Lei è una delle più brillanti menti informatiche del paese. Lui è un potente amministratore delegato. Lei nasconde un segreto. Lui pure. Due caratteri opposti ma due anime affini. Quello che inizierà come un rapporto d'affari potrebbe trasformarsi nell'avventura più emozionante della loro vita.

E se Anastasia avesse conosciuto Christian in quanto sua dipendente e non per una intervista universitaria?
Da qui l'idea di scrivere una storia attinente 'solo' alle caratteristiche della trilogia di cinquanta sfumature; il resto è tutto rinnovato; a partire dall'esasperante sottomissione di Anastasia che nella mia storia è testarda, impulsiva, simpatica e dispettosa. Ha 24 anni e non è una studentessa, bensì la segretaria di Ros, vice del famoso e ricco amministratore delegato, Christian Grey.
Lavora alla Grey Enterprises da ormai cinque mesi, ma non ha mai avuto occasione di incontrate il pezzo grosso.
Quando però il suo capo, Ros, la costringerà a rimanere in ufficio fino a tarda sera, le coincidenze la porteranno diritta dal lunatico, prepotente, freddo e bellissimo amministratore delegato. Lei non lo riconoscerà e, in un momento di crisi isterica, rivelerà allo sconosciuto il suo disprezzo per Mr. Grey.
Ma come reagirà Anastasia quando scoprirà che il suo confidente è proprio Christian Grey?
(Non lasciatevi ingannare dal titolo; non è la solita solfa.)

I primi capitoli di questo racconto sono la traduzione, abbastanza fedele ma non letterale, di una ff in inglese dal titolo "Fifty Shades forgotten" dell'autrice alice7272 (https://www.fanfiction.net/s/8493947/1/Fifty-Shades-Forgotten). La prima volta che ho visto “Fifty Shades forgotten" mi ha incuriosita e ho cominciato a leggerla, ma dovendo fare mentalmente una traduzione ad ogni frase, ho deciso di tradurla per iscritto. Per me. Perché volevo poterne apprezzare pienamente il contenuto e gli sviluppi senza i rallentamenti dovuti alla lingua straniera. Così capitolo dopo capitolo sono arrivata al sesto e a quel punto ho cominciato a distanziarmene per dare al racconto un tono più introspettivo e romantico e, mentre Alice7272 si interrompe al nono, lasciando incompleta la storia, io l'ho portata avanti e penso di continuare ancora fino ad un epilogo.
Si tratta di un "What if": cosa sarebbe successo se, dopo l'aggressione di Jack Hyde, Ana, che ha subito un trauma cerebrale, fosse rimasta affetta da una amnesia?
Spero che vi piaccia e che sarete clementi con me, se non vi piacerà.
Adesso vi lascio alla lettura.
Andromaca

(fifty shade of change)
La stanza intorno a me non smette di girare e le luci soffuse non fanno altro che rincoglionirmi ancora di più.
Qualcuno canta moon over burbon street al karaoke, ed io resto a fissare il soffitto per un po'.
Amy torna, con due bicchieri in mano e li posa sul tavolo.
Non tardo ad assaggiare, mh è fruttato e aiuta la mia gola secca a riprendersi.
« quanto sei ubriaca? » mi domanda estremamente cauta.
Perché è così seria ora? Io non riesco a trattenermi e scoppio a ridere.
« abbastanza, ma non ancora abbastanza da smettere. » ridacchio bevendo un altro sorso.
« c'é un motivo esatto a tutto questo alchool? » domanda ancora cauta.
Io annuisco, senza riflettere.
Lei mi guarda e per un attimo vedo il terrore nei suoi occhi.
Poi la osservo meglio, e capisco che non sta guardando me.
Do un altro sorso e poi mi volto a guardare nella sua direzione.
È un attimo, soffoco il drink in gola che mi va di traverso, sputo sul tavolo quel che ne rimane.
La tosse non accenna a fermarsi, Amy mi da una pacca sulla spalla ed io vorrei sprofondare.
Perché cazzo é qui?
(ana poco presente)

Mi fa un mezzo sorriso lascivo e allunga le mani al bordo della cucina dietro di me intrappolandomi fra le braccia, ancora senza toccarmi.
Si abbassa per guardarmi negli occhi.
"Gelosa?!"
Sbuffo e giro il viso verso l'ingresso della cucina distogliendo lo sguardo dal suo viso a due centimetri dal mio.
"E io che pensavo di proporti una cosa a tre con lei?!"
Mi rigiro di scatto verso di lui e incontro di nuovo i suoi occhi neri penetranti che adesso hanno un luccichio strano
"Che cosa?!... Tu sei fuori?!"
"Beh io l'ho fatto!" Mi dice...
"E che c'entra?! Non è la solita situazione e poi..."
"E poi?!"... Mi incalza
"E poi quella cosa non succederà più! Basta!"
"Basta cosa Phoebe?!... Basta la condivisione? Il club? Colin? Il tizio con cui balli? Il sesso? Essi chiara!"
Da dove inizio?! Porco giuda!! Sono imbambolata, non so da che parte iniziare, i miei pensieri, finora ben fermi, se ne sono andati a farsi fottere!
"Non guardarmi così!"... Me ne esco così! Vediamo se riesco a aggirare l'ostacolo."Così come?!" Mi chiede alzando un sopracciglio e rivolgendomi uno sguardo curioso.
"Oddio Jacob!!"
"Cosa?!" Insiste... "Dimmi Phoebe!"

