esplicito, voi che dite?"

Tanto, ma tanto tempo fa, un re ed una regina ebbero una splendida fanciulla. Il re voleva chiamarla...