Ardof si avvicinò il più possibile all’elfa e le disse sottovoce, in modo che Vago non potesse sentire. - Comunque, non so se tuo padre te l’ha mai detto, sei carina quando ti arrabbi.-
- Davvero?- chiese Frida coprendosi le orecchie arrossite.
La domanda si perse nel silenzio. Il Cavaliere rosso si voltò dall’altra parte e tornò ai preparativi per la partenza, dandosi dello stupido per quella frase.
Probabilmente l’aria rarefatta della montagna gli aveva offuscato la mente.
“ Tu non ci sai proprio fare, con le femmine, intendo.” Disse Erdost con tono critico.
- Perché, tu si? Ricorda che sono più vecchio di te.- gli rispose il ragazzo avvicinando alla testa ruvida del suo drago per non farsi sentire dagli altri.
Quanto avrebbe voluto poter parlare con il suo compagno solo tramite lo scambio di pensieri… si sarebbe tolto moltissimi fastidi.
“ A te sarebbe mai venuto in mente, se io mi fossi infatuato di Seisten, di andare da Frida ed elogiarmi per le mie qualità, per la mia bravura o per le mie mille doti? Non rispondere, è un domanda retorica. La vecchiaia ti fa male, Ardof.” Concluse il drago sfregiato.
- Davvero hai fatto questo per me?- chiese stupefatto il Cavaliere trattenendosi di gridare.
“ No, te l’ho detto per darti una falsa speranza. Certo che l’ho fatto! Non sono un rettile volante senza sentimenti!- esclamò un po’ sdegnato il drago carminio.
- Grazie Erdost. È bello sapere che ho qualcuno su cui posso davvero contare.-
“ Risparmia i ringraziamenti. Dopotutto è come se tu l’avessi fatto per te stesso. Siamo legati intimamente e ciò ci rende una sola creatura, in pratica io sono parte di te e tu di me. È il privilegio e la condanna di ogni drago e persona legati.”
- Comunque grazie. Non so come sdebitarmi.- il ragazzo gli accarezzò le dure squame.
“ Un modo te lo troverò. Vedrai…”
- Sei anche diventato un chiaroveggente oltre che un consulente di coppia?-
“ Sono solo ottimista.”
Quando finalmente Ardof poté smontare dalla sella la sue gambe non ne volevano sapere di piegarsi, il ragazzo non seppe dirsi se fosse colpa del lungo volo o per le temperature polari che avevano incontrato all’altezze a cui avevano volato quel giorno.
Montò la tenda in fretta, tolse la sella dal dorso del suo drago e gli si sedette accanto, godendosi il tepore di quel ventre rosso.
- Sai, a volte mi chiedo cosa ne sarebbe stato della mia vita se non fosse successo quel che è successo… almeno in questi ultimi anni.- disse ad un tratto Ardof.
“ Intendi dire se non mi fossi schiuso davanti a te? Se non fossi diventato un Cavaliere dei draghi?”
- Si, anche quello, o anche se non ci fosse stato il Cambiamento. Non so se la vita prima fosse migliore o peggiore, però.-
“ A questo non so risponderti, però una cosa la so per certo: c’è un motivo se io mi sono schiuso davanti a te e non davanti alle centinaia di ragazzi che hanno toccato il mio uovo prima di te.”
- E quale sarebbe questo motivo?-
“ Un drago, o meglio un cucciolo di drago, quando è rinchiuso nel suo uovo ha un… potere speciale. Il Blatkod, lo chiamano. Quando un umano o un elfo toccano l’uovo, vale solo con queste razze perché l’incantesimo lanciato sulle uova donate dai draghi non include le altre, il cucciolo di drago vede davanti a se una striscia colorata, sembra la coda di una cometa. Questa coda rappresenta il Fato del Cavaliere o del Domatore di passaggio… è una sensazione difficile da spiegare, si sente il destino che si incontrerà se ci si lega a quella persona, se il destino offerto piace al cucciolo questo lecca l’interno del guscio, rendendolo morbido e appiccicoso. Il resto poi lo conosci anche tu. Capisci perché ti ho scelto? Perché tu ed io siamo destinati a qualcosa di grande, qualcosa che cambierà il mondo. Ne sono certo.”
