a volte, io penso al sole e alla luce come amanti
che raramente si incontrano, sempre si inseguono
e quasi sempre mancano l'uno all'altro. Ma una volta ogni tanto, loro si acchiappano e si baciano
e il mondo guarda in soggezione la loro eclissi ....

Avevo paura,di tutto,di tutti.
-del posto in cui vivevo
-delle persone che mi circondavano
-del buio
-del male.
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.--.
1 messaggio non letto.
da:sconosciuto.
'Non avere paura piccola principessa,non chiederti come faccia a sapere molte cose di te,non farlo,o ne uscirai pazza,un po' come me xx j.'

''Non riesco a trovare la forza per stare lontano da te neanche un attimo.'' disse
''Allora non farlo.'' dissi
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''Quanti anni hai?'' chiesi
''Diciannove.'' disse
''E da quanto tempo hai diciannove anni?'' chiesi
Si avvicinò.
''Da un po'.'' sussurrò al mio orecchio.
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Lei;una ragazza della Florida che si trasferisce dal padre,nella piccola cittadina di Forks a partire dal secondo quadrimestre dell'anno scolastico.
Lui;un bevitore di sangue che si innamora pericolosamente di un'umana.
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Ispirata a Twilight.

Lei,Erika la principessa della tribù dei licantropi.
Lui,Justin il principe del clan dei vampiri.
Il destino unirà questi due ragazzi che,invece di essere legati dal desiderio di uccidersi a vicenda essendo nemici naturali,sono legati dall'amore che provano l'uno per l'altra.
Un sogno,una richiesta,una promessa,un'amore senza fine.
E' come Romeo e Giulietta,è scritto nel loro destino:un amore proibito che supera i contrasti fra i due regni.Niente li avrebbe separati,preferirebbero morire piuttosto.I loro genitori supereranno le divergenze e accetteranno il loro amore?I due ragazzi sopravviveranno?Il loro amore trionferà?
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''Non combatterò contro di te,morirei.'' disse lui baciandomi dolcemente
''Vedrai che capiranno.'' dissi
''E..e se non lo facessero?'' disse
''Ti amerò per sempre.'' dissi
''Anche in paradiso?'' chiese
''P-paradiso?'' chiesi
''E' li che vanno gli angeli.'' disse
''Inferno,Paradiso,Purgatorio,anche il nulla non importa,basta che ci sia tu.'' dissi
''La stessa cosa vale per me.'' disse
Lo strinsi fra le mie braccia sperando che avrebbero capito perchè in quel caso la morte sarebbe stata l'amore.

Mi afferrò dai glutei e mi poggiò sulla lavatrice a gettoni ancora accesa prima di attaccare le sue labbra alle mie in un bacio passionale.
''Justin..'' mormorai staccandomi la lui per riprendere fiato.
''Suzy..'' replicò con voce affannata.
Mi avvicinai dolcemente per poi tirare la sua giacca di pelle e far aderire i nostri corpi.
Mi baciò ancora.
''Suzy sei mia, solo mia.''
Sorrisi sulle sue labbra.

"Sei sicuro?!"

Una ragazza diversa dalle altre, costretta a cambiare vita in continuazione a causa della sua natura.... Non ha amici, non ha mai avuto una relazione, ma dopo il so incontro tutto questo cambierà....

-Forse non voglio che te ne vada!- lasciai la maniglia della porta avanzando verso di lui
-Perchè?!- urlai
-Bho,forse perchè ti amo...si lo so,me ne sono reso conto un pò tardi ma ti amo...- si inumidì le labbra prima di fare un passo verso di me
-Justin...-
-Jade...-

lei,una ragazza come molte presa in giro per il suo peso.
lui,uno dei più popolari della scuola.
ma come ci insegna la fisica,gli opposti si attraggono.

Dal Capitolo 1.
Fu solo quando vidi l’orologio d’oro massiccio al suo polso sinistro che lo riconobbi: Justin Bieber. Aveva solamente un anno in più di me, ma a differenza mia era conosciuto da tutta la città per innumerevoli misteri sul suo conto. La gente si chiedeva come un ragazzino di diciotto anni che vivesse con dei ventenni potesse permettersi un oggetto del genere. Non si sapeva niente di lui; da dove venisse, che fine avesse fatto la famiglia, e se se ne sarebbe mai andato.
A me onestamente non interessava molto, avevo imparato a farmi i fatti miei. Ma in quel preciso istante c’era qualcosa, non so esattamente cosa fosse stato, che mi incuriosiva. Improvvisamente ero interessata a sapere più di lui. E insieme a questo, giunse anche una sensazione di estremo pericolo. Il modo in cui camminava, lo sguardo assottigliato dei suoi occhi, la fronte corrugata; tutto di lui mi diede l’idea che sapeva come uccidere una persona

Pioveva e stavo correndo verso casa.
Il mio MP3 stava riproducendo "Skyscraper" di Demi Lovato.
Ero concentrata sulla canzone e su dove stavo mettendo i piedi, attenta a non inciampare in qualcosa. 
Evidentemente non sono stata molto attenta, visto che sono andata a sbattere contro qualcosa. O meglio, qualcuno.
Era un ragazzo. Aveva una felpa viola e stava correndo nella direzione opposta.
Probabilmente stava fissando dove metteva i piedi pure lui.
Per questo ci siamo scontrati.
Alzai gli occhi verso la sua faccia e la prima cosa che ho notato, sono stati i suoi occhi color nocciola. 
Era il ragazzo che ogni tanto vedevo a scuola.
Credo di non aver mai visto uno sguardo così bello e pieno di dolcezza. O almeno, non l'avevo mai notato.

"Perchè hai quei lividi?" Sembrava un interrogatorio. Mi posizionai davanti a lei guardandola negli occhi.
Scosse la testa.
"Non posso dirtelo.." Aveva paura. Cosa era successo?
"Ti hanno picchiata?" La guardai sperando che la risposta fosse negativa.
Annuì spaventata.

''Ogni cosa di lui attraeva, le labbra carnose, gli occhi di colore intenso, e sicuramente la fastidiosa capacità di entrare nei miei pensieri e nei miei sogni in ogni significato umanamente possibile.''

' Non hai paura di me? impara ad averne '

'Ti voglio,sarai mia' disse lui
'chi sei?' dissi
'sono il tuo peggior incubo' disse
mi guardai intorno incominciando a spaventarmi.
lui poteva vedermi,
lui mi conosceva,
ma io non conoscevo lui.
Sentì qualcosa colpirmi la testa,da lì buio totale