Recensioni per
Leggende del Fato: La guerra degli elementi
di Vago

Questa storia ha ottenuto 143 recensioni.
Positive : 140
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
27/09/16, ore 14:19

Eccomi di nuovo qui.
Come ti avevo già accennato ieri leggerò uno o due capitoli al giorno per non andare troppo a rilento.
Passando al capitolo...bello, bello davvero. Carinissime le fatine, ma non mi aspettavo due prove così...come dire...crudeli nei loro confronti, anche se comunque non sono affatto male. Speriamo che se la cavino.
Concludo dicendo...complimenti e alla prossima!
Saluti EF

Recensore Master
26/09/16, ore 15:02

Eccomi di nuovo qui!
Mi a fatto davvero molto piacere vedere come se la passano gli altri personaggi, ogni tanto ci vuole, mi ricorda molto BRISINGR, il terzo libro di ERAGON quando un colpo parlava del protagonista e poi di suo cugino Roran, mi è davvero piaciuto!
Vago che attiva un libro per magia?! Davvero stupefacente! Capitolo stupendo come sempre!
Detto questo alla prossima e i miei più sinceri complimenti!
Saluti EF

Recensore Master
26/09/16, ore 14:22

“ Erdost?”
“ Si?”
Il Cavaliere dovette far violenza su se stesso per non muovere la bocca mentre parlava con il suo drago attraverso il pensiero.
“ Frida mi ha detto che è entrata nel corpo della sua dragonessa… come ha fatto? Come è possibile una cosa del genere?”
“ Aspetta. Se hai voglia di provare entra nella mia mente come hai fatto la prima volta, quando eri prigioniero. Dopo ti dirò come fare. Segui i miei comandi.”
Ardof fece come gli era stato detto, impaziente di provare quell’esperienza incredibile che gli era stata descritta la sera prima.
In men che non si dica si ritrovò nella grotta screziata di rosso, davanti a lui la fiamma ardeva viva e, di fronte, si apriva la finestra da cui il ragazzo poteva vedere con gli occhi del suo drago.
“ Sono nella tua mente. Ora cosa devo fare?” chiese il ragazzo guardandosi ininterrottamente intorno, incantato dall’atmosfera surreale che permeava la mente, il sacro tempio, di Erdost.
“ Fai un passo avanti, due indietro, una capriola, batti le mani…”
“ Stai diventando sempre più simpatico.”
“ Ok. Scusa. Entra nel cuore della fiamma.” Gli rispose il drago facendo tremare le pareti della grotta.
“ Ma, non mi brucerò lì dentro?” protestò Ardof.
“ Ardof tu non sei davvero dentro di me. Quella è solo una proiezione della tua mente all’interno della mia, quel corpo è un tuo stratagemma per darti sicurezza vedendo i tuoi arti. Ora, tranquillo, entra nella fiamma e rilassati. Da quand’è che non ti fidi di me? Quando mai ti ho mentito?”
Il Cavaliere fece come gli era stato detto, seppur titubante.
Appena si fu immerso nella fiamma si sentì bruciare dall’interno. La sensazione che provò fu quella di essere arso vivo, di perdere la propria solidità e di diventare etereo, entrando a far parte del paesaggio intorno a lui.
La prima cosa che notò furono i colori completamente storpiati. Non stava più guardando dalla finestra, quelli con cui osservava erano proprio i suoi occhi.
Sentì il vento gonfiare le fini membrane delle sue ali, la coda scattare a destra e sinistra per muoversi tra le correnti come se fosse un timone, i muscoli dell’addome contratti e il vento sulle squame.
“ Sto… volando?” chiese stupito.
“ Stiamo volando. Ora guardati.”
Ardof sentì il suo collo voltarsi all’indietro senza che lui potesse farci nulla.
Si vide sulla sella, con il casco abbassato sul volto e il rosso della sua armatura luminoso come il sole estivo.
Il ragazzo spostò lo sguardo verso terra e si accorse dell’incredibile vista di cui erano dotati i draghi.
Riusciva a contare i sassi sul terreno e gli animali che correvano sulle colline che stavano sorvolando.
La cosa che lo colpì di più fu un ruscello che scorreva sotto di loro, vedeva l’acqua arancione e questo lo lasciò senza parole.
“ Ardof, questo è quello di cui i draghi hanno bisogno. – Erdost irrigidì la coda, inarcò la schiena verso il cielo e si esibì in una capriola che lasciò il Cavaliere senza fiato – Questa è la libertà!”
La sera tinse le nuvole di porpora senza che Ardof si accorgesse che fosse passato così tanto tempo.
La notte ammantò ogni cosa, ma il gruppo continuò a volare verso nord, il ragazzo, ora, non aveva più nessun problema a vedere nell’oscurità e non si accorse quasi della mancanza della luce del sole.
Seisten emise un ruggito, ma il ragazzo riuscì a distinguere, grazie alle orecchie del suo drago, le varie modulazioni ed intonazioni del verso. Non si sarebbe mai aspettato un sistema di comunicazione così complesso tra quei bellissimi animali.
“ Frida è con lei.” Disse semplicemente Erdost.
Continuarono a volare finché i draghi riuscirono a sopportare l’affaticamento per la giornata di volo serrato e di acrobazie che avevano eseguito per i loro compagni.
Quando atterrarono erano sul limitare della foresta che avrebbe dovuto ospitare la loro prossima meta.
Decisero di non montare neanche la tenda.
Dormirono sotto il cielo stellato, sfruttando i ventri caldi dei draghi per combattere il freddo che calava anche a bassa quota assieme alla notte.

