•{ Long ~ Joshifer ~ Pericolosamente angst ~ Jennifer!Centric}
"Ci sono momenti in cui la vita decide di metterci davanti degli ostacoli. Ostacoli che da soli non siamo capaci di superare.
Abbiamo bisogno di qualcuno, qualcuno che ci stia accanto ... per sempre.
La strada verso la rinascita è dura: richiede tempo, coraggio, forza.
Bisogna mettere da parte la paura e iniziare a risorgere dalle proprie ceneri, senza paura di scottarsi, perché il fuoco è ormai spento."
•{Fa parte della serie: "Indelible"}

Dopo l'uscita dell'ultimo film della saga di Hunger games, Jennifer Lawrence e Josh Hutcherson si sono persi di vista. Sono andati avanti con le loro vite e soprattutto con le loro relazioni. Ma qualcosa sta per cambiare..
Dal testo: "Presa dalla fretta di tornare a casa per preparare il pranzo, Jennifer non fa caso ad un ragazzo che sta venendo verso la sua direzione, probabilmente anche lui distratto da qualcosa. I due si scontrano e Jennifer non fa neanche in tempo ad alzare lo sguardo che subito si rende conto di chi ha appena incontrato. "Josh?!" esclama con aria del tutto incredula. "Jennifer?! Oh mio dio che ci fai qui?"

"Jennifer per me è questo, lei è il tramonto e l'alba, lei è l'azzurro dei fiori sull'erba del parco vicino casa, lei è il cielo senza nuvole di primavera e la pioggia d'autunno, lei è il fuoco nel camino a metà  Dicembre e l'acqua fresca del mare sulla pelle in pieno Luglio. Lei è il mio tutto. Non posso permetterlo."
[ Raccolta Josh!Centric ] [ Joshifer ] Questa è la mia prima fanfic quindi siate clementi per favore. Se vi va lasciatemi un commentino ^-^

{Josh x Jennifer ♥}
«Ma perché ti vergogni? Eri davvero super teneroso!»
«Vorresti dire che ora non sono carino e super teneroso?» domanda lui a quel punto, con gli occhi da cucciolo e un broncio volutamente esagerato.

[Everlak!] [post-Mockingjay; pre-epilogo]
Mi culla mentre io urlo e piango ancora. Mi fa sedere accanto a lui sul divano. Lascia che gli sporchi la sua camicia celeste con le mie lacrime. Mi addormento così quando le mie palpebre sono così gonfie che a mala pena riesco a tenere gli occhi aperti.
Apro appena gli occhi quando sento un rumore in casa. E' Haymitch, è venuto forse per la prima volta a controllarmi dopo mesi, me o le scorte d'alcol che avevo sempre pronte per lui. Tempismo perfetto. Lo scruto nella penombra del sonno, ride di noi e se ne va stringendo qualcosa, una bottiglia, mentre io crollo di nuovo sul braccio di Peeta che arrangio a cuscino.