[Katsuki/Izuku] [Future!Fic]
“Kacchan-“
“Stai zitto,” sibila senza neanche guardarlo. “Neanche una parola devi dire, nerd di merda.”
Bene, è arrivato a tirare fuori i nomignoli che utilizzava quando lo bullizzava. Da qui, la rabbia può solo che aumentare.
“Dobbiamo-“
È a quel punto che Katsuki l’osserva, gli occhi stretti e una ruga sulla fronte. “Noi non dobbiamo fare proprio un cazzo. Tu devi stare zitto, non devi neanche osare rivolgermi la parola e io devo cercare di non ucciderti con le mie stesse mani.”

"È un'ottima amica!"
[...] non doveva assolutamente ascoltarle quelle parole, ma lei era là, appena detrasformata, e non poteva correre via in incognito come avrebbe fatto con indosso la maschera di Ladybug. E quindi l’aveva sentito. Adrien. Il suo bellissimo, dolce, gentile Adrien che, alla domanda di Kagami “Ti piace molto, vero?”, rispose “Oh, sì, è un’ottima amica!”. [...]

Tell you all my secrets, I’m too faded
Praying that tomorrow I’ll be braver
Love you like the rain, falls much faster
Piccola goccia d'angst e limone senza pretese.
Avvertenza: Marinette e Adrien hanno 18 anni in questa ff.

È uno stralcio ironico di una discussione completamente inventata da me sul gruppo di facebook "Shadowhunter & Co" (anch'esso frutto della mia fantasia), in cui i personaggi sono i nostri protagonisti della serie. Ovviamente il "bersaglio" di turno è Simon, come il titolo fa intendere. L'intento è quello di farvi divertire almeno un pò! ;)

“Tua madre ti guarderebbe in quella maniera stupidamente contenta e orgogliosa anche se dichiarassi di voler fare il terrorista.”
Izuku rise, e Katsuki pensò che pure quella risata limpida ma più matura gli era mancata un po’.
“Ti vestiresti davvero di bianco, Kacchan?”
“Forse per il tuo funerale.”
E Midoriya si nascose nell’acqua fino al collo, distante da lui “Ehr… sarebbe di pessimo gusto.”
“Sarebbe impossibile, visto che quel giorno sarò in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale.”
“Hai pensato proprio a tutto.”
***********************************
Alla fine gliel’aveva detto: “Va bene, Midoriya, farò tutto ciò che vuoi.”
E già se ne stava pentendo.

~ Seguito di 'Questione di Lucky' ~
Tratto dalla Storia:
Aveva voglia di vedere la sua Marinette, di stringerla a sé, di sprofondare il viso nel suo morbido seno nudo, di baciarglielo, accarezzarlo, di prenderla nel modo più dolce possibile, affondare e affondare nel suo antro caldo fino a far scordare a entrambi i loro nomi, godere di lei, del suo profumo, di-
“Serve una mano?”
Plagg interruppe così il suo sogno ad occhi aperti, ridendosela bellatamente mentre volava intorno al suo viso.

Tratto dalla Storia:
I due trattennero il fiato, ma sentendo la maniglia muoversi, scatenarono il caos in pochi secondi: Adrien riuscì a mettersi in mutande ma per mettere il pigiama doveva poggiare la boccetta, non avendo comodini/tavolo a portata di mano, la lanciò a Plagg, ma il kwami non volle mollare il suo camembert.
Il risultato fu la boccetta rovesciata sulla testa del biondo, una grande nuvola rossa e infine un gattino nero con gli occhi verdi spalancati, sgomenti.
“…Ops?”
Bisbigliò Plagg.