Holà! Eccomi qui! Ho citato questa parte perché mi è piaciuta moltissimo, mi è quasi sembrato di rivedermi eheheh e soprattutto perché mi ricorda moltissimo una parte del film di Eragon e anche del libro quando lui vede con la vista di Saphira, davvero super emozionante! I miei più sinceri complimenti! La storia si fa sempre più interessante. Scommetto che Vago sarà il Custode dell'Aria vero? Ci scommetto! Riassumiamo, Codero è della Terra, Ardof del Fuoco, Frida dell'Acqua e Trado non saprei, anche perchè è l'unico che abbia mollato. Parlando del capitolo mi è piaciuto moltissimo, complimenti ancora!
Detto questo non ho altro da dire, passo al prossimo!
Saluti EF
(Recensione modificata il 26/09/2016 - 02:23 pm)

Recensore Master
19/09/16, ore 16:00

Eccomi qua!
Capitolo molto bello anche se i vestiti non sono poi una bellezza, comunque mi è piaciuto.
Le razze sono ben descritte e anche i loro pareri. Sono contenta che alla fine abbiano vinto in un certo senso la causa, già di per se molto critica per via della situazione.
Questa storia a parer mio è una vera e propria genialata, giuro, è fantastica! I miei più sinceri complimenti! Detto questo alla prossima!
Saluti EF

Recensore Master
12/09/16, ore 15:00

Ardof guardò attonito l’uscita attraverso ciò che restava delle sbarre refrattarie alla magia.
- Grazie…- riuscì a dire guardando Frida negli occhi, si sentiva la gola stretta e la lingua asciutta.
- Di niente, figurati…- gli rispose lei coprendosi le orecchie a punta, che si stavano arrossando, con i capelli castano chiaro.
Rimasero per qualche istante fermi. Nessuno osava muoversi o dire qualcosa.

Bom, me lo aspettavo, sicuramente tra Ardof e Frida nascerà qualcosa. In una storia bellissima e appassionante come questa qualche piccola cosa rosea come l'amore ci deve per forza essere, altrimenti sarebbe un pochino noiosa poichè l'evoluzione dei rapporti tra i protagonisti è estremamente importante, te lo dico per esperienza, basta leggere i miei Guardiani o Jamila per capirlo.
Comunque il capitolo mi è piaciuto molto, che carini i Folletti, sono davvero adorabili, anche se dispettosi, ma questi sono molto ospitali. Le descrizioni degli ambienti sono pressoché perfette e a parte qualche piccolo errorino leggero non ho altro da segnalare. I miei più sinceri complimenti e alla prossima!
Saluti EF

