Un giovane e sexy professore di filosofia, dal dente avvelenato e noto sadismo; un ragazzo demotivato, introverso, silenzioso, e il suo mondo: il suo gemello non tanto gemello, la sua ragazza, che forse è solo un'amica, il suo antico primo amore che si accorge finalmente di lui quando forse è tardi.
Lezioni di filosofia, meravigliose torture, fra pensatori greci e antiche tradizioni sessuali che forse non andrebbero rispolverate.

~ Quello che gli altri vedono di noi è solo la maschera che noi vogliamo mostrare ~
La prima volta che lo vidi pensai subito che le sue labbra dovevano essere perfette per essere baciate dalle mie.
La seconda volta che lo vidi pensai che le sue mani sarebbero state perfette per sfiorare il mio corpo.
La terza volta che lo vidi pensai che le mie mani sarebbero state benissimo fra i suoi capelli.
La quarta volta che lo vidi.. oddio al solo ripensarci sento un calore sgorgare dal mio corpo... quando i miei occhi incontrarono i suoi, l'unica cosa che riuscii a pensare è che doveva essere Mio.

- Io... t-tu mi hai...
- Ti ho salvata sì. - la interruppi, passandomi una mano tra i capelli e sfoggiando la mia migliore espressione da Clark Kent - Mi devi la vita, effettivamente se non ti avessi salvata con il mio coraggio ed il mio eroismo a quest'ora saresti bell'e spiaccicata sotto a quel furgoncino... ma non c'è bisogno che mi ringrazi...
Lei, pallida come un cencio, si appoggiò al fianco del Pick-up e mormorò. - Stavo per morire...
- Sì, è vero, stavi per morire... - decisi di sfoggiare tutte le mie doti di consolatore - a quest'ora, se non ci fossi stato io, saresti un cadavere schifosissimo e molliccio, tutto insanguinato, con le ossa rotte e la testa spiaccicata e spaccata a metà... pensa che schifo, avresti tutto il cervello che ti cola per terra, mezzo spiaccicato sui vestiti e sul cofano del tuo cator... ehm, del Pick-up... e magari ci sarebbe un occhio staccato che rotola in giro per il parcheggio... ma t'immagini che schifo?
Lei squittì, facendosi ancora più pallida e scandalizzata. Le diedi una pacca sulla spalla e, con un sorriso che voleva essere rassicurante, terminai il mio discorso.
- Ma non è andata così, quindi su col morale! Non c'è motivo di preoccuparsi, sei viva, no?
Lei emise un verso a metà fra il grido di guerra di Tarzan ed il ruggito di un orso bruno incazzato nero e si alzò in piedi di scatto, guardandomi con gli occhi fiammeggianti d'ira. Indietreggiai di alcuni passi, intimorito.
- Ehm... ti ho salvata, ricordi? - dissi, incerto, vedendo che aveva preso in mano il paraurti staccato del furgoncino e me lo stava brandendo contro con ferocia.
- Tu mia hai salvata! - gridò lei, come se mi stesse accusando di aver dato fuoco alla sua casa. Perplesso, indietreggiai ancora e balbettai.
- Ehm... infatti, ti ho salvata... dovresti essermi riconoscente... quindi perchè non cominci a mettere giù quel paraurti?

Dopo "Forse prima del matrimonio"...e "Forse...dopo il matrimonio", ho deciso di passare dall'immaginazione alla realtà. Niente sogni questa volta!Piccolissimo spoiler di Breaking Dawn.

salve! in un momento di pazzia abbiamo pensato: e se fosse stato Edward il figlio di Charlie e Renèe e Bella sorella dei Cullen? e se fossero stati tutti umani? e se Bella ed Edward nonostante avesseero amici in comune non si fossero ancora conosciuti? ecco cosa ne è venuto fuori...speriamo di avervi incuriosito...vi aspettiamo in tante! STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA!

Dopo New moon. Una Bella diversa, delusa , viziata, vampira.

Mi chiamo Isabella Swan e sono una vampira da circa un anno chi mi ha creata si chiama James

In questa ff, Edward è il classico ragazzo che va con tutte, Bella, non è da meno, si incontrano in un modo diverso credendo poi di non vedersi, poi però si rincontrano, cosa succederà allora, Tratto dal CAPITOLO 1 : Mi sorride, così lo faccio anche io, i nostri sguardi si incatenano. “Posso sapere, il tuo nome splendore?” “Isabella, ma chiamami Bella” “Bene Bella, io sono Edward, non ti ho mai vista, sei nuova?” “Si mi sono appena trasferita, ma se permetti, ho ben poca voglia di parlare” “Anche io, che ne dici di andare nel privè, per approfondire la nostra conoscenza” “Volentieri”

questa raccolta demenziale (di cui non so ancora gli effetti collaterali, ma sicuramente ne ha molti) ha uno scopo che non so ancora, perciò se siete abbastanza dementi leggetela pure, atrimenti, se ci tenete a restare sani di mente, è meglio di no. "C’era una volta, e più precisamente nel diciassettesimo secolo, un giovane uomo che viveva a Londra. Il suo nome era Carlisle Cullen, e suo padre era il pastore della chiesa Anglicana di Santa Maria, conosciuta dai più come la chiesa consacrata alla Vergine, e dai pochi appartenenti alla confraternita dei “Maria’s Friends” (predecessori degli Hippy, che non c’entrano niente con gli Amici di Maria DeFilippi) come la chiesa di Santa Maria in Canna. L’erba per intenderci. I Maria’s Friends erano uomini dediti alla coltivazione ed al commercio della preziosa erba, anche se, a voler essere sinceri, meno della metà dell’erba che producevano veniva rivenduta, perché un buon sessanta per cento usciva dalla chiesa di Santa Maria in Canna dal comignolo, sotto forma di fumo..."

Quando Bella Swan viene mandata a vivere con il padre dopo essere stata beccata nel sedile posteriore di una macchina con un ventiquattrenne, incontrerà la sua equivalente controparte: Edward Cullen. Riuscirà Bella a risistergli? Certo i modi irritanti di lui aiuteranno Bella nel suo intento. In questa storia sono tutti umani, niente vampiri. E diciamo che Edward sarà un po' pirla.
Questa storia è una traduzione non autorizzata e non creditata della fanfiction omonima dell'utente 'ooohlalaaa'. La versione originale in lingua inglese purtroppo non è più online, in quanto l'autrice ha deciso di toglierle dalla rete.