Cosa succederebbe se John compisse un gesto avventato, portando Sherlock a tornare a Londra?
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John e Sherlock si sono amati. Sherlock ha finto il suo suicidio. E il cuore di entrambi ha smesso di battere.
[Johnlock]
Accenni [Mystrade] e [Mormor]
Note: seguito di "The largest case" (di cui non é necessaria la lettura)

Le sue mani furono afferrate rapidamente da quelle del ragazzo ed in quell'istante i loro occhi si incontrarono.
Ora che poteva vederlo da vicino, Yuuri si rese conto di chi si trovava di fronte: erano ormai due anni che aveva tolto dalla propria camera ogni poster raffigurante la sua persona, ma non vi erano dubbi, non poteva sbagliarsi, ne era assolutamente certo.
-Ti prego Yuuri, vorrei che tu fossi il mio fotografo ufficiale per le gare di pattinaggio sul ghiaccio a cui dovrò partecipare questo inverno!-
Colui che aveva davanti era il famosissimo pattinatore Viktor Nikiforov.

Non vedo l’ora di vederti ballare.
Una frase, una sola, si ripropone incessantemente nei meandri del suo cervello. Rimbalza, rimbomba e stimola con il suo incessante ripetersi rapide scariche adrenaliniche nelle sue vene, nel petto un pulsare tachicardico, e una dolorosa bolla di vuoto nel suo stomaco. [...]
“Vengo con te.”
Una frase e nulla più, con quel suo usuale tono un poco annoiato e un poco stizzito che tuttavia non ammette repliche. Otabek semplicemente non ha potuto impedirgli di accompagnarlo, perché averlo con sé era proprio ciò che desiderava e desidera tutt’ora, a quei pochi minuti dalle undici di sera, mentre cammina spedito verso quell’enorme neon rosso che replica a minacciosi caratteri cubitali la scritta Danger Zone Club, l’entrata del suo personale delizioso inferno per quella sera.

L'agente Marion è giunto in Italia in missione esplorativa super segreta. Sotto falsa identità dovrà ottenere informazioni che potranno essere potenzialmente pericolose per il bene di tutti.

Questa è la storia di un mondo...
Questa è la storia di un viaggio...
Questa è la storia di un desiderio...
Questa è la storia di quattro risate....
Questa è la storia di anche più di quattro feels....
Tutti pronti... si parte!!!

Qualcuno li ha rapiti. Qualcuno li controlla.
E' un gioco a tempo: fino al suo scadere, nessuno deve morire; Allora avrete vinto.
Rispettate le regole o sarete puniti.
Vivete a vostro rischio, morite per la mia gloria.
Accettate la sfida?
Nb: Spoiler su alcuni avvenimenti che susseguono l'ultima serie di Durarara!

Tre anni dopo l'ultima lotta tra Orihara Izaya e Heiwajima Shizuo i due si incontrano di nuovo. Il primo è adesso uno scrittore di successo che il secondo stima molto. Il loro incontro fortuito farà riemergere ricordi e sensazioni passate.
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Prompt di Sayonara_Abayo (http://archiveofourown.org/users/Sayonara_Abayo/pseuds/Sayonara_Abayo)

«Quando hai dieci anni li chiamano amici immaginari. Roba da bambini, insomma. Quando hai vent’anni invece dicono che sei pericoloso, che sei un folle, ti danno perfino del genio, e diventa tutto molto sexy e divertente. Poi però compi trent’anni e – bam!» Izaya inclina la nuca, puntandosi l’indice sul mento come se fosse il grilletto di una pistola «Ti diagnosticano una malattia mentale e cominciano a imbottirti di pillole.»
Shizuo scopre che ha ancora un sacco di cose da imparare su Izaya Orihara.

II Storia per la serie "Prenditi cura di me" - Collocazione temporale: sette mesi dopo l'epilogo di "This Ain't Love".
***
Dal Capitolo 1: La portiera del furgoncino si aprì e Nigou ululò.
Kuroko abbassò lo sguardo sul cane, ignaro.
Un uomo grosso e nerboruto, completamente vestito di nero e con un passamontagna a coprirgli il viso, si sporse dal furgone e allungò un braccio.
Akashi sgranò gli occhi.
“KUROKO!” urlò, ma tutto ciò che ottenne fu un baluginare rapido delle iridi azzurre di Tetsuya che posavano su di lui prima che l’uomo alle sue spalle gli afferrasse tutto il viso con una sola mano.
Corse.
***
KUROAKA/AKAKURO con apparizioni neanche troppo fugaci di AoKise e MidoTaka.
***
ATTENZIONE: Descrizioni Grafiche di Violenza; Menzione di una passata relazione abusiva, non-con, violenza (tutti gli avvisi riguardanti This Ain't Love possono essere menzionati nella storia). Fate attenzione, insomma.