Recensore Master
12/09/16, ore 14:31

Eccomi qua!
Prima ci tenevo a informarti che ho ripubblicato la mia storia dei Guardiani dato che a causa del problema era sparita, ma immagino che tu lo sappia già.
Comunque, parlando del capitolo mi è piaciuto molto, ho notato con immenso piacere alcuni riferimenti all'addestramento di ERAGON, e che hai inventato un'Antica Lingua tutta tua, molto originale come cosa, i miei complimenti davvero. Il capitolo è bello come sempre e meno male che Ardof sta bene. Non so perchè ma Frida me la immaginavo bionda, ma vabbè, è bella lo stesso. Ti posso comunque assicurare che anche se questa prima parte è lunga, la leggerò fino in fondo perchè è una lettura scorrevole. Mi spiace andare a rilento ma gestire non una, ma ben due storie è un lavoraccio che porto avanti con passione dato che amo da matti la scrittura. Comunque ancora sinceri complimenti. Passo al prossimo!
Saluti EF

Recensore Master
05/09/16, ore 15:02

Eccomi qua. Perdonami se non recensisco spesso questa fantastica storia, ma ahimè sono sommersa da capitoli da revisionare e quindi la lettura sta andando a rilento.
Parlando del capitolo mi è piaciuto molto. Quindi Codero sarà il Custode della Terra eh? Forte. Scommetto che anche gli altri avranno modo di avere un'esperienza simile come Trado e Codero lungo il viaggio, il mio sesto senso mi dice così. Comunque i miei complimenti e alla prossima...cercherò di leggere più spesso.
Saluti EF

Recensore Junior
31/08/16, ore 23:54

Ma buonsalve!!!
Chiedo scusa per l'assenza, ma l'arrivo a Londra non è stato dei più felici e sopratutto il tempo è quello che è. Finalmente ho trovato il tempo di leggere questo nuovo capitolo, che devo dire la verità non mi ha esattamente presa. I Cavalieri finiti chissà dove, questi strani esseri che li avevano catturati...poca suspence e un Re dei Nani che sinceramente avrei caratterizzato meglio. Comunque sia, il problema principale sono i continui passaggi temporali che ci sono nelle frasi del Viandante. Continua a passare dal tempo presente al passato, per poi tornare di nuovo al presente. Non si capisce se la vicenda è ambientata nel passato o nel presente, è abbastanza frustrante da leggere. Consiglierei una bella revisione e una decisione definitiva sul tempo verbale da utilizzare. Detto ciò:

- Sì, sì. (la ì accentata)
- Ardof? Sei tu? Dimmi che sei tu, in nome di tutti gli Dei, dimmi che sei Ardof!- (riscritta la frase, era troppo lunga e confusa per essere considerata un'esclamazione di sorpresa)
- Hai interrotto un sogno splendido per poRtarmi in questo posto!
- I tre ragazzi uscirono dalla stanza dove si erano svegliati e tutti inciamparono nel gradino di cui l’uomo si era guardato bene di non avvertirli. (c'era una ripetizione del numero tre, inoltre ho un po' risistemato la frase)
- Bene, molto bene. Non hanno neanche cominciato la loro missione che già sono stati catturati. (qui ho messo al presente la frase del Viandante, anche se ho già specificato sopra il problema)
- seduto su di esso (sostituzione di questo riferito al trono)
- È una situazione quasi buffa, quella in cui si trovano, sembra aver a che fare con dei bambini.
Magari con una trottola e una bambola potrebbero uscire di lì senza problemi… e io divento un maiale. Ma quando mai.
Questo lavoro mi ucciderà prima o poi. (stesso problema menzionato prima riguardante il Viandante)
-Da dove venite voi, stranieri? (estranei sostituito con stranieri)
-Il Cavaliere bianco aveva tenuto il suo discorso con una disinvoltura e una sicurezza tali da meravigliare Ardof (frase un po' riscritta, perchè mi pareva mancasse qualcosa...)
-Poteva non essere la persona più atletica o forte (c'era un potevano a inizio frase)
- Siete stati fortunati. Oggi verranno uccisi i demoni del cielo, che gli dei hanno esiliato sui nostri monti.- (eseguiti era corretto, ma difficilmente capibile)
- Vuoi ancora qualcosa?! Non ti sai proprio accontentare? (suppongo sia una frase del Viandante pazzo, quindi andrebbe separata e in corsivo)

