Il titolo non è molto azzeccato, ma in effetti mi sono trovata molto in difficoltà; accetto vostri suggerimenti, perchè si tratta di una scelta davvero complicata.
Avverto che in questa one-shot apparirà una scena sessuale, accennata ma neanche troppo; vi prego dunque di non aprire se non rientra nei vostri gusti. Buona lettura!

Visto che siamo in tema natalizio, mi è frullata in testa l'idea di descrivere il Natale nelle sue forme più genuine, quali l'amore e la condivisione di affetti, da un punto di vista un po'.. insolito. Spero che questa one-shot possa, se non piacervi, almeno farvi sorridere.

Ci vollero alcuni istanti affinchè i loro cuori cessassero di pulsare così furiosamente.
E Ginevra, innamorata, persa nell'atmosfera di quel fantastico sogno, s'addormentò, con la testa sul petto dell'unico ragazzo che avrebbe mai amato.
Avrebbe fatto meglio, forse, a tener gli occhi bene aperti.
Spero vi piaccia. Ho una mezza idea di continuare, ma ciò dipenderà da quel che ne pensate voi! :)

- Ginevra? - una voce gentile e melodiosa risuonò tra le fronde dell'albero radicato alle mie spalle.
Avrei riconosciuto quella sinfonia nel bel mezzo di un'orchestra.

Ehm.. Storia un po' tanto a raiting rosso!
spero proprio che apprezziate l'idea! Mi lasciate una recensionina?**
Con calma si avviò verso il bagno; decise che si sarebbe concessa una bella doccia rilassante. Scelse il bagnoschiuma alla fragranza di cocco, il suo preferito, e lo shampoo al miele, che rendeva i suoi ricci, sempre crespi, dei boccoli morbidi e mansueti

Realizzata sull'ononima, stupenda canzone di quel grande cantautore che è stato Fabrizio De Andrè. Vi consiglio di ascoltarla, è incredibilmente stupenda. Non so se si possa dire lo stesso di questa mia one-shot, ma so per certo che a me è piaciuta scriverla. Buona lettura. :)

- Dì un po', stai contemplando di andar a vivere con la piovra gigante? - Un lieve sussulto accompagnò quelle parole velate da una leggera ironia. Non tanto perchè non si era per niente accorto di non essere più da solo, ma per il semplice fatto che quella voce, la sua voce, era giunta proprio nel momento in cui i suoi pensieri erano fissi su di lei.