Meredith.
Meredith Senza Cognome.
Ho quindici anni e sono ortoressica, anoressica, soffro di disturbi distimici della mente.
Sono scappata da un ospedale psichiatrico.
Un alcolizzato criminale, Zayn, mi ha salvato la vita, e io mi sono innamorata di lui.
Il suo coinquilino, Niall, mi odia perchè quei due nascondono un segreto e lui pensa che Zayn me lo voglia rivelare.
Un segreto dal quale non si sfugge.
Come non si sfugge dalla propria mente.
Siamo tutti nemici di noi stessi, imprigionati in una prigione che ci inventiamo.

-Capitolo otto.
La sua bocca scorreva sul mio collo, fino alla clavicola e ritornava su, lasciando scie di saliva, finché non iniziò ad usare i denti. Morsicava ogni singola parte del mio collo, lasciando segni rossi.
Quando cercai di divincolarmi, posò una mano dietro alla mia testa e strinse leggermente i capelli, «Buona.» sussurrò beffardo.
E riprese il suo lavoro torturatore, non connettevo più dal dolore, la parte destra del collo esigeva dell’acqua fresca per disinfettare quei morsi, alcuni dei quali erano stati marcati una seconda volta dal tocco di Harry.
Dopo un po’, quando il mio cuore stava scoppiando e le mie gambe non mi reggevano più, Harry riniziò con la sua scia di saliva, succhiando via dei rivoli di sangue.
Respiravo affannosamente, piena di paura.
Si staccò e mi sorrise, successivamente si riavvicinò. Spostai il capo di lato, e lo sentii ridere di scherno, «So che mi vorrai.»
Completa.

Tutti gli psicologi che l'avevano, in quel periodo visitata, l'avevano definita chiusa, misteriosa ed introversa. Sua madre, invece, l'aveva definita pazza e complicata, per non essere abbastanza volgare.
Ma lei non lo era, decisamente non lo era.
Il suo problema era un'altro, e di certo non l'avrebbero aiutata sedute come quelle che le avevano fatto fare in passato i propri genitori. Le quali erano, poi, risultate essere decisamente inutili.
Si era innamorata, e fin qui sembra non ci sia niente di strano.
Ma se vi dicessi che il suo innamorato non esistesse, credereste ancora che questa giovane ragazza sia nonostante ciò sana di mente, come aveva smesso di farlo da tempo persino la sua famiglia? Beh, io ci proverei se fossi in voi.
Mai giudicare un libro dalla copertina, o da quello che dicono gli altri, il detto in questo caso tende ad essere veramente giusto.
Determinati avvenimenti della sua vita l'avevano portata a comportarsi in tale modo.
Tra questi, il più importante, accadde addirittura all'età di soli dodici anni.

Una ragazza di tredici anni rinchiusa in una clinica,il dolore sopportato in tutti quegli anni si manifesta ancora nella vita di Nicole.
Un passato difficile da sopportare,un padre assente,una madre insensibile ed egoista e lei sola come un fiore in inverno.

Lui.
Lei.
Lei che è fredda come il ghiaccio.
Lui che ha paura di innamorarsi.
Julie.
Hary.
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Tratto da un capitolo.
H:Cosa siamo noi davvero??
J:Niente noi non siamo niente facciamo solo sesso.
Anche se di questo non ne era più tanto sicura.

Alzai gli occhi, la luna era piena e le stelle luminose. Il mio rapitore mi strattonò per il parcheggio verso una grande Range Rover nera. Aspettai fin quando aprì la portiera e fece un cenno con la testa, ordinandomi di entrare. Feci come mi disse e lo osservai mentre camminava intorno alla parte anteriore della macchina per raggiungere il posto di guida. Prima che lui salisse controllai la mia portiera: non mi sorprese che fosse chiusa a chiave. La lucina che si accese sopra di noi illuminò i sedili anteriori permettendomi di vedere meglio il ragazzo. Alcuni dei suoi ricci scuri caddero sulla sua fronte, facendolo apparire più giovane della sua età. Lo osservai quando afferrò il volante, le maniche della sua giacca erano tirate leggermente su mettendo in mostra i suoi avambracci muscolosi. Si voltò verso di me, i suoi occhi verdi fissarono le mie iridi blu.
***
Storia tradotta dalla pagina di H28, autrice di Dark, sul sito di One Direction FanFiction.

“Come scusa?” Sussulto scioccata.
“Salta su.” Ripete con meno pazienza. Noto che tamburella con il pollice sul voltante.
“No! Non ti conosco nemmeno.” Una parte di me è indignata dalla sua sfacciataggine, ma l’altra è in ginocchio con le mani giunte che mi supplica di accettare.
“E se ti offrissi tre milioni di dollari?” Ribatte sicuro di sé.