Detto questo, non ho molto altro da dire. Questo capitolo mi ha convinta poco, poca azione, poca suspence, qualche leggera risata per le battute del Viandante e per il pugno di Frida, ma nulla di più. È un capitolo che lascia decisamente poco, con un Re dei Nani poco carartterizzato e una scena finale dell'apparizione del drago quanto mai confusionaria, tra reazioni strane, battute e minacce.
Comunque la storia mi sta piacendo, non è facile scrivere qualcosa di così lungo senza scadere nella noia e nel banale, quindi spero di leggere quanto prima il prossimo capitolo. Continuando così forse per il 2020 avrò finito e potrò passare a quella successiva, sì.
Un abbraccio.
Laly

Recensore Master
29/08/16, ore 14:49

Ardof si avvicinò il più possibile all’elfa e le disse sottovoce, in modo che Vago non potesse sentire. - Comunque, non so se tuo padre te l’ha mai detto, sei carina quando ti arrabbi.-
- Davvero?- chiese Frida coprendosi le orecchie arrossite.
La domanda si perse nel silenzio. Il Cavaliere rosso si voltò dall’altra parte e tornò ai preparativi per la partenza, dandosi dello stupido per quella frase.
Probabilmente l’aria rarefatta della montagna gli aveva offuscato la mente.
“ Tu non ci sai proprio fare, con le femmine, intendo.” Disse Erdost con tono critico.
- Perché, tu si? Ricorda che sono più vecchio di te.- gli rispose il ragazzo avvicinando alla testa ruvida del suo drago per non farsi sentire dagli altri.
Quanto avrebbe voluto poter parlare con il suo compagno solo tramite lo scambio di pensieri… si sarebbe tolto moltissimi fastidi.
“ A te sarebbe mai venuto in mente, se io mi fossi infatuato di Seisten, di andare da Frida ed elogiarmi per le mie qualità, per la mia bravura o per le mie mille doti? Non rispondere, è un domanda retorica. La vecchiaia ti fa male, Ardof.” Concluse il drago sfregiato.
- Davvero hai fatto questo per me?- chiese stupefatto il Cavaliere trattenendosi di gridare.
“ No, te l’ho detto per darti una falsa speranza. Certo che l’ho fatto! Non sono un rettile volante senza sentimenti!- esclamò un po’ sdegnato il drago carminio.
- Grazie Erdost. È bello sapere che ho qualcuno su cui posso davvero contare.-
“ Risparmia i ringraziamenti. Dopotutto è come se tu l’avessi fatto per te stesso. Siamo legati intimamente e ciò ci rende una sola creatura, in pratica io sono parte di te e tu di me. È il privilegio e la condanna di ogni drago e persona legati.”
- Comunque grazie. Non so come sdebitarmi.- il ragazzo gli accarezzò le dure squame.
“ Un modo te lo troverò. Vedrai…”
- Sei anche diventato un chiaroveggente oltre che un consulente di coppia?-
“ Sono solo ottimista.”

