Non si era mai posto il problema se Draco stesse bene dopo la Guerra, anche quando sapeva che anche lui era stato coinvolto irrimediabilmente nei vari processi a causa della sua famiglia.
Perché avrebbe dovuto? Perché avrebbe dovuto fare qualcosa per lui, dopo tutto quello che era successo?
Salvarlo dall'Ardemionio gli era già sembrato abbastanza.
Ma Draco era lì ora.
E non sembrava avesse intenzione di andar via.
E lo stava guardando, proprio adesso.

STORIA VINCITRICE DI UNO DEI PREMI WATTY 2022
Dopo dieci anni di reclusione nella prigione di Azkaban, il due ottobre duemilaotto Draco Malfoy finisce di scontare la propria pena. Avrà tempo sei mesi per dimostrare alla Società Magica di essere idoneo alla restituzione della bacchetta.
Sarà in grado, Draco, di risorgere dalle proprie ceneri?
• "Trovò il coraggio di alzare la testa, riflettendosi così nelle crepe dello specchio. Aveva un aspetto orribile, ma non era quello il problema.
Il vero problema, oltre a quello che non aveva, era quello che non era.
Non era nessuno. Draco Malfoy non era più nessuno." •

Quarto anno, Harry viene scelto per il Torneo Tremaghi, in questa situazione scopre che Draco Malfoy ha degli atteggiamenti strani nei suoi confronti, è preoccupato, ma Harry crede che sia geloso. I due provano a mettere da parte l'astio degli anni precedenti, ma finiscono per innamorarsi l'uno dell'altro.

Sono passati alcuni anni dalla fine della guerra e, una sera d'inverno, Harry e Draco si rincontrano. Tra loro c'è tanto di non detto, tanti rimpianti e dolore, ma nel gelo i due riusciranno a ritrovarsi e a scaldarsi.
«Draco, aspetta. Non andare. È passato così tanto…»
«Appunto. È passato così tanto», ripeté e poi lo guardò, sorridendo tristemente. «Non so esattamente cosa mi aspettassi. Forse che tutto fosse rimasto uguale. È stupido, vero? Chiaramente non può essere così. Non più. E questo non è il mio posto.»
Harry non lo mollò. Anche quando Draco gli diede le spalle, lui gli si aggrappò, stringendolo da dietro. E Malfoy fu certo di sentirsi mancare.
«Harry, per favore…»
«Mi sei mancato, Draco. Allora sei reale. Allora non sto sognando.»
Lo strinse più forte e da quella posizione ne approfittò per respirare il suo profumo, per sfiorargli il collo con le labbra. Draco provò debolmente a opporsi, afferrò la mano di Harry che stringeva il suo petto, chiudendo gli occhi.
Settima classificata al contest "Tarocchi Narranti" indetto da _Vintage_ sul forum di efp.

Dove i colori di un Agosto afosissimo si stemperano in quelli di Settembre.
Harry Potter è nervoso e la Cornovaglia, a Draco Malfoy, non è piaciuta per niente.

Il mausoleo della famiglia Malfoy lo aveva visto solo una volta, tanto tempo prima. Era solo un bambino quando lo avevano accompagnato a incontrare i loro antenati, raccontandogli aneddoti della loro storia.
Da piccolo, gli era sembrato enorme e inquietante. La sua voce rimbombava tra le mura, echeggiando spettrale, come un ricordo che nonostante fosse passato, continuava a perdurare.
Ora, mentre il funerale dei suoi genitori procedeva, non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse piccino, quasi soffocante.

"Beh sarà meglio non rischiare di essere disturbati." asserì Harry.
Tenendo sempre la bacchetta puntata, si sfilò il mantello gettandolo a terra poi infilò una mano sotto l'uniforme di Draco e prese a tastarlo all'altezza dei fianchi. Il biondo rabbrividì al contatto,
"Fermo!" protestò, "non osare toccarmi con quelle sporche mani."
Ma Harry parve non ascoltarlo, continuò finché non avvertì qualcosa di duro: la bacchetta che stava cercando.

