Recensioni per
Leggende del Fato: La guerra degli elementi
di Vago

Questa storia ha ottenuto 143 recensioni.
Positive : 140
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Junior
06/05/20, ore 10:31

E qui si scopre qualcosa in più riguardo agli elementi a cui appartengono i Draghi e di conseguenza anche i loro Cavalieri/Domatori.
Buona l'idea di utilizzarli come sorta di "riserva d'emergenza di energia", ora sono curiosa di vedere se impareranno a farne uso correttamente nel corso del tempo.
Ma... quindi in Viandante è stato in Egitto, al cospetto dei Faraoni?? Ecco... su questa parentesi della sua vita ci si potrebbe scrivere un intero libro. Com'era vivere alla corte del Faraone, come costruirono le Piramidi e la Sfinge, come viveva la Regina Nefertari, come funzionavano le piene del Nilo, se veramente i condannati a morte venivano dati in pasto ai Coccodrilli Reali... ma sto divagando!
I nostri eroi sono dunque salvi, com'è salvo anche il fondoschiena incorporeo del Viandante. Chi li aspetterà dunque in quella che il Gran Visir ha definito Oasi? Solo una curiosità... questi uomini-pesce che descrivi sono delle specie di Tritoni/Naga? Non riesco del tutto a raffigurarmeli...
Un abbraccio.
Laly

Recensore Junior
06/05/20, ore 10:18

D'accordo, devo dire che l'inserimento di Erdost e Seisten non me lo aspettavo, pensavo che il Viandante avrebbe fatto un po' di "fuochi d'artificio" e avrebbe salvato lui i due malcapitati. Decisamente un punto a tuo favore.
Data la brevità del capitolo non ho molto da dire, anche se... Frida e Ardof hanno sofferto delle pene dolorosissime per entrare nella pozza e i due Draghi si infilano senza che il custode possa fare nulla. Anche qua un po' strano, mi sarei aspettata perlomeno un suo tentativo di farli desistere, dopotutto potevano essere dei malintenzionati. D'accordo, sono Draghi, ma la Magia agisce comunque su di loro. Insomma, capitolo spettacolare sì, ma un po' troppo semplicistico, a mio personale parere.
Un abbraccio.
Laly

Recensore Junior
06/05/20, ore 10:11

Bene, è dunque arrivato il momento delle Fate. Vedo che Frida non le ha particolarmente in simpatia. E a ragione, visto il trattamento a cui vengono sottoposti in breve tempo.
il capitolo è abbastanza breve e, se devo essere sincera, non mi ha presa particolarmente... mi spiego. Le due prove dovrebbero essere potenzialmente mortali, alla fine del capitolo mi aspetterei di rimanere col fiato sospeso nel non conoscere la sorte dei due protagonisti, però... non è così. Non sembra che questi due siano davvero in pericolo, il Viandante non sembra così angosciato per loro. E questo un pochettino vanifica la presenza stessa delle prove.
Spero comunque che nessuno dei due ci lasci le penne e che ci sia un proseguo alla storia (anche se mi sembra abbastanza scontato...)
Un abbraccio.
Laly

Recensore Junior
06/05/20, ore 10:01

E finalmente scopriamo qualcosa in più da quel tirchio del Viandante in merito ai Compagni che sono stati lasciati indietro nel corso dell'avventura. Innanzitutto Trado, che ha iniziato una relazione con questa Diana (occhio all'ortografia, alla Gande Vivente manca una r), poi Codero, costretto a vivere sottoterra e a sorbirsi lezioni di martello da un pazzo scatenato, lontano dal suo Drago, oltretutto.
E poi Vago.
Insomma, il Cavaliere che tocca un oggetto e lo attiva lo abbiamo già visto pochi capitoli fa, prima era una pietra, adesso si tratta di un libro, però il concetto è lo stesso. Avrei preferito vedere qualcosa di diverso, sinceramente, ma è una cosa su cui si può tranquillamente soprassedere.
Un po' strano l'ultimo dialogo con Rovere... insomma, il libro è molto importante per i Folletti, anche se Vago lo ha attivato, prima di donarglielo come minimo sarebbe stato il caso di informare il Re della faccenda... non mi sembra che questo Folletto sia uno di quelli che ama particolarmente scavalcare la figura reale, per questo mi suona perlomeno singolare come discorso.
Buona l'idea di una sorta di "riassunto" della situazione dei Cavalieri/Domatori rimasti indietro, ma non mi ha particolarmente convinta come capitolo, molto scarno e riempito solamente di "fatti", ma senza lasciare al lettore la possibilità di immergersi effettivamente negli avvenimenti. Solo nell'ultima parte riguardante Vago si riesce un po' di più a percepire l'ambientazione di fondo.
Un abbraccio.
Laly

