“Granger, hai finito il tuo monologo?” “No, non ho finito!”, sbraitò. Lui si limitò a fare spallucce e a sbirciare tra le borse della ragazza dai mille problemi mentali. “Cosa diavolo stai facendo?” “Do un’occhiata, visto che siamo intrappolati qua dentro e tu stai dando di matto cercando di estorcere risposte ad un ascensore”

“Solitamente non ci baciamo nel bel mezzo del campo di Quidditch!” Draco ghignò, e lei gli dette un buffetto piuttosto violento sulla spalla. “C’è anche un altro particolare” “Ovvero?” “Di solito, quando ci baciamo non ci sono neppure Corvonero e Tassorosso che hanno bisogno del campo per gli allenamenti”, ammise sereno mentre Hermione cambiava tonalità di colore.

Camila guardava l’uomo di fronte a lei con un interesse minore di quello dimostrato ad un cadavere fresco di giornata, sbattendo gli occhi per calmarsi. Aveva intrapreso un viaggio pericolo con il nonno per svoltare la sua carriera di medico ed ora lui le presentava quell'uomo che aveva sentito nominare en passant nei corridoi dell'università. Il vecchio sorrise sotto i baffoni pregando forte che tutto andasse bene, sebbene fosse uno scienziato fatto e finito e non credesse in Dio. Quando sarebbe rimasta sola, Laurent avrebbe fatto per cento di lui, si sarebbe assunto il compito di riportare Camila a casa e l’avrebbe anche presa a schiaffi se si fosse rifiutata di partire.
Quando metti animali simili nella stessa gabbia, possono accadere due cose: possono andare d’accordo o sbranarsi dopo la prima occhiata...

la guerra è finita, causando dolore e disperazione. ma la vita deve andare avanti.

"Hermione alzò lo sguardo. Nel vederlo sbucare dal nulla sbiancò e si appoggiò all’auto, giusto per non sbattere per terra. “M-M-Malf…?” Due vite possono imboccare strade diverse. Ma a volte capita che le strade si incrocino di nuovo.
Parte da una One-shot, il seguito di 'Arrancare', che ho scritto mesi fa dopo le turbe da fine sesto libro (quindi mi giustifico così!).