E se CASUALMENTE, e dico CASUALMENTE si sbirciasse nella chat privata di Giotto e G.?
*sente un botto*
no...ehi..G....a cuccia...metti via le pistole...G....G!!!!...

[G27 lieve lieve, nemmeno si nota molto]
"Adesso vai a dare una lezione a quel ragazzo del mare"

«Io non ti odio, Daemon.»
Il silenzio questa volta fu rotto da Giotto.
Sorrideva Giotto.
Quel sorriso straziò Daemon, dilaniò la sua anima, che fino ad allora non aveva mai creduto di avere.
{Raccolta "syllablesoftime"}

Dedicata alla mia Giotto italiana di rp, e sempre per la writing challenge di Syllables of Time su LJ. Prompt: "Inghiottito dall'oscurità che brilla". Speranza e disperazione sono due facce di una stessa medaglia per Giotto e Cozart., nella loro complessa relazione semi-simbiotica. E il cuore, è una cosa complessa.

Quando meno me l'aspettavo m'è venuta da scrivere 'sta roba... sappiate che si basa su una mia pippa mentale conseguente al Target 328. Come sempre sono banale e ripetitiva e una fabbrica di stupido fluff/angst. >_> *SO COME INVOGLIARE I LETTORI NEH X°°°D*

{Cozart/Giotto}
«Sai Cozart, non piaci al gatto, però a me piaci!»
Quell’affermazione rischiò di mandare in iperventilazione Cozart; il rosso lasciò andare di scatto il braccio di Giotto, voltando il viso dall’altra parte. Probabilmente Giotto non aveva idea di quanto importanti fossero quelle parole per lui, forse non poteva immaginare da quale punto di vista lui considerava quel “piacere”.
«M-mi fa piacere! Anche tu mi piaci!»
Avrebbe voluto prendersi a schiaffi da solo. Perché gli era così dannatamente difficile confidare i propri sentimenti a Giotto?!

Dalla morte di Giotto, Daemon passò la sua esistenza come traditore, ma nessuno immaginò quale punizione avesse inflitto a se stesso.
Si diceva che gli Illusionisti potessero ingannare le persone attorno a loro, ma se mai a qualcuno di loro fosse passato per la testa di punire se stesso con la propria Illusione, avrebbe infranto un grave tabù, con il risultato di esser malvisto dagli altri Illusionisti.
Daemon preso dallo sconforto e dall’odio verso se stesso ignorò quella regola; la maledizione con cui si colpì fu piuttosto dolorosa ed inspiegabile per chi non lo conosceva. Perché dopo aver provocato dolore era lui stesso a volerlo provare?
{Daemon Spade x Fem!Giotto}

{Cozart/Giotto)
Cozart e Giotto si vedono davvero raramente, ma questo ostacolo non serve a sminuire i sentimenti che provano l'uno per l'altro. Di fronte ai continui sacrifici che Cozart pone su se stesso, Giotto ha da ridire.

E' tempo di vacanze per i nostri Guardiani. E dove è meglio andare se non nella villa di Giotto? Litigi ed incomprensioni, il tutto circondato da una nube di romanticismo.
[...Sarai mio fino a che il sole non sorgerà di nuovo, e poi ti amerò più di prima, per sempre....]
[Coppie Miste - GiottoxG!centric]

Il rumore proveniva dall’angolo, in fondo, il più lontano da lui. Qualcosa – o qualcuno? – era chinato su uno strano ammasso di carne e cenci, mescolati dal liquido cremisi che permeava la stanza. La strana creatura emetteva uno strano suono a metà tra un latrato convulso e una risata animalesca.
Probabilmente, farò una raccolta di storie in cui personaggi arrandom di Reborn verranno colpiti da istinti omicidi. O con mazze da baseball, coltelli, motoseghe. Lasciate una recensione?

[GxLampo - GiottoxG]
Lui era unico che mi faceva quell'effetto.

Due storie diverse che hanno un qualcosa in comune: Daemon e il rispetto verso Giotto che sfocia nel tradimento.
Mukuro e l'odio verso Tsuna che poi si tramuta in qualcos'altro.
{Daemon/Giotto - Mukuro/Tsuna}

[Prequel della fanfiction "Holidays"]
Come è andata tra Giotto e G? Tra Spade e Alaude? E come ha fatto Asari ad innamorarsi di G? Le risposte a tutti i vostri dubbi stanno per essere svelate!
[Cap1: GiottoxG - Il significato della parola "Amore"]
[Cap2: SpadexAlaude - Il significato della parola "Gioco"]
[Cap3: AsarixG - Il significato della parola "Amicizia"]
[Cap4: KnucklexLampo - Il significato della parola "Innocenza"]

Sul muro della camera degli allievi, che confinava con quella del Maestro Da Vinci, c’era un buco, e Giacomo sapeva che non avrebbe dovuto guardarvi attraverso, ma la curiosità era troppo intensa.