Con il passare degli anni mi sono rassegnata a questo aspetto di me che, quando qualcosa mi piace, non mi piace e basta: mi ossessiona. Mi innamora. Qualsiasi cosa sia, una storia, una melodia, un maglione, un dipinto. Una persona. E' così, le persone ed i fiori non mi piacciono e basta, mi conquistano. Se mi colpiscono per qualche motivo poi è per sempre. Non voglio bene, non so come si faccia. Io amo, amo e basta. Questa sono io. 

Mi piace scrivere, ma ancora non so del tutto come si fa. A volte, mentre sto per addormentarmi, ho un'illuminazione. Allora corro a prendere il telefono e butto giù l'idea che mi è venuta. E' assurdo, ma nella mente una storia si scrive da sé alla velocità della luce: tutto si snocciola davanti ai tuoi occhi in modo limpido e meraviglioso. Però il mattino dopo, tutto non ha più senso o magari ce l'ha, ma sei tu che non sai come rendere al meglio quella storia che fino alla sera prima si scriveva da sé. E' assurdo, ma è il prezzo da pagare per essere una sognatrice.

Ho in mente mille idee, sogni che non aspettano altro che vedere la luce e diventare realtà, ma il più delle volte rimangono quello: idee. E' frustrante, ma è così che vanno le cose.

"Avevo un gioco da piccola, il memory. Un mazzo di carte coperte in file diverse. Su ogni carta c'è una figura, ne scopri una, la guardi e la rimetti giù coperta. Poi devi cercare di ricordare dove si trova la carta uguale. A volte non ne hai idea e altre volte trovi esattamente quello che ti serve. Le carte sembrano completamente in disordine e poste a caso, ma continui a scoprirle e più carte vedi, più capisci che tutto si incastra." (Meredith)

Sophie J.