Recensore Junior
06/05/20, ore 09:46

Ben ritrovato anche in questo capitolo... da dove comincio?
Ardof e Vago si propongono entrambi per rimanere alla corte dei Folletti, e Frida ringrazia platealmente Vago per averle evitato una clausura forzata in quel regno fatto di abiti improponibili e assenza di luce solare... per cosa in realtà lo stia ringraziando direi che sia abbastanza palese, devo ammettere che questa parta non mi ha del tutto entusiasmata. Persino il Viandante è rimasto senza parole, suvvia! Tsk, buon osservatore un paio di mele, è strano che Ardof non si sia ancora tatuato il nome di Frida sull'avambraccio in mezzo ad una valanga di cuoricini!! (Perdona lo sfogo... in realtà il personaggio di Ardof è ben riuscito anche per questo, l'amore ci rende dei perfetti rincitrulliti).
La scena alla locanda mi ha strappato un sorriso, e mi è piaciuta anche tutta la parte di "esplorazione" dei limiti del contatto mentale. Anche qui i richiami a Eragon si sprecano, ma nulla di strano, il cliché del contatto mentale è da sempre uno dei più vecchi del mondo fantasy.
Sono contenta di vedere uno sviluppo del legame tra Ardof ed Erdost, credo sia una delle parti fondamentali di ogni storia che abbia per protagonisti Draghi e Cavalieri.
un abbraccio.
Laly

Recensore Junior
06/05/20, ore 09:28

Devo ammetterlo, immaginare Frida con un abito di tipico stampo seicentesco/settecentesco (per intenderci, quelli indossati alla corte del Re Sole) è stato alquanto esilarante. Deve essere stata una faticaccia indossare quel quantitativo stratosferico di gonne.
A parte questo, personalmente i "consigli di guerra" li immagino sempre tutti in stile "Consiglio di Elrond" a Gran Burrone, nel Signore degli Anelli, e questo beh... non ci è andato molto vicino. Scritto alla buona, con la presenza (abbastanza scontata, devo dire) di una simpatica faida famigliare, di una coppia che scoppierà a breve di gnomi (ma almeno si avranno notizie di questo divorzio in grande stile?) e di votazioni perlomeno discutibili (come giustamente sottolineato dall'amabile Viandante), insomma, per quanto mi riguarda risulta poco credibile e alquanto raffazzonato. Ma come sempre, opinione personale.
L'ultima frase di Vago a Frida poi... intendeva forse dire che lo gnometto aveva votato a favore folgorato dalla splendente bellezza della Domatrice? Decisamente poca chiarezza in proposito...
Per il resto nulla da dire, si giunge ad un voto tutt'altro che unanime e si prosegue con la storia.
Vediamo cosa ci offrirà ancora questa magica storia, sono curiosa al riguardo.
un abbraccio.
Laly

P.S. Maaaa... mi spieghi come i Bereng possano avere degli abiti da ricevimento così elaborati da essere composti da gonne e sopra-gonne se sono delle specie di cinghiali?? Magari sto sbagliando io ad immaginarmeli... (torna a rimuginare sulle proprie raffigurazioni mentali)