“Vuoi rischiare la tua vita?” chiesi sbattendola al muro.
“Perchè dovrei?” mi chiese alzando il suo sopracciglio che le contornava l'occhio perfettamente.
“Perchè sono un criminale” le dissi. Lei invece di prendere e scappare da quello che ero prese le sue mani le intrecciò alle mie e mi baciò.

“Ma visto che hai tutta questa voglia.. Perchè non lo fai tu lo spogliarello?” Mi blocco,scioccato dalla sua richiesta. “Io?” Chiedo,come se non fosse stata abbastanza chiara “Si tu, Niall Amenondispiacerebbe Horan” Questa volta i suoi occhi riescono a reggere il mio sguardo anzi sono io che per primo abbasso lo sguardo e mi ritrovo a leggere la copertina del libro

E se per una volta fosse lei a condurre il gioco? E se questa volta fosse lui a subire tutto in silenzio?
'Questo è il mio gioco Harry, sai bene quali sono le regole.'

Anastasia Styles, non conosce il suo passato,non sa di essere una Styles.
Niall Horan, non sa di essere figlio di una regina e un re,sa solo di essere un Horan.
In orfanotrofio assieme alla sua inseparabile migliore amica.
Un giorno si divideranno,conosceranno le loro famiglie,ma loro? Loro si rincontreranno? Stiamo a vedere!
< Quindi,quindi te ne stai andando? > Chiese Anastasia in lacrime.
< Già. > Disse freddamente Niall,con le lacrime agli occhi.
< Mi scriverai ogni giorno? > Chiese con un briciolo di speranza la piccola Any.
< Certo che lo farò > Finse un piccolo sorriso,sapendo a cuor suo che non avrebbe piu' potuto scriverle.
< E' l'ultima volta che ci vedremo Nì? >
< Si,penso proprio di si. >
< AVEVI PROMESSO CHE NON MI AVRESTI MAI LASCIATA,MAI! > Gli gridò la piccola Any,in preda alle lacrime.
< Non credere a nessuna promessa,NESSUNA! > Rispose a tono Niall.
< Niall Horan,ti odio! > A queste parole Niall recuperò le sue ultime cose e andò fuori dalla camera dai suo genitori.
Niall era certo di una cosa,non avrebbe mai dimenticato quella ragazza era una promessa,promessa che avrebbe mantenuto.

Droga, alcool, musica. Il mondo di un adolescente che forse nasconde qualcosa di più doloroso.
Il vento sbatteva sulle sue guance rosse per il freddo, la sua lunga chioma scura era ormai scomposta, e quel vestito sporco probabilmente di alcool. Si trascinava per le strade della grande Londra, in una nottata di primavera. Hope. Così si faceva chiamare, ragazza con gli occhi color nocciola, a profondi, sorriso di chi ne aveva viste tante, arrabbiata col mondo, sorriso acido, sorriso che ormai aveva fatto l'abitudine a stare su quel viso, sorriso forzato. Il suo fisico magrolino, e un piccolo seno, stava a pennello con quel vestito che indossava. Hope viveva nella grigia e piovosa Londra, in periferia, in un paesino chiamato Bristol. 17 anni e poco più, arrabbiata con il mondo, era una tra le ragazze più stronze della città.

"Ero indipendente.Indipendente dai suoi occhi..mi usava per scopi personali,é vero..ma amavo il modo in cui lo faceva.Lo sbattermi violentemente sul lavandino ed entrare in me mi faceva dannatamente eccitare.Il suo modo di schiaffeggiarmi il sedere mentre mi scopava era semplicemente perfetto,tanto quanto il suo modo esperto di prendere il mio seno dentro la sua grande mano.Faceva male l'essere usata dal mio 'fratellastro' ma adoravo quando era cattivo,la cattiveria che era in lui lo rendeva dannatamente sexy.Diciamo che uno dei suoi migliori amici,era l'esatto opposto..tranne il fatto che fosse sexy e che io,Liz Tower,ero perdutamente innamorata di loro due.Si contendevano il mio cuore."
Vi ho incuriosito?Se si,leggete..fatemelo sapere con una recensione c:
Grazie racazze :3

Zayn : Svegliati !! cazzo siamo in ritardo !
A: zitto !!! non lo vedi che sono ancora sotto effetto della sbornia ?!
Zayn : ti prego non dirmi che sei andata a letto con quel puttaniere di Niall
Continua...