Finché non te li sbattono in faccia alcuni sentimenti ed emozioni restano assopite...addormentate in una dolce agonia ed assuefazione chiamata abitudine.(VMIN)

Una studentessa universitaria si imbatte per caso in un misterioso ragazzo che suona il piano. Ma si tratta di un unico incontro casuale? O si incontreranno ancora?

Youra è una ventinovenne in carriera con un pestifero figlioletto di cinque anni e una migliore amica gentile e premurosa. La sua vita cambia dal giorno in cui il suo compagno muore improvvisamente in un incidente stradale.
Pigra, svogliata e con una depressione latente, l'incontro con un ragazzo più piccolo di lei potrebbe farle ritornare il sorriso sulle labbra o complicare ulteriormente la sua esistenza?
Dal capitolo 1:
Perfetto, le dieci meno venti e non aveva voglia di fare un tubo. Se non fosse stato per la vocina infantile di Kookie sarebbe rimasta volentieri a deprimersi per il resto dei suoi giorni. Doveva andare avanti per lui, doveva voltare pagina, Hyun Dae glielo ripeteva in continuazione.
[...]
- Senti... per farmi perdonare perchè non ci prendiamo un caffè insieme?- chiese senza troppe cerimonie. Youra gli lanciò un'occhiata scettica. Per chi l'aveva presa? Di certo non aveva voglia di cogliere l'occasione per flirtare e fare cose del genere.
- Io non credo sia il ca...- l'altro la bloccò prima ancora che potesse terminare la frase.
- Oh andiamo, saranno solo cinque minuti. Promesso-
Cinque minuti.
I migliori della sua inutile vita.

Nel 1948, la Corea è ufficialmente spaccata in due. Famiglie che vengono divise, le persone fuggono alla ricerca di qualcosa di migliore, con la disperata speranza di ritrovare la pace.
Così Kim Jonghyun, come innumerevoli persone senza nome, affronta a sua volta questo viaggio acccidentato anche lui desideroso di ricongiungersi ai suoi cari.
Disclaimer – Questi personaggi non mi appartengono e la storia non è assolutamente scritta a scopo di lucro, i fatti raccontati sono frutto della mia invenzione.

(Storia di una Rosa e di un Dente di Leone.)
́
❝ Once upon a time
there was a Dandelion,
who fell in Love
with a beautiful Rose.
́
__________
─ ChanBaek;

“Joon… devo preparare il tavolo…” la mia voce viene attutita dalle sue labbra carnose che mi baciano dolcemente per poi passare a sfiorarmi la guancia, porto una mano ai suoi capelli ancora bagnati e mi abbandono completamente contro di lui.

"Jimin...So benissimo che mi ha dato un bacio innocente come tanti altri, dolce come quelli che gli piace rubarmi ogni tanto e che io gli lascio rubare. Ma qua, sulla spiaggia..."
In un momento d'immaginazione ho pensato a Jungkook e Jimin insieme sulla spiaggia e ho deciso di metterlo nero su bianco. Buona lettura!!

Siamo circondati da miliardi di pesci e quelli più esposti siamo comunque noi.
Breve ma (spero) intensa Yoonseok...XD

_Definisci “si appartengono” - chiede, intrigato da quei loro scambi letterari così sensuali.
Le labbra di Jimin si distendono in un sorriso ironico mentre, abbandonato un secondo il cellulare, solleva il capo verso il suo hyung:
_Si appartengono... - ripete in un bisbiglio roco quasi erotico che manda il sangue dritto dritto tra le gambe di Namjoon. Gli accarezza di nuovo il viso bollente nel vago tentativo di attirarlo a sé, contro le sue labbra.
_Sono uno parte dell'altro. Demian è parte di Emil. Quando Emil avrà bisogno di Demian potrà sempre trovarlo, sebbene non concretamente, ma dentro di sé. - Joon indulge nel bacio, inizialmente solo poggiando le sue labbra umide su quelle di Jimin poi sempre più bisognoso.
_Perché Demian è il maestro. Demian è l'uomo che Emil è diventato, la sua forza, la sua matu...mmh – mormora Jimin, impossibilitato a parlare oltre, l'indice di Namjoon tra le labbra.
_Mmh, qualcuno ha fatto i compiti stavolta – commenta il maggiore [...]
FF liberamente ispirata a quest'intervista: https://www.youtube.com/watch?v=to8q3bAZB0Y
Buona lettura! #JIMIN #NAMJOON #MINJOON

