Natsu e Gajeel si incrociano per caso tra le montagne, entrambi di ritorno da una missione. Quando attraversano un lago ghiacciato e Gajeel cade in acqua, Salamander dovrà pur inventarsi qualcosa per scaldarlo...
[seme!Natsu, uke!Gajeel]

“A-aspettate, Maestro!” balbettò Cancer, afferrando l'orlo della tunica del vecchio per richiamare la sua attenzione. “Non starete davvero pensando di...?”
Sage lo prese per il collare dell'armatura e lo alzò in piedi senza alcuna remora, così da poterlo guardare direttamente negli occhi in un modo che avrebbe potuto sciogliere la pietra.
“Ti avevo avvertito, Manigoldo. Adesso assumiti le responsabilità delle tue azioni. È ora di crescere, maledizione! Non posso rischiare che vada tutto a monte ogni volta che ti porto con me! La tua indisciplina, avventatezza e infantilità finiscono per portare solo guai a chi ti sta intorno!”
Lì vicino Thanatos sogghignò, evidentemente compiaciuto.
“Non preoccuparti, Gran Sacerdote, non gli farò del male. Non troppo, almeno"
E Manigoldo impallidì.

[SpagnaxRomano] [?xRomano]
XVI secolo. La Spagna è in continua lotta per il controllo dei mari... ma nella sua ambizione lascia incautamente a casa il suo tesoro più prezioso... che cadrà nelle mani del suo acerrimo nemico...
Dal capitolo terzo: le cose si mettono male per il piccolo Romano! "-Vediamo... prima di tutto dovrò insegnarti qual'è il tuo posto. Poi dovrai guadagnarti la cena, darling-.
Al suono della sua voce, così calma e fredda, un brivido corse giù per la spina dorsale di Romano. "

[Sterek, post 3B] Con l'avvicinarsi di un tipo particolare di luna crescente, il branco comincia ad avvertire qualcosa di strano.

Il giorno dopo Ryota si presentò con cinque minuti abbondanti di anticipo. Le labbra si incurvarono nel sorriso più ampio che gli riuscì quando vide Daiki.
“Lo sapevo che saresti venuto!” esclamò, cogliendo l’altro alla sprovvista.
“Non dire fesserie, non sono venuto apposta per te. Sono qui già da un bel po’.”
“Però sei rimasto fino a quest’ora. Se davvero non volevi giocare con me, te ne saresti potuto andare.”
Daiki rifletté parecchio su quelle parole. Non voleva certo lasciare intendere a Ryota che avere un compagno di giochi non gli dispiaceva, ma le circostanze sembravano volgere a suo sfavore. Poi, ebbe l’illuminazione su cosa rispondere. “Non sto certo a guardare l’ora quando gioco. Non mi ero accorto che fossero arrivate le cinque. A saperlo me ne sarei andato prima.” Si voltò, sogghignando per la spiegazione salace appena partorita, ma l’altro sembrò non curarsene minimamente.
Gli si parò davanti con la solita espressione gioconda. “Allora, cosa mi insegni come prima lezione?”

"Eppure in quei giorni l'attenzione di Kise era catturata da qualcosa che non era lui. E questo, naturalmente, gli dava fastidio, anche se non l'avrebbe mai ammesso.
***
[...]mai Daiki Aomine avrebbe pensato che a fargli da rivale sarebbe stato un libro, un insulso libro.
***
"Tu non capisci, Aominecchi, Voldemort si è impossessato della bacchetta di sambuco! Devo leggere!"
Aokise C:

Le mani in tasca, mi ero fermato solo dopo pochi minuti proprio davanti ad un quadro, che aveva attirato in modo particolare la mia attenzione. Si trattava del dipinto di un giovane uomo dalla pelle olivastra e un allegro sorriso, ritratto mentre suonava una chitarra acustica seduto su un muretto in pietra. Erano stati i suoi occhi a colpirmi; erano di un verde intenso, penetranti e circondati da un’aura di passionalità che mi lasciò quasi senza fiato. Sembravano quasi fissarmi attraverso la tela, quegli occhi.
«Ti piace quello che vedi?».
...
Questa storia si è classificata (eccezionalmente) seconda al "Slash up your life! Buon compleanno, Miss!" indetto da 00Miss_Black00 sul forum di Efp.

Il mondo può corrompere, può risucchiarti l'anima, ma l'amore vero lenisce ogni ferita.
Caffè, un capo-redattore improbabile, un cinico giornalista, basket, un fotografo con la cresta e tante emozioni....

“La verità, Domitianus, è che io e te siamo molto più simili di quello che pensi...” mormori, mal celando un certo divertimento sadico nel porlo davanti all'evidenza dei fatti.
“Siamo affetti dalla stessa malattia... La libertà. Tu vuoi essere libero dalla schiavitù,” gli afferri il mento fra le dita, e lo costringi a guardarti negli occhi “io voglio essere libero da me stesso.”

"Alcune vesti vennero lanciate in direzione del biondo che non si fece cogliere di sorpresa e le afferrò, barcollando sulla sedia. «Mh?» «Prova questo.» Il ragazzo inclinò lievemente la testa di lato, perplesso, poi si guardò i vestiti tra le mani e se li lasciò cadere sulle ginocchia, ne prese uno e lo sollevò tenendolo fra indice e pollice. Sbiancò. «...Stai scherzando, vero?» «Non lo farei mai.»"

Ribellarti, lo sai, non è la soluzione: hai scelto tu di continuare quello strano rapporto, dove lui ti cerca quando ne ha voglia e tu lo accontenti, come se nulla fosse perché, in fondo, speri che un giorno sia solo tuo.
[Aomine/Kise]

{Aomine Daiki x Kise Ryota; AoKise}
Non era il corpo da fotomodello di Kise Ryota ad eccitarlo, ma il fatto che questi fosse inferiore a lui. Kise lo ammirava, c’era stato un periodo in cui persino lo adorava sino al limite dell’idolatria. Ora nessuno più provava un sentimento simile nei suoi confronti. Daiki era l’ultimo degli arrivati e aveva ancora tanta strada davanti a sé.
Il pensiero di essere venerato ancora una volta lo faceva andare fuori di testa.
Non era una mera questione fisica riguardante il sesso fine a se stesso. Si trattava di un piacere molto più astratto, mentale, da cui, comunque, avrebbe potuto trarne un godimento concreto.
Vincitore e perdente; padrone e servo; forte e debole.
Forse stava solo farneticando. Forse veramente l’ebrezza della vittoria gli aveva annebbiato la ragione. Tuttavia, non riuscì a resistere all’impulso di mettersi in piedi, avvicinarsi a quella porta che aveva davanti e socchiuderla quel tanto che bastava per sbirciare dentro.
*
La storia è ambientata in un ipotetico futuro distante quattro anni dagli eventi raccontati nell'animanga. Non ci sono spoiler, comunque.

Lui è un nerd. Avete presente quei tizi che tutti si divertono a sfottere e a malmenare giusto perché ti esalta trattarli così? Bene, lui è uno di quelli, ma è più problematico.
Quando alle persone viene chiesto perché fanno sesso con altre persone le risposte che saltano fuori sono tantissime, e anche Ethan Rush ha una sua idea sul perché un nerd diventerà la sua più grande ossessione sessuale. Un'ossessione che gli cambierà la vita, senza possibilità di appello.