[Partecipante al "Tear contest" di Wolf_Blood_001 indetto sul forum di EFP]
Mi sono cimentata nella descrizione di Christian e Ana da adolescenti con " Il diavolo e l'Acqua Santa" ed ora portata a termine quell'opera non riesco davvero a non continuare a scrivere, per cui proverò a cimentarmi con loro due da adulti, sperando di non vanificare tutti i consensi avuti con la storia precedente.
per cui ecco a voi un'altra " E SE..."
Mettiamo caso che Ana sia la rappresentante dell'associazione " Affrontiamolo Insieme" Per cui una ragazza che lavora a stretto contatto con Grace e per un certo verso che ha a che fare spesso anche con Christian( se pur senza conoscerlo di persona).
Mettiamo caso ancora, che i due si vedano per la prima volta, al ballo in maschera organizzato proprio per raccogliere fondi per questa associazione, per cui col viso coperto da una maschera.
Cosa ne sarebbe dei due personaggi con una ambientazione simile?
Tutti sappiamo che una delle regole di Christian è " Mai avere come sottomessa una persona con cui lavori". Quindi in che modo potrebbe rapportarsi a lei, essendo quello l'unico modo che lui conosce?.
Spero, col cuore, di non deludere

Questa è la traduzione di Fifty Shades of Taylor di Jane Harvey-Berrick che potete trovare anche qui https://www.fanfiction.net/s/8175507/1/Fifty-Shades-of-Taylor
Taylor ci racconta la sua vita con vivacità e ironia, partendo dal colloquio di assunzione con Christian Grey. Nel corso dei vari capitoli potremo assistere alla nascita della sua storia d'amore con Gail ed essere testimoni silenziosi del rapporto altalenante con il suo datore di lavoro. La sua carriera nei Marines, il matrimonio fallito e il dolore per la mancanza di rapporti con la figlia, l'affetto nei confronti di Ana, i sogni e le speranze: in questa storia verrà sviscerato ogni aspetto della psicologia di questo personaggio, forse sottovalutato dalla James nella trilogia originale. Un racconto alternativo e divertente della storia d'amore di Christian e Ana. Buona lettura!

La storia resta uguale fino alla fine del primo libro , ma se le cose cambiassero?Se trovassimo una nuova Anastasia , sempre dolcissima e bellissima solo cambiata?
Venite a scoprirlo.

< Cosa sta succedendo? > chiese Abby in modo tranquillo ed efficiente.
Aveva capito che si trattava di un'emergenze e che mi serviva in veste di avvocato e non di cognata.
< Ci toccherà parlare a bassa voce e fingere qualche sorriso. Ryan ci sta guardando > la informai.
Abby annuì e poi mi chiese di sputare il rospo.
< Okay. Sto per dirti qualcosa che non ho ancora detto ai miei genitori o a Ted. Non lo sa nessuno e preferirei che continuasse a non saperlo nessuno fino a quando non diventa assolutamente indispensabile che anche gli altri siano informati. >
< Chiaro > fece lei, guardandomi con un'espressione mortalmente seria.
< Sto per assumerti come mio avvocato. > iniziai.

Ho divorato i tre libri in tre giorni, e quando sono arrivata alla fine mi sono resa conto di voler sapere di più sulla storia di Peeta e Katniss, e cosi ho iniziato a fantasticarci sopra tanto da decidere di scriverci una fanfiction.
Ovviamente la storia parte dalla fine del terzo libro, perciò potrebbe contenere spoilers.

Giocano nel Prato. La bimba con i capelli scuri e gli occhi azzurri sta ballando. Il maschietto con i riccioli biondi e gli occhi grigi si sforza di starle dietro sulle gambe paffute che muovono i primi passi. Sono adorabili. Sono innocenti e divertenti. Ma non sono miei.
La loro mamma, una donna alta e paffuta, arriva prontamente e li prende per mano, lei a destra, lui a sinistra. E per la prima volta, da anni, vedo un’immagine che ho sempre oscurato e soffocato.
Ma ora lo so: voglio essere io quella donna.
Il viaggio di Katniss alla scoperta dell’avventura che ha sempre negato: la maternità.