Voleva baciarlo sapendo che il giorno dopo avrebbe baciato di nuovo quelle labbra.
E il giorno dopo.
E il giorno dopo ancora.
Finché vi fossero stati giorni da contare, Taehyung voleva contarli con Jimin.
*
C'è una sala da tè a est del fiume.
È piccola e graziosa, e al suo interno riposa un vecchio pianoforte castano.
È una tenera favola, un posto dove dimenticare, anche solo per un istante, la vita vera.
*
tearoom!AU
vmin, yoonkook, side!Namjin

(dal primo capitolo)
{Ancora scosso dall'orgasmo appena vissuto, tentò di scusarsi per non essere riuscito a fermarlo in tempo ma Lenny pulendosi un po’ le labbra lo guardò e poggiandosi al suo fianco gli accarezzò il volto e lo ammonì.
"Quando si fa l'amore, non ci si scusa e tutto è lecito.
Basta non essere egoisti e pronti a darsi in tutto e per tutto, rispettando comunque la propria individualità" sorrise.
Il giovane rimase colpito da quelle parole, lui non stava facendo del semplice sesso con lui ma... l'amore. }
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Salve questa è la mia prima ff.
L'ho voluta creare ispirandomi ad un eventuale desiderio d'evasione da parte del leader degli Shinee.
Vi siete mai chiesti cosa volesse oltre alla sua vita da Idol?
Forse... anche lui avrebbe voluto una sua isola di pace.... Assaporare una serata diversa dalle altre, dove è d'obbligo staccare la spina.
Io ci ho provato, ed ho provato a creare questo.
Speriamo che la lettura sia di vostro gradimento e sopratutto non troviate troppi ...orrori.
Buona lettura.
Grazie temerari.
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E' nel posto meno probabile che potresti trovare un probabile amore.

Faccio parte di una grande organizzazione, la KBS, che mantiene in sicurezza il nostro stato attraverso piccole sedi poste in diverse città. In parole povere, sono una spia del governo. La mia vita cambierà dopo la formazione di una nuova squadra speciale.

(JiKook) - (2.203 parole)
Gli uomini avevano sempre avuto questa mania del controllo, del controllare qualsiasi cosa venisse a contatto con loro, per questo, solitamente, si lasciavano prendere dal panico di fronte a qualcosa di troppo “grande”.
Nonostante tutto però, gli uomini erano quasi sempre riusciti a dirigere le cose secondo i loro piani, superando qualsiasi tipo di difficoltà o avversità.
Park Jimin, invece, non aveva mai avuto un vero e proprio controllo della sua vita. Aveva sempre avuto la scomoda sensazione che la sua esistenza fosse in balia del fato e delle coincidenze più assurde e inconcepibili.
Quelle stesse coincidenze stavano dirigendo la sua vita e il suo percorso di studi, quelle stesse coincidenze avevano fatto in modo che venisse eletto rappresentante di classe e quelle stesse medesime coincidenze avevano fatto in modo che conoscesse Jeon Jungkook.

Seoul, duemila diciassette.
Vecchie correnti culturali, mai scomparse davvero, tornano prepotentemente alla ribalta come mode che si fanno strada plagiando personalità ancora in cerca di una propria identità.
I giovani della grande metropoli si identificano nel movimento punk, violento e anarchico, o in quello hippie, pacifista e libertino. Come i due gruppi riescano a convivere è un mistero: l'insofferenza degli uni nei confronti degli altri è palese, eppure nessuno fa nulla per cambiare le cose, perché è così che deve andare.
Namjoon e Yoongi sono ciò che la maggior parte dei genitori etichetterebbe come "cattiva compagnia": capelli tinti, birra sempre in mano e tanta rabbia repressa nei confronti del sistema. Seokjin e Jimin, al contrario, promuovono ideali di pace, sempre persi nel loro mondo fatto di allucinogeni e fiori tra i capelli.
Punk e hippie, mondi agli antipodi, nessun motivo per entrare in contatto… oppure no?