Capitolo 1.
Ho sempre saputo e sperato che un giorno i miei sogni chiusi nel cassetto potessero realizzarsi prima o poi....Salve a tutti mi chiamo Hope sono alta 1.65 ho i capelli Biondi e vivo a londra con la mia migliore amica myriam io e lei ci conosciamo da 8 anni e siamo come sorelle io ho 14 anni, le mie amiche mi descrivono come una ragazza molto dolce simpatica e molto spiritosa,i miei idoli sono emma marrone,alessandra amoroso e 5 ragazzi stupendi che dal primo giorno che li ho sentiti cantare me ne sono innamorata,loro sono amati da tutto il mondo si chiamano ONE DIRECTION io e myriam siamo delle Directioner io lo sono da 1 anno mentre lei lo è da 1 anno e mezzo..il mio sogno è quello di incontrarli un giorno siccome non ho mai avuto la possibilità di vederli,Mi basterebbe anche solo abbracciarli per qualche secondo ♥
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Sono le 7:00 di mattina quando suona la sveglia
io:Ma che ore sono?
Myri:le 7:00 purtroppo :p è ora di alzarsi dobbiamo andare a scuola
io:Si infatti.Io vado a farmi una doccia,ti avverto oggi ci aspetta una giornata

-Ti amo.
-Non è possibile..
-Perchè dovrebbe essere impossibile ?? Mi guardò stranito.
-Perchè..perchè guarda te e poi guarda me,tu sei bellissimo,sei perfetto,non ci sono parole per descriverti mentre io..bhè io sono io- dissi mentre iniziai a piangere silenziosamente.
Mi pentì subito quando mi ritrovai schiacciata tra il muro e il suo corpo quando..

Vanessa ha 16 anni non è una ragazza seria non è una ragazza popolare, non ha mai avuto un ragazzo, ma non è sprovveduta vive la vita come viene vivendo esperienze sessuali senza coinvolgimenti emotivi, non ha rapporti completi è vergine e l'idea del sesso la blocca.
Harry ha 18 anni ed è ossessionato dalle donne più grandi, fa sesso frequentemente, quando Katie lo lascia dopo 1 anno crolla in crisi di rabbia e frustrazione. Queste due persone hanno una sola cosa in comune, prendono lo stesso autobus per tornare a casa, non si sono mai rivolti la parola, ma le cose cambiano e il sesso può essere un modo per crescere per vivere in modo diverso e per evitare di pensare che un rapporto può anche coinvolgere emozionare. Forse Harry anche solo urtando Vanessa per sbaglio riuscirà a farle perdere quella sua freddezza! Le strade del destino sono intricate, impulsive e decise all'ultimo minuto... Il destino per loro non cambierà.

«Un bacio sulla guancia» era disgustato. «Di nuovo».
«Sta’ zitto Hazza. Sto cercando di seguire».
Il riccio non si arrese, e prese il gomito dell’amico, facendolo distrarre nuovamente.
«Voglio seguire questa fottuta lezione, Harry. Lasciami in pace» lo avvertì, minaccioso.
«No Zayn, ora mi ascolti. Perché le hai dato un bacio sulla guancia?»
Il moro sbuffò e si arrese, posando la penna.
«Cos’avrei dovuto fare? Infilarle la lingua in gola?»
«Per esempio».
«Sei disgustoso».
«Solo un anno e mezzo fa l’avresti fatto».
«Già, ma le cose sono cambiate, e lo sai».
«Giusto, mi sono dimenticato che sei una specie di Edward Cullen “io rispetto le donne” e blablabla…»
«Cosa c’è di male?»
«Edward Cullen è palesemente froc-»
«Non intendo quello».
[...]
«Invitala a casa di Liam, oggi pomeriggio. I signori Payne tornano tra sei giorni, e Liam vuole darsi alla pazza gioia più che può prima del loro ritorno. Mi ha scritto un messaggio, oggi pensava alla piscina. Ci saranno anche Louis e Niall. Hollie non è sicura di riuscire a venire».
Zayn ci pensò su. «Secondo te accetterà?»
«Quale ragazza sana di mente si perderebbe Zayn Malik in costume da bagno?»

Eri pronta.
Stavi tirando indietro la gamba per buttare giù l’ultimo mattone rimasto.
Ma lui non te ne ha dato il tempo.

Hope è una ragazza di 17 anni, autolesionista e sola.
un giorno incontra un ragazzo:
-riuscirò a farti innamorare..
-no,non ce la farai, nessuno ce l'ha mai fatta in 15 anni, da quando..

-Hai un mese- trillò un uomo dal volto coperto dal buio [...]
-Un mese?- chiese spaesato il ragazzo facendo comparire sul suo volto una smorfia interrogativa. 
Non sapeva dove fosse e perlopiù quello sconosciuto pretendeva chissà cosa da lui.
-Hai trenta giorni per far innamorare questa ragazza di te, se non vuoi che muoia.. chiaramente- rispose trattenendo un risolino e porgendo al ragazzo una foto. 
Quella foto ritraeva una persona che Harry, il povero ragazzo, conosceva fin troppo bene: Jessie Sam Kogan, sua nemica giurata da ormai due anni dal momento che l'aveva rifiutato facendolo imbarazzare dinanzi tutta la scuola o quasi. 
[...]
-Ma lei odia me ed io odio lei- rispose esitando il ragazzo cercando di stare a quello che doveva essere un gioco.
Alla fine si era ritrovato in una stanza buia all'improvviso e soprattutto nel bel mezzo della notte, doveva pur esserci un valido motivo per tutto quello, giusto?
-E' questo il punto- aggiunse infine l'uomo per poi alzarsi faticosamente dalla sedia e allontanarsi verso una luce bianca accecante.

"Per sempre. Oltre questi confini terrestri, oltre la morte, oltre questa lapide che ci separa. Per sempre. Questo amore è troppo forte per essere spazzato via così, è talmente forte che durerà per sempre. Per sempre".

Castle e il suo muro nascosto, Kate costretta a subire l'ennesima sofferenza. Ma, in verità, tutto ciò che vuole è lui, solo lui, così com'è, quell'eterno bambino di cui si era innamorata cinque anni prima.
La ff è ambientata dopo l'episodio 5x10, i caskett sono costretti ad affrontare l'ennesimo ostacolo. Ci riusciranno?

Certo ero "famosa", o meglio, mio fratello era famoso e anche il mio migliore amico e anche il ragazzo che mi piaceva, ma io no! A scuola ero la "divinità" per le directioners, la "figa" per i ragazzi e "la sfigata" per gli altri. Non sono molto simpatica, certo, ma neanche offendere una ragazza per un solo errore fatto una misera volta è bello.......

Bastò un attimo per scombussolare tutto. I miei occhi incrociarono il verde smeraldo dei suoi e per me fu come entrare in trans. Il pavimento era freddo, ma il contatto col corpo caldo di Harry rendeva tutto stranamente piacevole. Le mie narici furono pervase dal suo profumo dolce e allo stesso tempo attraente. Un profumo che non sentivo così vicino da tanto tempo. Respirava lentamente e sentivo il suo fiato posarsi delicatamente sul mio viso. Eravamo entrambi immobili, vittime di una forza di gravità potente al punto tale da paralizzarci.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.