Neji, Hinata ç___________________ç Maledizione è__é Non ti sto manco a ripetere che effetti mi fai XD Ma è vero, più questa storia va avanti più si intreccia e mi lascia con il fiato sospeso °ò° Vedi tu che puoi fare (leggi tra le righe: tanto qualsiasi cosa farai sarà fantastica <3) *ww*

Kami come sono lascivi questi due insieme! Intendo Sasu e Naru ovviamente. Ed ora si entra nel vivo... Mi piace da impazzire Sasuke, così falsamente sicuro di sè e Naruto...così ipocritamente ingenuo...due bravissimi attori, non c'è che dire! Complimenti. Ci sentiamo al prox capitolo. Tzao!

Dai...almeno citi, sei meglio di altri XD Comunque. Che posso dire....diviene sempre + triste per determinate coppie. Gli Hyuga ormai mi fanno una pena immensa, anche se sono due egoisti...ma infondo non è l'amore in sè per sè ad esserlo?^ ^ Ino poi...bè, io non riesco a comprenderla (Shika è tossico XD) E' ammirevole la sua persevaranza nell'ottenere attenzioni dalla sua ossessione, la sua droga, ma...no...io non sarei riuscita ad esserlo. Per me non fa' altro che calpestare il suo orgoglio di donna, quindi non riesco a provar pena per lei. Sasuke e Naruto invece...bè...loro sono sempre complessi ed ambigui. Sasuke, per quanto il pensiero vagante esprimesse il desiderio di vederlo guarire per il puro egoismo di averlo per sè, è crudele. Proprio il suo egoismo lo porta a compiere azioni alle volte infami. Il suo tentare di far venir fuori reazioni da parte della malattia, il suo tentativo di insinuarsi nella vita passata del biondo, quasi strisciando come un serpente, perchè Sasuke non è come i gati, ma è come i serpenti che pazienti attendono l'arrivo della loro preda per poi catturarli nel suo abbraccio letale. Ma anche Naruto, con il suo disperato tentativo di non mostrare nulla, come se non avesse mai avuto una vita precedente, è come uno specchio che riflette le vite degli altri, ma che non ne possiede una tutta sua, o almeno, così si mostra. Mi domando cosa ci sia di sbagliato, cos'abbia commesso di così orribile, da temerlo. Uff...fai venir fuori troppa profondità cara XD Non sono abituata a pensare troppo...mi si fonde il cervello U.U Quindi basta...altrimenti do' una craniata sulla tastiera, un po' come Itachi quando, prima di morire, da' una craniata al muro (in realtà quella l'ha davvero stronzatoU.U) Un bacione Azrael

