Sono una persona che fa pensieri strani e senza senso anche nei momenti meno appropriati, solitamente tengo per me tutte le cazzate che il mio cervello spara, ma essendo che mi sono rotta di parlare da sola ho voluto fare questa specie di diario in cui scriverò ciò che voglio.

“Il Leviatano ne divora le carni, ed esso muore sprofondando in un lungo ed apparente sonno.
Avviene una rapida decomposizione, finché non ne rimane solo ossa.
La spina dorsale si tinge d'oro e da essa organi interni, muscoli e tessuti tornano a vivere. A rigenerazione avvenuta, l'umano riapre gli occhi.
Privato della vita, il servo del Demonio rinasce immortale.”
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Göteborg, Svezia - anno 2010
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Rosemarie Nyman è una giovane madre dal tragico passato ed una moltitudine di segreti.
Kyouhei, invece, è un trafficante di oggetti antichi o legati al sovrannaturale.
Le loro strade si incroceranno per un terribile motivo, ma continueranno pari passo fino ad incontrare una terza persona. Rosemarie lo conosce bene, quell'uomo infesta i suoi incubi da tutta la vita ed ogni giorno gli occhi di suo figlio glielo ricordano.
La discesa verso l'oblio per lei è lenta ed inesorabile, il legame morboso che la lega a Suetiekh è ormai indissolubile.
Il lieto fine non esiste nella realtà.
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[Questa NON è una storia d'amore.]

Yetunde ha 12 anni. Ha appena cambiato scuola e la sua vita non sarebbe male se non fosse per Marco che insieme al suo gruppo di bulli lo ha preso di mira.
Ispirato da una frase della sorella che cercava di consolarlo, decide di provare un incantesimo imparato da una serie TV e farsi aiutare da un demone infernale.
Ma giocare con gli incantesimi può essere molto pericoloso e Yetunde si ritrova a fare i conti con Azaele, un demone infernale un po'... insolito.
«Questa storia Partecipa alla sfida “Prompts, our Wires” indetta da Soul Dolmayan su EFP»

Pippo va in vacanza al mare e sulla spiaggia si imbatte in un piccolo granchio imbranato..

Nico è un ragazzo che va alla ricerca della sua identità. Ha due vite quella reale e quella intima. Si chiama Walter e nella vita intima si chiama Nico. Ha diciotto anni e nella vita intima quattordici. La mamma desidera una bella ragazza per lui e a lui piace Tony un ragazzo di 24 anni. I suoi genitori desiderano che frequenti ragazzi di famiglie ricche: desidera il cielo per avere la terra, dicevano, e lui frequenta Tony che è povero lavora per studiare peggio è comunista. Innamorato pazzo di Tony che non lo tocca neppure con un dito: troppo piccolo e teme di fargli del male. Un giorno accade una cosa molto grave, che cambia la sua vita. Di che si tratta? Vediamolo insieme...

Per aver tirato un pugno ad un suo superiore Andrea si ritroverà a dover lavorare su di un caso vecchio di ottant'anni che la riguarderà da molto vicino

Dopo sette omicidi si cerca l'assassino. Il tenente Richard Kent non sa più dove sbattere la testa. Tutti gli indizi cadono sul giovane Kim Xong. Solo Richard crede nella sua innocenza. Tra i due nasce una prodonda amicia che sfocia in un amore passionale. Ci riuscirà il tenente salvarlo dalla condanna a morte. Un libro da leggere assolutamente, che fa rimanere col fiato sospeso fino all'ultimo rigo.

Lorenzo e Marco sono compagni di banco in un Liceo di Chieti. Furti, bullismo, fatti che nello svolgersi porteranno al rapimento di Lorenzo. Ma per mano di chi?

Un omicidio, un ragazzo nel posto sbagliato al momento sbagliato, tutto durante un "ritiro spirituale". Lo staff cerca di nascondere il tutto, nessun partecipante sa dell'accaduto e del corpo senza vita nel dormitorio, tranne il protagonista.
Dal testo: [... spostai il di corpo di qualche centimetro. Dietro di esso, sul muro, dipinto con il sangue c'era uno smile, uguale a quello usato negli SMS. Un piccolo, orrendo e agghiacciante ' :D ' mi stava fissando. Indietreggiai.]

"A volte, la sera, lo si poteva sentire farfugliare da solo, seduto sul pavimento, nella sua stanza, alla fioca luce di una candela."

Quando ci conoscemmo, io e Max non avevamo molto in comune, ma una cosa ci legava stretti: eravamo entrambi falsi. Una maschera era la cosa che ci separava tra noi ed il mondo reale; facevamo ciò che il mondo voleva vedere, solo per adattarci nella società malata in cui vivevamo. E quella mattina, avevamo il primo compito importante del secondo quadrimestre da svolgere.