FF OnHo con lievi accenni agli altri ragazzi.
"Come faccio a ricordarmi tutte queste cose? Semplice! Anche adesso mia sta sorridendo allo stesso modo di allora.."
"Come faccio a ricordarmi di quel giorno speciale? Semplice! Anche adesso mi sta fissando proprio come allora..."
Due amici, due ragazzi, e un amore che perdura nei secoli.

È estate quando si incontrano per la prima volta.
Taemin è tutto libertà e vita,‭ ‬Minho tutto noia e incertezza.
È ‬inverno quando si vedono di nuovo dopo i fatti di‭ ‬quel‭ ‬giorno.
Taemin è tutto timidezza e sensi di colpa,‭ ‬Minho invece, ferite e nostalgia.

[ARE YOU A LIAR?]
Taemin è sveglio e vivo e la sua mano calda è palpitante in quella di Minho. L’orizzonte è magnifico. Il cielo striato dalle nubi nasconde un lilla lucente, segno degli ultimi grammi di luce e oro rosso, dopo il tramonto. Sul mare si appoggiano le nubi scure e silenziose, galleggiano sopra un infinito azzurro, poi nero. Gli scogli sono dietro di loro e davanti a loro, le onde tranquille sciabordano come il respiro di un gigante. Gli ultimi bagnanti sono lontani, lungo la riva. In un altro mondo, in uno sereno, è stagione di vacanze. Le spiagge si svuotano lentamente dopo il tramonto, la vita si sposta in città.
Lasciatela spostare, qui c’è bisogno di calma e di solitudine. Una solitudine che non fa paura, tutta speciale, mitigata dalla sua mano stretta in quella di Minho.

(Ci tengo a dire che ogni riferimento ad altre storie è puramente casuale.
OOC per sicurezza.
Rating rosso per sicurezza.)
Dal testo:
[...] «C'è nessuno?» urlò impaurito.
«Finalmente sei arrivato, non ce la facevo più!» disse una voce alle sue spalle.
Appena il ragazzo provò a girarsi, si sentì colpire con qualcosa di duro e freddo la nuca. Di lì in poi non vide più niente.

Taemin: Hyung stiamo sbagliando tutto...
Jonghyun: Lasciati andare..

Con un movimento veloce stacco le manette e afferro i tuoi polsi legandoli dietro la schiena, poi ti getto atterra e mi siedo sopra di te.
- Sai che non posso darti appellativi come Sherlock o MacGiver...li offendo...-
faccio scorrere il mio dito indice sulla tua guancia in modo non delicato
- Mmh idiota...si, ti si addice!-
lo faccio scorrere con la stessa pressione sul tuo collo scoperto
"Eeeh...che peccato"
"Sapessi quante volte li ho ammirati da vicino...e tu nemmeno sai che ero tanto vicino a te da poter respirare il tuo profumo"
( stralci primo capitolo...pov Key)

(2min, Jongkey.) Elementi sovrannaturali: Vampiri.
-Non… è così che… riuscirò a dimenticarti…- Disse tra un ansimo e l’altro, con un filo di tristezza nella voce.
Taemin aprì lentamente gli occhi incontrando quelli ancora chiusi del compagno, poi prese la sua testa tra le mani e la spinse verso di se facendo aderire le labbra a bocciolo di Minho contro le sue, carnose e rosse. Minho sospirò in quel bacio lungo e casto, cercando di godersi tutte le sensazioni che gli stava trasmettendo.
-..Ti amo.-
Minho strinse forte la mano di Taemin che fino ad allora, era rimasta intrecciata alla sua.
-… non avresti dovuto dirmelo…sai? cavolo, se non avresti dovuto…-

E' il compleanno di Jonghyun e il suo ragazzo, Kibum, ha già preparato tutto.
"Nulla poteva andare storto. Tutto era già pronto, bisognava solo partire."
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Fanfict scritta in collaborazione con lagartischa.

“Vieni bene anche così Tae. Adesso però rivestiti che ti prendi la polmonite.” gli tira la maglietta, il ballerino esegue. È ancora perso nei suoi pensieri, ha le guance rosse come se improvvisamente si vergognasse.
“Una cosa però te la voglio dire hyung.”
“Spara.”
Il ragazzino lo guarda in viso per l’ultima volta, quel pomeriggio.
“Sei troppo bello per stare dietro all’obiettivo.”
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Questa è una storia di sbagli e di amicizia.

"... Era chiaro ormai, si era innamorato di Choi Minho ed era una cosa che mai avrebbe pensato potesse accadere. Mai avrebbe creduto di poter provare un simile sentimento verso un ragazzo... un amico... ma si ritrovò a nutrire un profondo trasporto verso l'altro che non aveva mai sentito verso alcuna ragazza...."
[Pairing JongHo]

E' sempre una cosa buona sapere la verità? Molte volte può portare a scoperte che non si è in grado di sostenere...Ma come si può vivere senza verità? Presto scoprirete che siamo disposti a fare molto più di quello che pensiamo per scoprirla...

Jonghyun non credeva che la propria curiosità lo avrebbe portato fino a quel punto. Non aveva pensato, nemmeno per un secondo, che le sue domande e la sua voglia di sapere lo avrebbero messo in una situazione del tutto inattesa e, beh, imbarazzante. [JongKey]

Salve gente eccomi di nuovo qua con una nuova storia a capitoli, basata esclusivamente sugli Shinee e il loro vivere. Spero gradiate qualche frase tratta dal primo capitolo:
" L'assenza del loro leader si faceva sentire, non era semplice stare sul palco senza un collega, fratello... in più c'era anche la preoccupazione del suo stato di salute.
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Mentre Jong scambiava due parole con l'autista Key, si era rilassato completamente.
“Hum... appena arrivo in albergo mi spoglio di tutto, voglio starmene felicemente nudo in camera, poi messaggio con Jinki e poi ... Eh? Eccoti che ripassi nanerottolo muscoloso, rosichi ancora nèh? Un giorno però io e te parleremo, dobbiamo chiarire le cose. Mi piaci ed io ..."
I pensieri di Key si facevano sempre meno casti nei confronti del lead vocalist del gruppo.
Buona lettura.

Isn’t this what you’ve always wanted?
…with all my black little heart.
☩

«Eppure dovresti saperlo, Minho-ah. Era solo per il bene del concerto» sussurra Kibum, chinandosi e sfiorandogli le labbra con le proprie. Minho gli stringe i capelli sulla nuca e gli impedisce di allontanarsi, aggredisce la sua bocca e la tormenta con i denti, il rosso ansima e sussulta quando gli stringe i glutei.
«Dovresti fare cose meno… pericolose, per il bene del concerto» sibila Minho sulla sua bocca. Kibum ridacchia e va a tormentargli la pelle scura del collo. «E pensa che c'é anche il concerto di domani…» gli ricorda, continuando ad accarezzarlo con le dita sottili. Minho aggrotta la fronte, stringendolo per i fianchi e capovolgendo la loro posizione.. «Dovresti smetterla di provocarmi» borbotta, aggredendogli la gola con i denti.