La quiete della famiglia Cullen è nuovamente messa in subbuglio dall'arrivo di una vecchia conoscienza di Carlisle.
Tratto dal prologo:
Come ogni cosa nella mia vita, anche l'amore è terminato tragicamente, ma io non mi arrendo. Sto cercando una cosa, e la troverò, a costo di impiegarci altri mille anni. Volete sapere cos’è? Allora ascoltate la mia storia.
1° Parte: Inaspettatamente … solitudine. [Conclusa]
2° Parte: E alla fine giungo da te. [In Corso]

Eccolo. Ha appena oltrepassato la porta tra il salotto e la cucina. Mi guarda con gli occhi spalancati.
Io gli sorriso beffarda, mentre estraggo la browning e il silenziatore che porto sempre con me. Mentre lui cerca di fuggire, incastro l’oggetto nella pistola e sparo.
Tutto succede in pochi secondi. L’uomo riverso a terra mi guarda ancora terrorizzato. Gli mando un bacio. – Buona notte-

Continuavo a correre finchè non raggiunsi un portone alto e finemente decorato. Lo riconobbi subito. Lo avevo visto una miriade di volte da bambina.
Lo aprii un poco, poi mi fermai. Un battito d’ali, poi, un tocco. Qualcosa di viscido mi si era posato sulla fronte. Colava veloce verso il naso. Era caldo. Alzai una mano per toglierlo ma quando vidi di cosa si trattava spalancai gli occhi. Quel liquido era rosso e caldo. Sangue.
Alzai lo sguardo osservando l’interno della stanza. La porta ora era aperta del tutto e si potevano vedere chiaramente due corpi distesi a terra immersi in pozze di quel liquido purpureo e una figura in piedi nascosta dell’ombra della camera.
Feci un passo avanti involontariamente. Quelle persone io le conoscevo bene. Una lacrima mi solcò la guancia destra.