[Osomatsu-san]
Karamatsu entrò vestito col suo set chiodo nero e pantaloni a paillette, togliendosi gli occhiali da sole. – Madre… - esordì con voce soave. – Hai ragione… prenderemo un cane. Ho già pensato a tutto io.
Tutti gli altri fratelli saltarono in aria, Ichimatsu strillò talmente forte da far scappare il gatto.
-Prendiamo un cane? Prendiamo un cane! – esclamò Jyushimatsu, ballando e gesticolando con le braccia a mo’ di tentacolini. – Lo adottiamo dal canile? Ne prendiamo uno di strada? Oppure uno di razza? Magari un bel volpino di pomerania!
Karamatsu gli mise un braccio sulle spalle. – Fratello… i volpini di pomerania non sono cani da guardia.

[Fanfic vincitrice del contest "best Kuroko No Basket yaoi fanfic award 2013"] Una dipendenza di Aomine getterà sulla sua relazione con Kise ombre difficili da dissipare. Forse l'amore questa volta non sarà sufficiente. (finale a sorpresa) - AoKise più altri.

Aomine non si prestava alle frivolezze popolari, ma credeva fermamente al paradosso murphologico del se qualcosa può andare male, lo farà. Quindi se tutto va male contemporaneamente e quando piove diluvia, quella sarebbe stata una pessima giornata fino alla fine. Ottimo tempismo, ironizzò, perché la probabilità che una cosa accada, è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità.
[AoKise/HaiKise; KagaKuro]

Raccolta di oneshot ImaHana - Imayoshi Shouichi x Hanamiya Makoto - in un contesto domestico...
o presunto tale.
Dall'ultimo aggiornamento: «Ecco perché alla fine si era persino abbassato a chiedere di poter occupare un minuscolo perimetro dell'armadio con le proprie cose, quando si era reso conto che era mille volte più comodo lasciare qualcosa di più di un misero cambio d'abito piuttosto che essere costretto a rincasare di volta in volta. Aveva quasi finito di sistemare le magliette, e le mani si stavano già posando sulle ante per chiuderle, quando uno sbuffo divertito risuonò alle sue spalle.
Si voltò, già profondamente seccato.
- Cosa c'è. -
- Forse dovresti smettere di rubare le maglie all'Uomo Ragno, lo sai? -» {2. Magliette}

Questa fanfic è nata dalla mia insana fissa dello spazio e del tempo, e chi se non Midorima e Takao poteva farne parte. Non mancheranno sfilze di esami di coscienza dei due protagonisti, scene rosse, ma soprattutto la mano del destino.
Dal testo: ~L'imbarazzo di Shintarou veniva a galla più facilmente in quelle condizioni e ne vide il dilagare sulle sue guance, sulle palpebre abbassate repentinamente e dal mordersi il labbro inferiore timidamente; Come a voler sfogare tutta quella pressione su di esso.
«Così te lo mozzerai.» Con l'indice della mano destra, seguì il contorno di quel labbro martoriato, costringendo il proprietario a socchiudere le labbra e liberarlo. Indugiarono per qualche breve istante in quell'attimo, come se le lancette dell'ipotetico orologio della vita si fossero fermate e si fossero ritrovati in un posto, in una navicella lanciata nello spazio, sola e persa nell'infinito. Lontana anni luce dal presente e dal concetto di spazio tempo.

Si guardò attorno, constatando che quello in cui si trovava era un normalissimo appartamento, le pareti erano tinte di colori chiari e accoglienti, l’ordine era quasi maniacale e non c’erano poster di videogiochi o film splatter appesi ovunque, come si sarebbe aspettato da un tipo come Hanamiya.
«Cos’è? Ti aspettavi di trovare teste mozzate appese alle pareti come trofei di caccia?»
«Più o meno» non riuscì ad impedirsi di ammettere, facendo ridere il più grande.
[...]
«So a cosa stai pensando» lo ammonì Seijuurou, puntandogli contro il cucchiaino con aria fintamente minacciosa, «L’Imperatore non era il fior fiore della sanità mentale, ma non andava in giro a spaccare ginocchia per diletto».
«Devi ancora rendere le forbici a Midorima-kun, vero?»
«Cos-?»
«Sai che, quando l’oggetto fortunato del Cancro sarà di nuovo un paio di forbici, si arrabbierà molto?»
[HanaKuro] [KagaKuro][ImaHana]