Quando finalmente Ardof poté smontare dalla sella la sue gambe non ne volevano sapere di piegarsi, il ragazzo non seppe dirsi se fosse colpa del lungo volo o per le temperature polari che avevano incontrato all’altezze a cui avevano volato quel giorno.
Montò la tenda in fretta, tolse la sella dal dorso del suo drago e gli si sedette accanto, godendosi il tepore di quel ventre rosso.
- Sai, a volte mi chiedo cosa ne sarebbe stato della mia vita se non fosse successo quel che è successo… almeno in questi ultimi anni.- disse ad un tratto Ardof.
“ Intendi dire se non mi fossi schiuso davanti a te? Se non fossi diventato un Cavaliere dei draghi?”
- Si, anche quello, o anche se non ci fosse stato il Cambiamento. Non so se la vita prima fosse migliore o peggiore, però.-
“ A questo non so risponderti, però una cosa la so per certo: c’è un motivo se io mi sono schiuso davanti a te e non davanti alle centinaia di ragazzi che hanno toccato il mio uovo prima di te.”
- E quale sarebbe questo motivo?-
“ Un drago, o meglio un cucciolo di drago, quando è rinchiuso nel suo uovo ha un… potere speciale. Il Blatkod, lo chiamano. Quando un umano o un elfo toccano l’uovo, vale solo con queste razze perché l’incantesimo lanciato sulle uova donate dai draghi non include le altre, il cucciolo di drago vede davanti a se una striscia colorata, sembra la coda di una cometa. Questa coda rappresenta il Fato del Cavaliere o del Domatore di passaggio… è una sensazione difficile da spiegare, si sente il destino che si incontrerà se ci si lega a quella persona, se il destino offerto piace al cucciolo questo lecca l’interno del guscio, rendendolo morbido e appiccicoso. Il resto poi lo conosci anche tu. Capisci perché ti ho scelto? Perché tu ed io siamo destinati a qualcosa di grande, qualcosa che cambierà il mondo. Ne sono certo.”
- Non ti sembra di essere un po’ troppo ottimista? Insomma, va già bene se ci hanno fatto andare via dalla battaglia, altrimenti probabilmente non sarei neanche sopravvissuto.-
“ Io ti dico solo quello che penso. Sta a te poi decidere se crederci o meno, l’importante è non perdere mai la speranza.”
- Che bella frase… non perdere la speranza! Sembra uscita da un libro. Comunque perché non mi dai qualche anticipazione sul mio futuro? Tipo quando questa pazzia finirà o se devo già prepararmi la bara. Sai, mi piacerebbe essere sepolto sotto una quercia, mi è venuta questa idea qualche giorno dopo il Cambiamento…-

“ Purtroppo, o per fortuna, noi draghi nati… dal legame non possiamo fare questo ragionamento. Se muori tu muoio io, se muoio io muori tu.”
- Cos’è questa filastrocca?-
“ Voi bipedi date troppe cose per scontate! Questa è una delle cose più importanti da sapere sul legame che viene stretto tra un drago e una persona! E i vostri insegnati hanno avuto il coraggio di guidarvi contro un esercito senza dirvi queste cose!”
- Ma cosa mi avrebbero dovuto dire?-
“ Una persona, umana o elfa che sia, quando si lega a un drago non cambia solo fisicamente, facendosi colorare la mano. Cambia dentro, i “sintomi” visibili sono che la sua vita si allunga, i sensi diventano più acuti, si rinforza fisicamente, probabilmente per questo sei riuscito a far scappare quell’Athur, quella notte… Poi il Cavaliere riesce a percepire i pensieri del proprio drago a un livello superiore a qualunque telepate e si lega a lui in maniera così profonda, così intima che se uno dei due viene a mancare l’altro non può più sopravvivere. Non è come perdere un amico o un famigliare, è come perdere un pezzo di se stessi, della propria anima.”

Mentre i draghi prendevano il volo uno alla volta, Frida riuscì a sorprendere il Cavaliere bianco per la seconda volta nella mattinata, avvicinandosi e appoggiando volontariamente la fronte contro la sua spalla.
Il ragazzo non seppe bene cosa fare o cosa dire. Gli era capitato poche volte di dover consolare qualcuno, e mai in situazioni così disperate.
L’abbracciò goffamente e le parlò, cercando di mantenere un tono calmo.
- Tranquilla, vedrai che lo troveremo. Non preoccuparti e fidati dei draghi e delle tue capacità. Non preoccuparti…-
- Non dovrei preoccuparmi? – chiese lei singhiozzando. – Come faccio a non preoccuparmi? Uno dei miei compagni, uno dei nostri amici è scomparso! Come puoi dire queste cose?-
Vago strinse il suo abbraccio, cercando di confortare l’elfa. Non sapeva neanche cosa dire a se stesso, non sarebbe riuscito in nessun modo a trovare le parole giuste per consolare l’amica.
- Su… su. Dai, adesso lo cerchiamo e ti giuro che lo troveremo. È una promessa.- riuscì solo a dire.