'Sera! Dunque, leggendo questo capitolo ho notato una cosa: precisione costante; non che negli altri capitoli non ci sia, ma in questo caso ho visto proprio che, per ogni paragrafo, hai "scansionato" personaggio per personaggio con la sua trama definitiva, la natura dei loro diversi "amori malati", precisando chi, come e quando, man mano che cambiavi nome. Più o meno, mi sono fatta un'idea di che cosa circonda ognuno di loro. Hinata e Neji: due persone che si amano a tal punto da divenire egoiste, lei che che per il fidanzato farebbe qualunque cosa, lui che vorrebbe che lei abortisse così da non lasciarlo solo, perchè se Hinata morisse, anche lui farebbe la stessa fine; sono una cosa sola, c'è una sorta di filo invisibile a tenerli uniti, con quello strato di egoismo e disperazione che comporta poi un amore veramente malato, esattamene com'è quello che li lega. Il loro è un dialogo freddo, da parte di Neji, e disperato, da parte di Hinata, che porta semplicemente alla risposta finale di lui, circa il futuro di quel bamino che lei porta in grembo. Lei lo ama, è la sola cura che può salvarla da quel suo sentimento malato che, tra l'altro, è lui stesso a darle, creando "dipendenza" senza potersi staccare, portando entrambi all'esasperazione totale, senza via di scampo. Aria malata che, però, li tiene uniti. Vivi, nella malattia. Ino/Shikamaru/Temari: un bel triangolo, eh? Ino è ossessionata da lui, quella droga invisibile che la mantiene viva e senza la quale potrebbe cadere senza più potersi rialzare; poi c'è lui, drogato di Temari, a quanto ho capito, ma allo stesso tempo dichiara di stare con Ino che, silenziosamente, è felice. Oddio, che confusione. L'amore rende cieci, è vero, ma quello malato rende anche "sordi" e cancella la ragione, detta ombre su tutto e rende schiavi di quel sentimento che, alla fine, finisce per governare chi ne è soggetto. Possessione? Forse, ma in questo caso è proprio una droga. Naruto/Sasuke: ero partita con il non conoscere minimamente questi due ed ora mi ritrovo a descriverli come fossero una cosa sola, ovvero aria. Il malore di Naruto è stato il sintomo che Sasuke aveva cercato per cominciare, almeno un pò, a trovare la sua malattia; ma non basta, a quanto pare, perchè praticamente lo "costringe" a raccontargli qualcosa sul suo passato. E diventano nuovamente fuoco, dipendenza senza controllo, quasi amore; sempre malato, sia chiaro. Due anime malate che cercano cura l'uno nell'altro. Descrizioni: precise e brevi, non manca niente. Le sfumature e i colori ci sono tutti, la punteggiatura è perfetta. Anche questo è un buon capitolo, senza vuoti o cose lasciate in sospeso; c'è tutto, come sempre. Perfetto, ho scritto tutto e mo' me ne vado a nanna, che ho sonno. Alla prossima, Evi! Laura

ciao, buona festa della donna anche a te... capitolo di transizione, ma lo stesso interessante, finalmente abbiamo un "confronto" tra Ino, Temari e Shikamru e una lotta interiore del ragazzo... un Hinata più decisa e sicura, il suo amore x Nejie e per suo figlio è tamente forte da farle mettere da parte la imidezza e compiere azioni che lei stessa non avrebbe mai pensato di fare... e poi ci sono Sasukee NAruto, quest'ultimo ha mostrato i primi sintomi, ma nonostante ciò è restio a raccontare a Sasuke il suo passato, mi domando sempre di più che cosa gli sia successo... cmq sia non vedo l'ora di leggere il seguito a presto kiss

sei una violenza psicologica, ragazza! Gaara è una cosa assurda, non pensavo avresti introdotto questo personaggio e sono rimasta così -> o.o
non so se definire la nonna una donna crudele o una donna giusta. Non lo so. Quindi passo a commentare il SasukexNaruto *__* stupenda. Esprime tutto l'abbandono che entrambi provano... entrambi, l'uno per l'altro... e vogliamo parlare di Temari e Shikamaru? E' tutta una malattia così intricata da impormi di leggere anche il prox capitolo! Grazie per questa storia :**

Linnie, scusa se non ho commentato per così tanto tempo ma non riuscivo più a trovare la fanfic e ora che ho beccato l'aggiornamento in prima pagina eccomi di nuovo qui :D ti aggiungo ai preferiti appena finisco di rileggermi tutto questo ben di Dio...
Prima di tutto... WOW. è la prima parola che mi viene in mente! Il vortice di emozioni di Naruto riesco a sentirlo, la scoperta che s'impadronisce del suo corpo. Sia lui che Sasuke lasciano tutto ed è come se abbandonassero il resto del mondo. Magari potessimo vivere una storia così tutti... almeno una volta nella vita :P

[...] affidavano nello stesso istante il medesimo sgomento per il sapore aspro
della fine e la sconcertante scoperta di quanto sia silenzioso, il destino, quando
d'un tratto
esplode.
La tua fanfic esplode come il destino, Nà. Lo sapevi?
H.