Troppe coincidenze e qualche casualità permetteranno a Marinette e Adrien di aprire finalmente gli occhi su chi hanno accanto.
*****
Dalla storia:
«Che carino!» trillò Alya indicando un gattino nero che si avvicinava con fare furtivo ad un gruppo di piccioni.
Appena i volatili si accorsero di lui fuggirono con gran sbattere di ali.
Immediatamente Adrien iniziò a starnutire per poi lasciarsi andare esausto contro il tronco.
«Stupida allergia alle piume.» mugugnò.
Lo sguardo di Marinette andò dal gattino al suo amico mentre il cuore le perdeva un battito.
Adrien era allergico alle piume, proprio come Chat Noir.
Scrollando la testa si disse che era solo una coincidenza. Chissà quante persone erano allergiche alle piume, certo però sarebbe stato bello se sotto quella maschera ci fosse stato il ragazzo che amava.

Lacrime di sangue rigavano le guance pallide di Deku, il suo volto aveva un'aria ancora più malsana eppure adesso si teneva perfettamente in piedi da solo, come se si fosse ripreso del tutto in un attimo.
I suoi grandi occhi verdi che gli avevano sempre fatto perdere la testa erano spariti, a fissarlo c'erano due abissi rossi… Occhi rosso scuro che lo guardavano con disprezzo, come se Katsuki fosse la causa di ogni male sulla Terra.
Quello non era Deku.
[KatsuDeku; Villain Deku (non AU); Ambientazione nel futuro]

[Katsuki/Izuku]
Il giovane eroe ridacchia e lancia uno sguardo al compagno, intento a nascondere il proprio viso dietro a una mano coperta di cicatrici. “Le hai raccontato perché ho il braccio rotto, Deku?”
“S-sei scivolato, Kacchan, ecco cosa è successo!” balbetta l’altro imbarazzato, gli occhi fissi sul bancone e la faccia paonazza.
Katsuki scoppia in una fragorosa risata, evidentemente facilitata dagli antidolorifici che ha ancora in circolo. “Tutte stronzate!” esclama, voltandosi poi verso l'infermiera all'accettazione del pronto soccorso. “Non sono caduto... la verità è che ho un pisello magico.”

Che Bakugou odiasse Deku era sempre stato un dato di fatto ed era una delle poche certezze che avevano sempre accompagnato l'animo del biondo, insieme a quella di essere sicuramente il migliore di tutti in ogni campo [...].
•Flashfic senza pretese BakuDeku (perché questi due sono l'Amore con la A maiuscola!)
Spero di non essere caduta nell'OOC

Bakugou Katsuki scrive dell'amore anche se lo detesta. Una dolce bugia vende più di un'amara verità, in fin dei conti. Midoriya Izuku vive con i libri e per i libri e se qualcuno glielo chiedesse, risponderebbe che non è assolutamente ossessionato da quello scrittore, ma non saprebbe fornire una spiegazione convincente sul perché si ostini a nascondere uno dei suoi best seller — non è importante quale esattamente — nello zainetto, prima di uscire.
[Bakugou/Midoriya] • [AU] • [Writer!Bakugou] • [Explicit content] • [38,419 words] • [One Shot]

(...)
- La vedi com'è lucida e pulita? Quella statua è quasi nuova. Avrà, sì e no, un paio di anni se non di meno! -
Il ragazzo non riusciva ancora a capire cosa volesse dirgli la sorella - Sai cosa vuol dire? -
Quella domanda stava iniziando a fargli saltare i nervi e farlo innervosire non poco; veramente.
- Che l'hanno ristrutturata? - la sorella scosse la testa - Dio, Emma. Parla! Cosa diavolo vuol dire quella statua? -
- Quella statua non ha bisogno di essere ristrutturata perchè è nuova, Hugo! Nuova -
Finalmente, nella testa del giovane corvino si accese una lampadina.
Finalmente, aveva capito cosa Emma cercava di dirgli da una quindicina di minuti buoni.
Sgranò gli occhi verdi, e riportò lo sguardo verso il parco sconvolto.
Aveva funzionato.
Il loro piano aveva funzionato.
(...)
- Storia presente anche su Wattpad -

Terza Legge di Murphy: «Se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno la farà in quel modo.»
Qualche mese dopo Warm Foothills.