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Danielle trascorre il viaggio quotidiano in autobus fissando il paesaggio sempre uguale, con poca voglia di tornare a una casa dove si sente solo ospite. Peter resta sempre in piedi vicino all’uscita, isolato da tutti e protetto dal cappuccio sempre alzato.
Sulla linea 97, il destino dà appuntamento a due vite all’apparenza diverse, ma gravate entrambe da troppi addii e sogni infranti.
Riusciranno a vedersi, pur avendo ormai rinunciato a guardare davvero il mondo, e ad arrendersi al bisogno disperato del calore di un abbraccio, per lenire anni di solitudine?
Questa non è solo una storia d’amore, è un inno alla speranza che non deve mai scomparire, alle seconde opportunità che la vita ci offre, perché l’autobus, presto o tardi, percorre la strada di ognuno di noi.

[Bellarke; Modern!AU]
Clarke Griffin è una diciannovenne alla ricerca di se stessa, ma soprattutto alla ricerca di una verità ancora più grande di lei: quella riguardo la morte del padre.
Costretta a dover abbandonare le proprie ricerche per due anni, il suo mondo verrà nuovamente sconvolto quando conoscerà il suo nuovo vicino di casa, il giovane detective Bellamy Blake.

"Se qualcuno avesse chiesto ad Alec di raccontargli la serata, lui non sarebbe stato in grado di dire dopo quanto tempo fossero finiti sdraiati sul letto a parlare, e probabilmente nemmeno ciò di cui avevano parlato; quel che avrebbe narrato, però, sarebbe stata la descrizione nei mini dettagli di come si sentiva, perché Alexander Gideon Lightwood si sentiva libero, e con la libertà era arrivata la felicità"

Dal testo:
"Le mani di Bellamy stringono la presa sui suoi fianchi e Clarke si chiede se in quel modo il ragazzo cerchi di accertarsi che lei sia davvero lì. Che sia davvero sua."

Non ha mai capito nemmeno i tradimenti, quelle scappatelle ogni tanto, che tanto poi alla fine lui torna sempre da lei, sì, ma con addosso il profumo di un'altra.

Sorrise, Zayn, felice di averla convinta che sarebbe andato tutto bene; se avesse detto la verità, molto probabilmente, Jane lo avrebbe rincorso per tutta casa con una qualche arma in mano.

Sto pensando che potresti svegliarmi con una tazza di the per farmi iniziare la giornata nel migliore dei modi, ma so’ che non sarebbe nel tuo stile, troppo dolce, preferisci vedermi sbuffare al leggero solletico che mi provochi per poi sorriderti e ricambiare iniziando a farti ridere, perché amo la tua risata.

«Tu non capisci la morale di questo cartone! Sei soltanto uno stupido ignorante - urlò lei dimenandosi e cercando di liberarsi da lui - e non capisci mai nulla!»
In effetti Olivia teneva tanto a quel cartone per certe ragioni che sin da quando aveva circa dieci anni s'era messa nel cervello: Shrek insegnava che l'amore esisteva, ed esisteva in ogni caso. Non c'era la fisicità o il quoziente intellettivo o ancora il reddito a poterlo fermare, l'amore c'era da sempre e avrebbe continuato ad esistere incondizionato e imprevedibile.
Missing Moment di "Come ammazzare la fidanzata del tuo peggior nemico e vivere felici" Olly/Zayn

We could be starving, we could be homeless, we could be broke, as long as you love me.
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“Tu non tocchi più mia figlia!” lo allontanò bruscamente e Conor fu obbligato a lasciare la sua ragazza. Barcollò, perché l’uomo era grande e grosso due volte lui, ma si rimise su due piedi. Poi un pugno gli arrivò sullo zigomo e cadde in ginocchio, dolorante.
“FERMO!” urlò Billie, con quanta più voce avesse. “SEI UN MOSTRO!” si precipitò verso Conor, con le lacrime agli occhi, per accertarsi che l’amore della sua vita stesse bene. Ma una mano la bloccò, mentre la madre faceva ragionare il padre, e quando si girò, cinque dita le bruciarono sul viso. Cos’era quel dolore? Ira, odio e tanto egoismo.