Ho citato le prime tre parti perchè mi è molto piaciuto il confronto tra drago e Cavaliere e questa ultima parte perchè sono una fan dei caldi abbracci eheh.
Passando al capitolo, molto bello davvero. Povero Ardof, speriamo bene, sinceramente mi sono molto affezionata a lui e mi dispiacerebbe se gli succedesse qualcosa. Anche Frida mi piace e a occhio e croce direi che lei è l'incarnazione di quella dell'Acqua.
Il secondo dialogo rispecchia molto il concetto di ERAGON, i miei complimenti. Se devo essere sincera però avrei preferito un marchio e non una mano colorata. Poi non ho capito una cosa, che differenza c'è tra Cavalieri e Domatori? Forse te l'avevo già chiesto ma non mi ricordo.
Detto questo i miei complimenti davvero e alla prossima!
Saluti EF

Recensore Master
29/08/16, ore 13:53

Eccomi qua!
Perdona l'assenza ma sono stata impegnata.
Parlando del capitolo mi è piaciuto molto. Quindi per riassumere, Ardof e i suoi amici sono le reincarnazioni di questi Dei Elementali eh? E Trado è quello dell'Aria. Però, bella pensata non c'è che dire, mi piace assai come cosa. L'arco della Dea è favoloso! Mi è piaciuto molto. Nel complesso la storia si sta facendo molto interessante. I miei complimenti davvero.
Detto questo passo al prossimo!
Saluti EF

Recensore Master
22/08/16, ore 15:03

Eccomi qui!
Quindi in pratica la missione di Ardof e i suoi amici consisterebbe nel riunire le altre razze per combattere contro i due re impazziti giusto?
Comunque capitolo molto bello non c'è che dire. La storia si sta facendo molto interessante senza alcuna ombra di dubbio. I miei complimenti davvero. Detto questo alla prossima!
Saluti EF

Recensore Master
15/08/16, ore 14:34

Eccomi qui. Capitolo come sempre molto bello non c'è che dire, bravo bravo. La storia si fa sempre più interessante, i miei complimenti davvero.
Detto questo alla prossima!
Saluti EF

Recensore Master
11/08/16, ore 14:06

Eccomi qui, perdona l'assenza ma sono stata al mare x due settimane e sono tornata sabato e sono stata male, ma ora sono tornata. Capitolo corto ma molto bello. Anche Paolini ha fatto così nella sua saga, e anche qui ci sta più che bene. I miei complimenti davvero.
Alla prossima!
Saluti EF