Eccomi! *esce dalla bara come un vampiro*
ho letto il capitolo tutto d'un fiato, bello come al solito. Sasuke che va nella sua casa d'infanzia... quel momento l'ho trovato tristissimo e mi sono commossa tanto e quello di Gaara altrettanto poverini!
tu come kishimoto, mai dar una vita traquilla alla gente vè?
un bacione Shurei

Cara, permettimi di dirti, che per quanto tu abbia ritardato, ti sei fatta sicuramente premiare cn qst terza parte. E' stato un capitolo stupendo dove, a mio parere, hai superato te stessa. Colmo di una malinconia e disperazione e anche speranza, ha fatto sì che mi emozionasse come poche storie lette. I loro amori contorti, "malati" come li etichetti tu nella fic, simili nella loro diversità, sembran camminare su binari immaginari destinati comunque a non toccarsi, ma in un certo qual modo ad esser vicini quasi fino a comprendersi. Splendida la frase del copione strappato a metà dove, a mio parere (ormai avrai capito che io interpreto sempre a modo mio XD), ti fa' assaporare l'idea di un'infanzia strappata, rubata troppo presto al suo proprietario costretto a crescere in fretta. Anke quando descrivi, finalmente, tutti coloro immischiati in questo gioco "malato". Il loro guardarsi, che non contiene nulla di sdolcinato perchè, sì è vero, non ci sarebbe nulla di reale. Credimi....ho ancora i brividi, anche se, alla richiesta di Sasuke sul conoscere la storia di Naruto ed alla sua risposta sulla veridicità delle parole del moro, per un attimo ci ho sperato, ho creduto fosse la volta buona che scoprivamo la vera storia del biondo. Perchè, infondo, ormai tutte le storie, che mano a mano si scoprono sempre + intrecciate, sono state quasi svelate, l'infanzia breve di Sasuke, quella dolorosa di Gaara, l'amore difficile degli Hyuga e quallo impossibile di Ino... Ma Naruto, ah Naruto, rimane ancora un incognita vagante, che non mi permette di completare il puzzle...sento che la sua è una storia importante, pichè c'è ancora qualcosa che manca per completare il quadro. Ma tu sarai così gentile da mostrarlo un giorno, no? Dunque aspetterò quel giorno. Adesso vado. Un bacio Azrael

Un altro capitolo strutturato alla perfezione! Molto profondo direi, la parte migliore è, a mio avviso, quella che ha come protagonista Gaara. Sembra un bambino, dolcissimo anche se leggermente inquietante. Or, Naruto dovrà iniziare a sciogliersi. Vuole guarire o no? Deve assolutamente parlare del suo passato! Complimenti ancora. Alla prox. Tzao!

'Sera! Curiosa com'ero, Evi, ho letto questo nuovo capitolo appena ho visto che avevi aggiornato ed eccomi qui a recensire quello che, al momento, è uno dei capitoli più belli che hai scritto. So di ripetermi spesso, ma adoro tantissimo il modo che hai per descrivere le vicende; che siano complicate o delle semplici descrizioni, riesci sempre a scrivere frammenti brillanti per ogni cosa che vuoi spiegare, dando un senso a tutto, sfumature diverse in base all'importanza di quello che accade nella trama e luce a tratti che meritano luce ed ombre ad altri frangenti che meritano ombre. Scusa il contorto giro di parole, spero tu abbia capito che cosa intendo dire. Mi piace tantissimo il paragrafo in cui ci sono Naruto e Sasuke; anche se non conosco perfettamente questi personaggi, il rapporto che li lega è ricco di particolari e lui diverse, una sorta di indipendenza reciproca che aumenta sempre di più man mano che passano i secondi, i minuti, le ore, i giorni. Non so come definire questo tipo di "amore" se non, come hai già detto tu, un sentimento "malato", la cui cura è la presenza reciproca in ogni circostanza; si fanno forza a vicenda, cercano di essere presenti anche nel silenzio, per aiutarsi in quella che è una malattia incurabile. Il modo in cui hai interrotto il primo paragrafo, per l'appunto quello con Sasuke e Naruto, mi ha spiazzata e lasciata senza parole. Sinceramente, non so cosa pensare perchè voglio leggere che cos'è realmente successo. La scena di Gaara l'ho inquadrata molto sotto l'aspetto psicologico, cercando di leggere al di là delle parole, come faccio con ogni singola cosa che leggo, e ho letto dolore, tensione, rabbia, frustrazione; tante cose tutte insieme per una sola persona. Se sbaglio punto di vista, ti chiedo scusa, ma è quello che ho effettivamente visto io. Inoltre, hai scritto una fine-capitolo da infarto, Evi. Un finale brillante, incisivo, ricco di metafore. Un capitolo eccellente, dico davvero. E ti devo ringraziare, perchè se ho capito l'importanza di una descrizione fatta bene, è anche merito tuo. Alla prossima, Evi. Laura

