E' passato poco tempo da quando Max, il prof. Kappa e Rei sono partiti. Nella città di Tokyo, a casa Kinomiya, rimangono solo Kei e Takao. Il russo si prepara a partire alla volta della Russia, per poter tornare con le sue vecchie conoscenze; ma un amico che soffre tremendamente di solitudine e una misteriosa lettera proveniente dalla Cina da parte di Rei, lo fanno desistere dal suo intento. Così, Kei Hiwatari, preoccupato per l'amico cinese, parte verso il continente al fine di trovare e portare in salvo il suo amico. Ancora non sa, però, che non sarà così semplice salvare il moro.. perchè orride creature sono sempre in agguato, anche quando noi non pensiamo nemmeno che possano esistere...

Ciao a tutti! Riecco la vostra Pad con il seguito di “Tradimento e Perdono”! Spero che vi piaccia! Kei partirà per il Giappone per andare a trovare la fidanzata Sakura. La ragazza però è molto presa dallo studio e da altre cose e trascurerà il fidanzato, che conoscerà Keiko, una bella ragazza dolce ma triste.. questa amicizia di evolverà e il giovane russo si troverà presto di fronte ad una scelta.. lasciatemi un commentino, anche negativo, please! baci baci a tutti!

E se i DemolitionBoys non fossero dei blaider, ma semplicemente un gruppo punk-rock?? E se l'amore che si cerca disperatamente, è proprio di fianco a noi?? E' la mia prima ff che pubblico, perciò...siate buoni!
Ah, ci saranno anche pezzi di testi di canzoni che mi hanno accompagnata durante la scrittura della storia...spero sia di vostro gradimento!! CIAO! by Nena

"Lo osservò mentre con gesti misurati assaporava il suo capolavoro culinario. I capelli rosso fuoco contrastavano profondamente con la sua pelle nivea, troppo delicata per un uomo. Il corpo longilineo, ma ben modellato e l’eleganza intrinseca gli davano una strana aria androgina. Si era decisamente incantata ad osservarlo, con la forchetta a mezz’aria e un’espressione stupita. Quasi come una bomba a scoppio ritardato, si rese conto della delicatezza del suo volto e quando lo sguardo di Yuri si sollevò dal piatto e si incatenò ai suoi occhi neri, capì perché quelle ragazzine gli avevano dato quel pacchetto: di certo era stato un omaggio alla sua bellezza. Ora bisognava capire cosa ci fosse dentro di lui, una parte di sé che celava morbosamente. "