'Inciampò, facendo cadere la boccetta azzurra, che per fortuna non si ruppe. Mi chinai per raccoglierla quando Hermione fece la mia stessa azione. La mia mano incontrò la sua e per circa due secondi, ci guardammo. Aveva gli occhi marroni, erano belli, sorridevano. Non l’avevo mai guardata in quel modo, era una mezzosangue, non era ‘degna della mia attenzione’.

Divertirsi.
Quello doveva essere l’imperativo per una ragazza della mia età.
E io lo stavo facendo, eccome.
Niente regole, solo la voglia di sentirsi libera.
E con lui..potevo essere tutto ciò che volevo, qualsiasi persona, anche me stessa, quella che mi spaventava più di tutte le altre messe insieme.

Gaia e Andrea sono compagni di scuola ma in classi diverse. Entrambi devono iniziare il quinto. Lei linguistico, lui scientifico. Prima che finisse l'anno prima, è stato annunciato un progetto scolastico che prevede un soggiorno di tre settimane in Inghilterra. Lui, rubacuori e bello, è conosciuto da tutti; lei, riservata e con un peso sul cuore, non conosce praticamente nessuno. Sin dal viaggio di andata cominciano a litigare, fin quando... qualcosa cambierà gli eventi.

Tutto nasce da una scommessa, anzi, per meglio dire, da una sfida.
Dalla storia:
-Non
lo so. E’ iniziato con il solito battibecco
Sfregiato-Malferret, poi, quell’idiota,
mi ha detto “Senti, Potter. Invece di farmi perdere tempo a
sfotterti, ti sfido
a duello. Sul campo di Quidditch.”- disse Harry scimmiottando
il Serpeverde.
-E
poi?
-Poi
ha detto che se avesse vinto lui, il premio sarebbe stato una serata
con
Hermione.
-Hermione?
-Sì.
-Ma
lui è Malfoy e lei è…

Settimo anno ad Hogwarts. Nuove e vecchie amicizie, e un amore inaspettato che in mezzo a mille difficoltà, due dei protagonisti sperano -inaspettatamente- di riuscire a far sbocciare...Hermione e Draco, un connubio di controsensi, almeno quante le emozioni che l'una suscita sull'altro.
E nel frattempo Harry, Ginny, Ron, Luna, Blaise, Pansy e gli altri...non faranno solo da contorno alla storia centrale!

La vita di Cedric gira attorno alla birra, sesso e sigarette... e magari anche all'amico Francisco. Abbandonato dalla madre, è nato senza rapporto sessuale tramite la donazione di sperma, inizierà a credere che l'amore sia un sentimento inutile... ma dovrà cambiare idea. DAL CAPITOLO 6
Lo fulminai «Senza tenermi ferma non riusciresti a farmi qualcosa.. mai, non ci riusciresti mai!»
Lui sorrise «Arriverà un giorno, in cui sarai tu a chiedermi di farti qualcosa» abbassò lo sguardo sulle mie gambe, e sentii le guance avvamparmi.
«Mai.» dissi fra i denti.

Rimasi incollata alla rete finché le moto non rientrarono ai box, per fortuna la pista non era tanto grande vedevo bene tutto quello che succedeva all’interno, il ragazzo della moto nera si tolse il casco sorridendo compiaciuto davanti ai suoi amici, rimasi ancora una volta a bocca aperta, se prima ero rimasta affascinata dalla sua moto ora ero affascinata da lui, era veramente un bel ragazzo.

Le luci della città illuminavano il marciapiede su cui svogliatamente Katherine passeggiava pensierosa. Non aveva la minima idea di dove si sarebbe diretta ma non le importava più di tanto, l’importante era essere lontana da quel posto che la faceva sempre soffrire. Adorava il freddo e la notte ma essere completamente sola anche se per le vie del centro le metteva un leggero senso di inquietudine ma non ci pensava aveva troppe cose in testa. “ Cosa posso fare adesso? Dove posso andare a dormire? Come farò a mangiare?”

I ’60 furono gli anni delle novità e delle proteste. In America le persone di colore chiedevano allo stato gli stessi diritti dei bianchi, le donne iniziavano il loro percorso per l’emancipazione, Neil Armstrong era il primo uomo a camminare sulla Luna e i Beatles diventavano un gruppo leggenda nella storia della musica. Io invece nei ’60 diventavo donna. Uscivo dalla stanza perfetta in cui ero vissuta per 17 anni e facevo la conoscenza del mondo vero, quello di cui ricordi tutte le risate e i pianti.[...]
Magari miei cari lettori, in queste poche righe vi ho annoiata e me ne dispiaccio, ma credetemi anche queste poche parole che per voi hanno poco valore servono a farvi capire la mia storia, che inizia appunto il 17 settembre 1967. Perché quel giorno, vi state forse chiedendo? Perché dopo diciassette anni in cui la vita mi rincorreva, quel giorno, per la prima volta fui io a rincorrerla…

- come stai Jy?? - mi chiese quando era vicino a me.
- bene Ed, e tu? - dissi con voce tremolante. Sapevo che da li a poco mi sarei ritrovata tra le sue braccia, le miei mani tra i suoi capelli e lui mi che mi toccava da per tutto. Ormai io Jade Sanderson , ero diventata il giocattolo preferito di Edward Brown. Era un rito che il mercoledì alla terza, lui riuscisse tutte le volte a sedurmi fino che non mi ritrovavo seduta in terra , in bagno, tra le sue braccia. Io al contrario di Ed mi ero innamorata di lui, anche se non glielo avevo mai detto. Se glielo avessi detto,molto probabilmente, lui mi avrebbe riso in faccia.
- bene Jy, bene.

Settimo anno di Hogwarts: lei studentessa brillante e impeccabile, la personificazione dell'orgoglio e del coraggio; lui freddo e diabolico, la personificazione dell'opportunismo e del peccato...è una storia senza pretese: solo quella di strappare un sorriso ed un attimo di tenerezza alla giornata di chi legge!