Recensore Master
19/07/16, ore 14:24

Intanto ripensava a quello che avevano scritto nelle lettere, a quello che comportava ammettere che quelle lettere dicevano la verità.
- A cosa stai pensando?-
Ardof sussultò, girando la testa di scatto verso la voce.
- Scusa, non volevo proprio spaventarti. Mi spiace.- Frida si sedette vicino a lui e immerse una mano nella fredda acqua di montagna che scorreva veloce tra le sue dita.
- No, no. Tranquilla. Solo… cosa hai detto, prima?- chiese Ardof rimettendosi comodo contro la corteccia.
- Ti ho chiesto a cosa stavi pensando. Mi spiace che te ne stai da solo qui.- la ragazza abbozzò un sorriso.
- Ah, beh… pensavo a tutto questo. Non avrei mai detto che… questo sarebbe potuto succedere a me. Né nel vecchio mondo né in quello nuovo. Quello che mi è capitato è una cosa che fatico ancora adesso ad accettare.-
- E poi c’è Trado…- disse la ragazza.
- E poi c’è Trado. Forse non ci crederai ma una volta eravamo inseparabili… con il Cambiamento mi ha lasciato da solo. Subito ci sono rimasto male, ma poi mi è passata. Adesso che pensavo di...no, adesso che l’ho ritrovato... non capisco perché ci abbia lasciato così. Per cosa, poi? Per andare a nascondersi da una lettera. Non mi sembra giusto, tutto questo non mi sembra giusto.-
- Io… io avevo un amica, Jancy, è diventata una nana. Dal Cambiamento si è trasferita sottoterra, non so di preciso dove. Mi manca moltissimo e non so se riuscirò mai a rivederla. Mi manca davvero moltissimo.-
Ad Ardof parve di vedere una lacrima argentea rigare la guancia di Frida per poi cadere sulla tuta, confondendosi nell’azzurro.
Ci fu un lungo silenzio, né il Cavaliere rosso né la Domatrice azzurra sembravano volerlo rompere.
- Ti devo lasciare, la mia dragonessa sta per arrivare e io voglio essere lì ad aspettarla. A proposito, ti ho già detto come l’ho chiamata?-
- No.-
- Seisten. Che significa…-
- Gemma Splendente. – terminò lui – Se ti interessa il mio l’ho chiamato Erdost. Per ovvi motivi.-
- Un giorno dovrai spiegarmi da dove arriva questo nome… devo andare, ci vediamo dopo!-
La ragazza si dileguò tra i pini rapida, silenziosa e aggraziata come tutti i componenti della sua razza, lasciando così Ardof di nuovo da solo con i suoi pensieri.
Rimase ancora appoggiato al tronco, in silenzio.
Non sapeva cosa pensare di Frida. Codero era prevedibile, ragionava e agiva come una persona normale, per quanto normali potessero essere i componenti di quel gruppo…
Vago non era una persona normale, ma le sue azioni erano comunque dettate da ragionamenti precisi e previsioni basate sul comportamento delle persone intorno a lui, aveva una logica fredda che si basava sulla sua capacità di osservazione. Dopo averlo conosciuto, le sue previsioni non erano più così inspiegabili, seppur quasi sempre precise.
Frida invece poteva cambiare umore in pochi secondi, senza preavviso, non aveva una personalità precisa. Poteva trasformarsi dalla ragazza pronta ad azzuffarsi con chiunque non la pensasse come lei, a quella che ascoltava in silenzio i problemi degli altri, quella che Ardof aveva appena incontrato.

Ci fu un fruscio tra le frasche e un rumore di rami spezzati. Poi il muso sfregiato di Erdost comparve tra gli aghi di pino.
- Ciao.-
“ Ciao.”
- Come è andata la caccia, avete fatto un buon bottino?-
“ Si… è andato tutto bene. Il branco di cervi che abbiamo seguito ci ha portati fino a valle, non lontano da dove siamo partiti. – il drago si accucciò e prese a leccarsi gli artigli insanguinati della zampa destra – La ragazza mi ha detto dove trovarti, mi sembra gentile.”
- Se lo dici tu…-
“ C’è qualcos’altro, non stai pensando solo a quello. Quella ragazza, Frida, ti piace. Non è vero?”
Ardof arrossì - Non lo so. Forse. Non so assolutamente cosa pensare di lei è… diversa da ogni altra persona che abbia incontrato. Diversa da chiunque.-
Il drago ridacchio con quel suo verso di gola. “ Voi bipedi siete strani, tutti. Umani, elfi. Saranno così anche quelli delle montagne e quelli che vivono dall’altra parte dei monti. Noi draghi non ci facciamo coinvolgere dai sentimenti, come voi.”
- Va bene. Mi sei superiore in tutto e per tutto. Contento? Andiamo all’accampamento che faccio cuocere la carne che ci avete portato.-
“ Sono sempre più convinto che voi siate Strani.”

Ho citato queste parti perchè mi sono piaciute moltissimo, sono...come dire...molto profonde ecco. Hai descritto benissimo il rapporto tra Drago e Cavaliere, quello è molto fondamentale se si vuole scrivere qualcosa su Eragon, o una storia ispiarata come questa. I miei complimenti davvero.
Alla prossima!
Saluti EF

Recensore Master
13/07/16, ore 15:26

Eccomi di nuovo...scusa l'assenza. Che posso dire, capitolo bellissimo, soprattutto la parte del loro incontro dopo due anni separati. Erdost mi ricorda ELDEST, davvero un bellissimo nome. Adoro i riferimenti a ERAGON, sono proprio ben descritti. Il capitolo è molto ben scritto non c'è che dire. Complimenti ancora. Alla prossima.
Saluti EF