Lea Coleman, autore su EFP Fanfiction

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Lea Coleman

Membro dal: 23/03/14
Nuovo recensore (36 recensioni)

Secondo le nuove disposizioni sul copyright, i racconti della seguente pagina sono tutelare con diritto d'autore. È dunque vietata la loro riproduzione intera o parziale; se le storie (o parti di esse) vengono trovate in un altro fandom o sito senza il mio permesso, si procederà in modo legale.

Sono anni di demenza e insicurezza incarnati in un'unica persona; ossessionata da libri, anime e - ovviamente - manga. Ho iniziato a scrivere verso i tredici anni e da allora la scrittura è diventata un chiodo fisso nella mia vita. Sono inesperta, imprecisa, ancora oggi fatico a trovare il mio stile di scrittura... fortunatamente sono convinta che l'importante sia provarci.

Come hai notato, adoro l'Anime Inu-Yasha e sviscero il meglio di me sul suo fandom.

Le mie storie:

Testardo: completa
Elettricità: completa
Come i fiori di ciliegio: completa
Perché questa ragazza è capace di ucciderti, se la ferisci: completa
Rotto: completa
Like Father: completa
Corone di Margherite: completa
Impura: completa

A volte potrei sparire – a volte ho bisogno di una vita sociale.

Terapia Reciproca

- Ultimo capitolo

InuYasha e Kagome sono sempre stati nemesi da che abbiano ricordo. Dapprima erano state semplici linguacce e parole poco gentili, fino ad arrivare a veri e propri lividi. Una sera, tuttavia, Kagome ha un drammatico incidente che la porta a giacere in coma per settimane. Frattanto, viene sentenziato nei confronti di InuYasha lo svolgimento di un servizio comunitario e, per uno strano scherzo del destino, si ritrova nel medesimo ospedale in cui la ragazza è in cura. Potrebbe essere l’occasione di una vita, ma c’è solo un piccolo particolare: Kagome non ha alcun ricordo di lui.
-
Rivisitazione della FanFiction “Therapy of each other” di Sailor X.

Cinquanta sfumature di Viola

- Ultimo capitolo

Quando Kagome Higurashi, graziosa studentessa di ventun anni incontra InuYasha no Taishō, giovane imprenditore miliardario, si accorge di esserne attratta irresistibilmente. Tuttavia, è certa che il loro incontro non avrà mai un futuro, fino al giorno in cui no Taishō non compare improvvisamente nel negozio dove lei lavora e la invita a uscire con lui.
Kagome capisce di volere quest’uomo a qualunque costo. Travolta dalla passione, la ragazza scoprirà che l’imprenditore è tormentato dai suoi demoni, consumato dall’ossessivo bisogno di controllo… e nello scoprire l’animo enigmatico di no Taishō, Kagome conoscerà per la prima volta i suoi più segreti desideri.
-
Una rivisitazione del celebre libro “Cinquanta sfumature di Grigio” in versione Inu/Kag.

Impura

E la rabbia arrivò. Ma decise di non darla a vedere, perché la rabbia non si addiceva a lei.
«Kagome, ti sei svegliata, come ti senti?»
Restò a guardarlo.
Perché era cambiata per lui? Per un misero, infedele, impulsivo mezzo demone? Era stato lui ad averla imbrattata, e l’amore aveva finito l’opera.
Sorrise.
«E così Inu-Yasha, alla fine ti sei ricordato di venire a salvare anche me… »
Era un colpo basso. Lo sapeva benissimo e Inu-Yasha non aveva risposto.

Corone di Margherite

Sin da quando aprì gli occhi e sbadigliò la prima volta, i denti affilatissimi aveva indotto i benpensanti a brutti presentimenti – era cucciolo, e debole, ma il suo aspetto era terrificante: Inu-Yasha, con un nome da demone lo chiamarono, e crebbe in fretta.
Più passava il tempo più il suo corpo prendeva sembianze terribili e il suo sguardo si faceva spaventoso.
E chi ha un carattere fragile cresce immaginando di essere come lo vedono gli altri.
[…]
«Hai le unghie troppo lunghe; un uomo non dovrebbe avere le unghie lunghe, altrimenti non riesce bene a lavorare i campi!» lo rimproverò lei scherzosamente, «sei solo e triste, sembri disperato, quindi sarò tua amica, e giocheremo sempre insieme.»
Si chiamava Kagome, e gli promise, da buona amica, che ogni pomeriggio avrebbero raccolto le margherite e ne avrebbero fatte corone.
{Piccola leggenda Nordica, versione Inu/Kag.}

Like Father

«Inu-Yasha, hai travisato tutto.»
«Non ho travisato un bel niente, io!» Kagome era una stupida! Ecco cos’era. Come poteva averlo detto, sul serio… Keh!
Kagome sospirò.
E poi sorrise. Sorrise, e nel mezzo demone scemò l’ira.
Kagome gli sfiorò una mano, e lui, all'ipocentro del suo rossore facciale, la guardò. Serio, come poche volte prima – perché, era qualcosa di serio.

Rotto

Forse tutto dentro sé s’era rotto, perché sinceramente, non riusciva più a sentire nient’altro che quella voglia di uccidere.
E non si ricordava quel viso, quegli occhi cioccolato, la grinta e la debolezza di quella ragazza.
Sapeva solo, che un tempo, il suo nome aveva fatto capolinea nella sua vita.

Perché questa ragazza è capace di ucciderti, se la ferisci

«Perché, Yukki… » lui la guardava terrorizzato mentre portava la pistola affianco ad una guancia.
E fece un risolio - perché, cavolo, se amava Yukiteru Amano!
« …perché questa ragazza è capace di ucciderti, se la ferisci.»

Come i fiori di ciliegio

«Sapete, che potrei uccidervi in ogni momento?» lo chiese, perché non era poi così sicuro che lo avesse capito.
Lei negò.
«Non può qualcuno bello come voi, sporcarsi le mani in questo modo tan freddo.» e sorrise.
«Mi trovate bello?»
E lei sorrise - un'altra volta.
«Come i fiori di ciliegio.»

Elettricità

«Non profuma di cera.»
Kagome scosse la testa.
«Inu-Yasha, non è una candela, è una lampada.»
«Allora come fa, dimmi, a fare luce se non c’è una candela da accendere?» disse inarcando un sopracciglio.
«Con l’elettricità!»
Lo sguardo del mezzo demone s’illuminò.
Oh-oh.
«Cos’è la elettricinà?»

Testardo

«Se pensi che ti chiederò perdono, sei fuori strada.» echeggiò lei, gli occhi rabbiosi serrati e le braccia che cingevano le ginocchia. «dovresti chiedermi tu scusa.»
Lui restò in silenzio. Perché lui non aveva sbagliato; era il suo carattere dannazione!
Eppure, Kagome ci stava male. Significava che, essendo testardo, non la rendeva felice.

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