- Non ti sembra di essere un po’ troppo ottimista? Insomma, va già bene se ci hanno fatto andare via dalla battaglia, altrimenti probabilmente non sarei neanche sopravvissuto.-
“ Io ti dico solo quello che penso. Sta a te poi decidere se crederci o meno, l’importante è non perdere mai la speranza.”
- Che bella frase… non perdere la speranza! Sembra uscita da un libro. Comunque perché non mi dai qualche anticipazione sul mio futuro? Tipo quando questa pazzia finirà o se devo già prepararmi la bara. Sai, mi piacerebbe essere sepolto sotto una quercia, mi è venuta questa idea qualche giorno dopo il Cambiamento…-
“ Purtroppo, o per fortuna, noi draghi nati… dal legame non possiamo fare questo ragionamento. Se muori tu muoio io, se muoio io muori tu.”
- Cos’è questa filastrocca?-
“ Voi bipedi date troppe cose per scontate! Questa è una delle cose più importanti da sapere sul legame che viene stretto tra un drago e una persona! E i vostri insegnati hanno avuto il coraggio di guidarvi contro un esercito senza dirvi queste cose!”
- Ma cosa mi avrebbero dovuto dire?-
“ Una persona, umana o elfa che sia, quando si lega a un drago non cambia solo fisicamente, facendosi colorare la mano. Cambia dentro, i “sintomi” visibili sono che la sua vita si allunga, i sensi diventano più acuti, si rinforza fisicamente, probabilmente per questo sei riuscito a far scappare quell’Athur, quella notte… Poi il Cavaliere riesce a percepire i pensieri del proprio drago a un livello superiore a qualunque telepate e si lega a lui in maniera così profonda, così intima che se uno dei due viene a mancare l’altro non può più sopravvivere. Non è come perdere un amico o un famigliare, è come perdere un pezzo di se stessi, della propria anima.”
Mentre i draghi prendevano il volo uno alla volta, Frida riuscì a sorprendere il Cavaliere bianco per la seconda volta nella mattinata, avvicinandosi e appoggiando volontariamente la fronte contro la sua spalla.
Il ragazzo non seppe bene cosa fare o cosa dire. Gli era capitato poche volte di dover consolare qualcuno, e mai in situazioni così disperate.
L’abbracciò goffamente e le parlò, cercando di mantenere un tono calmo.
- Tranquilla, vedrai che lo troveremo. Non preoccuparti e fidati dei draghi e delle tue capacità. Non preoccuparti…-
- Non dovrei preoccuparmi? – chiese lei singhiozzando. – Come faccio a non preoccuparmi? Uno dei miei compagni, uno dei nostri amici è scomparso! Come puoi dire queste cose?-
Vago strinse il suo abbraccio, cercando di confortare l’elfa. Non sapeva neanche cosa dire a se stesso, non sarebbe riuscito in nessun modo a trovare le parole giuste per consolare l’amica.
- Su… su. Dai, adesso lo cerchiamo e ti giuro che lo troveremo. È una promessa.- riuscì solo a dire.
Ho citato le prime tre parti perchè mi è molto piaciuto il confronto tra drago e Cavaliere e questa ultima parte perchè sono una fan dei caldi abbracci eheh.
Passando al capitolo, molto bello davvero. Povero Ardof, speriamo bene, sinceramente mi sono molto affezionata a lui e mi dispiacerebbe se gli succedesse qualcosa. Anche Frida mi piace e a occhio e croce direi che lei è l'incarnazione di quella dell'Acqua.
Il secondo dialogo rispecchia molto il concetto di ERAGON, i miei complimenti. Se devo essere sincera però avrei preferito un marchio e non una mano colorata. Poi non ho capito una cosa, che differenza c'è tra Cavalieri e Domatori? Forse te l'avevo già chiesto ma non mi ricordo.
Detto questo i miei complimenti davvero e alla prossima!
Saluti EF |