Questa FF segue il prompt "Coccole&Panna" del forum EverySinHasAKink.
Harry gli avvicinò il congegno alla bocca, invitandolo ad aprirla, per poi far pressione cosicché la dolce schiuma che aveva saggiato anche prima si potesse riversare sulla sua lingua. Spalancò gli occhi per la pressione e per poco non si ingozzò.
« Diavoleria babbana. », tossicchiò sprezzante.
« Sì, magnifica per giocare! »

Harry era un cretino, fin qui non c’era nulla di nuovo.
Ne aveva fatte di cazzate, dal fingersi etero e stare per un po’ con la pel di carota, a litigare con lui per anni mentre potevano impiegare il loro tempo a usare le loro bocche in modi più dilettevoli…
Era vero, ne aveva fatte tante di cazzate. Ma quella la batteva tutte.
(Prima storia)
Racconta di Draco/Harry scritte in occasione del Cowt 2019.

Sei sempre stato bellissimo. Lo ho sempre pensato, sin dalla prima volta che ti ho visto ed eri solo uno smilzo undicenne che tentava disperatamente di essere tutto ciò che i suoi genitori desideravano che fosse; ma lo leggevo nei tuoi occhi che non eri felice, che quello non eri tu.
Piccola reinterpretazione della scena del Sectumsempra di Harry Potter e il Principe Mezzosangue in chiave Drarry.

Sono passati otto anni dalla fine della seconda guerra magica, la magia oscura e il lato più elitario e purosangue del mondo a stento riescono a sopravvivere. Nonostante la guerra sia ormai solo un ricordo, il vice capo degli Auror è sempre più burbero e intrattabile come se una piccola parte dei conflitti della sua giovinezza gli fossero rimasti saldati nell’anima. Seppellito in un lavoro fatto di troppi documenti con troppa poca azione, tutto il mondo inoltre, sembra voler agire di concerto per fargli saltare costantemente i nervi.

La profetessa dell'universo, destinata a guidare Cosmo nella sua battaglia contro Chaos, nella sua precedente incarnazione.
Dalla mia saga di fanfiction di Sailor Moon.

Il Ministero ha finalmente trovato un modo per esaminare i Maghi Oscuri e per separarli definitivamente dal resto del mondo magico. Harry Potter si sottopone a questo esame, che produce un risultato completamente inaspettato, che lo rende il fulcro di un conflitto politico che si è materializzato dal nulla, almeno sembra. I Maghi Oscuri dovranno battersi per continuare ad avere il diritto di mescolarsi nella società considerata “normale”.

Dodici anni dopo la fine della guerra, Draco Malfoy-Potter si considera una persona felice. Nonostante qualche scaramuccia con suo marito, il loro matrimonio è solido e stabile, il suo lavoro lo soddisfa e si sente fortunato, fino quando un Auror bussa alla sua porta. In quel momento, la sua vita perfetta è messa in discussione da una notizia, la notizia peggiore che possa ricevere: Harry risulta disperso, dopo un attentato alla sua squadra ed è probabilmente morto. E il cuore di Draco muore insieme a lui.
[dal capitolo 1:
Quelle terribili parole, che non avrebbe mai voluto sentire, erano appena state pronunciate dall'Auror. E il mondo di Draco Malfoy in Potter era crollato come un castello di carte dopo una folata di vento. Aveva perso Harry.]
[Drarry, short-fic, angst con happy ending]

C’era un vaso nel loro salotto.
L’aveva posizionato lei sopra il camino, fra l’orologio e il candelabro, davanti il ritratto di famiglia. Era un regalo di nozze, il suo scopo era quello di essere un memento a quel giorno.
Persino una volta che le sue crepe furono riempite d'oro.
Persino quando il ragazzo d'oro l'aveva riempito con un mazzo di fiori.
Perché era importante preservare quel simbolo, altrimenti avrebbe perso significato. Lei lo avrebbe perso.
[Storia partecipante al contest "Who put crack in my amortentia?" indetto da GiuniaPalma / LadyPalma sul forum di EFP - 4a classificata - Vincitrice del premio "Amortentia"]