Storia potenzialmente erotica, ma anche romantica e malinconica.
Sakura e Hinata si ritrovano ad accettare un accordo fatto da Naruto e Sasuke, con cui dovranno passare due settimane al mare, ma quello che le ragazze non sanno e che i due hanno doppi fini. Ce la farà Hinata a conquistare il cuore di Naruto? E Sakura riuscirà a resistere al fascino di Sasuke?
Dal capitolo 2:
Lui alzò lo sguardo, tranquillamente "Se desideri puoi farti la doccia con me, risparmieremo tempo" le fece un ghigno, divertito all'idea.
Inutile dire che era rimasta a bocca aperta, stupita e lievemente imbarazzata dalla proposta.
Poi l'Uchiha portò le mani sull'unico bottone dei bermuda, e lo sfilò dalla fessura, tenendo il suo solito ghigno sulla faccia.
Sakura buttò l'occhio sul suo pacco, oh santo cielo, commentò avvampando e osservando ogni suo gesto, ci mancava davvero pochissimo e quello si sarebbe calato il costume.
"Hai intenzione di entrare e goderti lo spettacolo, o uscire e fantasticare su di me?" domandò malizioso.
[SasuSaku ♥ NaruHina; accenni SasoSaku][Modern!AU]

Dal capitolo 1:
"Sakura, vuoi sposarmi?"
Era stata una serata come tante passate con Sasori: cena nel miglior ristorante di Kyoto, chiacchierata sulla giornata appena trascorsa al lavoro, un bicchiere di whisky sorseggiato nel salotto di casa mia e poi calde carezze e baci affamati che ci portavano a stenderci sul primo mobile disponibile - divano, letto, cassettiera, poco importava - e dare sfogo a quell'imperativo genetico che dominava ogni donna e uomo, rendendoli schiavi della passione.
Dopo aver raggiunto l'orgasmo, soffocando l'ultimo urlo di gioia contro la sua clavicola destra, giacevo sfinita e senza fiato sul divano di pelle nera, ancora tremante e stretta a lui, quando Sasori aveva incrociato i suoi occhi castani con i miei e mi aveva posto quella domanda.
Qualunque donna sarebbe stata felice di ricevere una proposta simile da un uomo come lui, geniale imprenditore appena trentenne, proveniente da una famiglia ricca e abbiente, gestore di diversi enti benefici e... ottimo amante, ma non io.
[SasuSaku] [ SasoSaku] accenni [KibaIno] [ ShikaTema]

Dedicata a Raypazza con tantissimo affetto.
Dal testo:
"Anche adesso che era con lui e avrebbe dovuto provare una certa serenità, la sentiva indistintamente come un morbo persistente, incurabile, che si accentuava quando l'unico occhio visibile di Sasuke sembrava spegnersi e cominciava a vagare nel vuoto come in cerca di qualcosa che, probabilmente, non sarebbe mai riuscito a trovare.
Un buco nero, vacuo, velato di malinconia e rimpianto, così profondo da far nutrire il timore di poterne essere inghiottiti; palese metafora di quelle voragini interiori che non si sarebbero mai colmate.
Odiava riconoscervi dentro il riflesso della sua anima spezzata. Il suo personale fallimento."

1. Attrazione fisica:
Mentre si allontanava verso la cattedra e il professore, non riuscì a non guardarla, osservare il suo fondo schiena, le sue gambe e la sua camminata perfetta. Non era da lui guardare una ragazza in quei punti, ma era più forte di lui.
2. Sesso:
Neanche riusciva a capire come ci era finito in quella situazione, lui e Sakura, nella sua camera, che stavano per fare sesso. Ma la voglia di baciarla, toccarla e assaporarla era incontrollabile, sentiva di volere finire quello che avevano cominciato, così azzerò ancora le distanze tra le loro labbra.
3. Amore:
Ma prima che lui potesse fare qualsiasi cosa, la vide alzarsi dal tavolo, guardare Ino e fare un respiro profondo, e poi incamminarsi proprio nella sua direzione. Doveva ammettere che era stupito, ma era più intento ad ammirarla in tutta la sua bellezza, e non poté resistere nel non guardarle le gambe nude, fino all'orlo della gonna; gli faceva un effetto indescrivibile, eccitante e ossessionante.
[SasuSaku][Sasuke centric][Modern!AU]
[Dedicata a Hikari93 ♥]

"AAA cercasi due domestiche personali di età massima 25 anni, bella presenza e ottima dialettica, si offre vitto, alloggio e retribuzione mensile 2500 euro nette, per informazioni chiamare il numero 06/89520700, sede di lavoro: Villa U2".
Questo è l'annuncio di lavoro che Sakura e Hinata leggono su un giornale e che decidono di accettare, senza sapere che "Villa U2" sta per "Villa Uzumaki e Uchiha", i proprietari della casa, cugini ricchi e viziati che si divertiranno a tormentare le loro nuove domestiche...
Ciao a tutti carissimi lettori!ho appena finito l'altra mia fic che già ne comincio un'altra, ma ero troppo ispirata e dovevo scriverla!spero infinitamente che vi piaccia =) un bacio enorme dalla vostra Hannon che come sempre vi adora =) Buona lettura a tutti!

Sakura alias "Cherry", che lavora in un NightClub, una sera incontra Sasuke, non sapendo che lui sarà il suo futuro compagno di classe. Cosa succederà tra i due?
Dal capitolo 1:
Tolse il piede e si spostò verso i due corvini, si assomigliavano molto, uno dei due sembrava molto giovane, erano davvero molto belli. Si avvicinò ulteriormente e mise le ginocchia in mezzo ad ognuno delle loro gambe “I vostri drink?”
I due Uchiha presero i rispettivi bicchieri, Sasuke se la osservava per bene, mosse la mano automaticamente facendola scivolare sulla sua gamba accarezzandola, fino ad arrivare a una delle natiche. Attirò l'attenzione della ragazza e i loro sguardi si incrociarono, aveva dei bellissimi occhi smeraldi, mai visti di più belli “Come ti chiami?”
Lei si avvicinò al suo orecchio lentamente “Cherry”
[SasuSaku][accenni NaruHina e SuiKa][Modern!AU]

Mentre passava davanti ad una agenzia di viaggi notò un’immagine di un hotel con tanto di piscina, come un flash le ritornò in mente uno dei sogni che aveva fatto, una piscina, tanta acqua, una persona che vi nuotava dentro e poi lentamente usciva dall’acqua, mettendo in mostra il suo fisico, poi un sorriso divertito, scacciò quei pensieri che ancora una volta le aveva provocato quella sensazione di eccitazione, no era fuori discussione una cosa simile, come poteva un semplice sogno farle desiderare tanto, mai in vita sua aveva avuto il desiderio di possedere qualcosa, ma quei sogni l’avevano portata fuori da tutti i suoi limiti, scosse la testa per riprendersi, non avrebbe ceduto, nella sua vita non c’era posto per i colpi di testa.