ciao! e ancora una volta mi lasci sconvolta e sorpresa con un nuovo capitolo, coinvolgente particolare e introspettivo, Sasuke che rivisita la sua casa d'infanzia dove aleggiano i ricordi dimenticati e dove è ancora li indelebile una macchia di sangue testimone dell'opera di Itachi e di un passato che non può essere dimenticato, mi ha colpito particolarmente la frase "un bambino ormai uomo che ha deciso di lasciare la propria casa esattamente come lo era anni prima, quando l'aveva lasciata, e che ritornando lì dentro fruga nella sua roba, la resetta, la rispolvera e vede che non è cambiato assolutamente nulla." rende allla perfezione lo stato d'animo e i pensieri di Sasuke e Naruto con il suo "no" così decisivo e istantaneo alla richiesta di Sasuke che poi cambia rotta e decide di provare a fidarsi... il moro chiede a Naruto se vuole veramente guarire, ma la mia domanda è si può veramente guarire da una "malattia" del genere? particolare e davvero suggestiva la storia raccontata dalla nonna di Gaara o meglio da quella che dovrebbe "essere" sua nonna e poi la parte del mare, dell'infrangersi delle onde che si mescolano insieme alla sabbi e si fondono con i due ragazzi come un unico essere... davvero apprezzo moltissimo come riesci a condurre ogni storia come un avvenimento diverso, ma che sembra sempre unito con un filo conduttori unico e uguale che rende le storie semnpre più simili fra loro... grazie x aver risposto alle recensioni mi ha fatto molo piacere... a domenica kiss

Tesoro çVç Ma è mai possibile che ogni volta mi devi far commuovere? U_U E' proprio una cosa di ciò che scrivi, mi trasmetti così tanto che non mi regolo XD Continuo ad adorare sia te che quello che scrivi, ma, senza un vero e proprio motivo, le parti di Gaara sono quelle che preferisco. Ovvio Sasu/Naru non sono secondi a nessuno eh XD Però non so *___* Mi colpiscono particolarmente *Q* Be', aspetto un altro capitolo e non provo nemmeno a quantificare quanto mi stupirà, tanto è sempre di più di quel che mi aspetto <333

Capitolo travolgente, dal ritmo incalzante. è come una preghiera. Hinata prega, Sakura prega, Ino prega... pregano tutte per la stessa malattia, tutte malate, tutte innamorate di amori diversi. ormai spero per la SaixSakura XD via le mani dalla SasuxNaru!
questa preghiera è sfiaccante, come uno che continua a parlare e parlare e supplicare, continua ed è quasi fastidioso. loro continuano, sono fastidiosi e pesanti, sono amori strascicati... loro continuano ad amare fino al limite, ma esiste un limite all'amore? lo metterai un limite? sarà la morte? arriveranno al limite? mille domande :D sempre tante domande perchè tu sei sempre un'eterna sfumatura, Nà.
H.