Recensore Junior
06/05/20, ore 09:04

Dunque... innanzitutto, ho trovato un po' ostico l'inizio, troppe parole simili accostate tra di loro (stringere, costringere, ristretto), suggerirei l'utilizzo di alcuni sinonimi per rendere la lettura più fluida.
Abbastanza fuori luogo il fatto che Vago si metta a chiamare Ardof: il luogo è sconosciuto, non si sa chi o cosa ci viva, si sa solo che chiunque abiti quei cunicoli ha rapito il Cavaliere, un minimo di prudenza mi sembra il minimo per evitare di fare la stessa fine, ma come sempre, opinione personale.
Non ho ben capito il riferimento del Viandante sinceramente... Frida stava per usare la magia e rischiava di fare una strage... intendeva forse dei folletti? O anche dei suoi stessi compagni di viaggio? Perdona la mia ignoranza...
Per il resto... non so, i dialoghi mi sembrano un po' buttati a caso, il discorso di Vago fa un po' acqua da tutte le parti (fossi stata nel Re, li avrei buttati tutti e tre in cella, altro che consiglio...) e anche quello tra Erdost e Ardfo non mi ha del tutto convinta.
E poi... perché la spada di Frida ha funzionato contro le sbarre e quella di Vago no? E che incantesimo avevano usto i folletti sulle sbarre della prigione?
insomma... tanti interrogativi e ben poche risposte. Spero che nel prossimo capitolo si chiarisca qualcosa in più sulla faccenda ^^
Un abbraccio.
Laly

Recensore Junior
06/05/20, ore 08:40

Per fortuna il Viandante ha ritrovato Ardof, altrimenti qualcosa mi dice che il Fato non l'avrebbe presa bene... a parte ciò, anche qui mi pare che manchi un pochettino di enfasi nella scoperta del legame mentale tra Cavaliere e Drago, ma in questo caso ci può stare, data la gravità della situazione. Al momento la priorità è salvare Ardof, il resto passa in secondo piano.
Ho trovato inoltre un tantino strano che Erdost non si sia accorto dell'intrusione di Ardof nella sua mente, non credo che il ragazzo abbia tanta destrezza in questo tipo di pratiche da "scivolare" leggiadro tra pensieri e connessioni neurali, sarebbe stato sicuramente più realistico un primo approccio come quello tra Arya ed Eragon, in cui lei quasi soffoca la mente e la volontà di lui.
Capitolo tutto sommato scorrevole, a parte quel "Si. Ma, dove mi trovo?" che proprio non si può vedere ("Sì, ma dove mi trovo?" sarebbe senz'altro più corretto, se poi si vuole aggiungere dell'enfasi basta aggiungere dei puntini di sospensione "Sì. Ma... dove mi trovo?").
Un abbraccio.
Laly

Recensore Junior
06/05/20, ore 08:23

E bene, anche Codero alla fine ottiene un'arma. Diciamo che per quanto sia un avvenimento importante, qui viene reso in poche righe, piuttosto scarne e decisamente poco "solenni". Si sente poco la trepidazione del momento, il fatto di trovarsi di fronte ad un qualcosa di misterioso e magico, così come poi mi sembra alquanto inverosimile che dopo un simile sforzo, lui sembri ancora perfettamente in forze, persino in grado di rispondere alle considerazione del Re senza faticare a parlare. Niente affanno, niente svenimento finale o comunque un accasciarsi a terra, qualcosa che effettivamente faccia capire che Codero non è esattamente andato a funghi, ma queste sono considerazioni estremamente personali.
A parte quel "Si, sire", che invece dovrebbe essere "Sì" (accentato, in quanto affermazione), non ho notato errori di ortografia o altro, il Viandante ha sempre dannatamente ragione e le sue osservazioni argute sono sempre molto divertenti da leggere.
Un abbraccio.
Laly

Recensore Junior
05/05/20, ore 14:14

Se da una parte la quarantena ci sta togliendo tutta una serie di libertà, dall'altra ci sta facendo un regalo enorme: il tempo. Tempo per fare tutte quelle cose che rimandavamo da troppo, troppo tempo.
Rieccomi qua, pronta a farti impazzire e decisa più che mai a terminare questa saga lasciata in sospeso da ere immemori.
Dal punto di vista dello stile e del linguaggio, sei nettamente migliorato dai primi capitoli. Qualche errore di battitura è ancora presente, ma nulla di che infastidisca la lettura.
Tornando al capitolo... e mo' chi ha rapito Ardof? Povero Viandante, un po' mi dispiace per lui... poi però me lo immagino con la forma da scoiattolo di Merlino ne "La Spada della Roccia" e se tutto questo pasticcio serve a farmi tornare in mente quel simpatico e "bilioso" scoiattolo blu, beh... allora Ardof dovrebbe farsi rapire più spesso!
A parte tutto, mi sembra un po' strano che un Cavaliere venga rapito sotto il naso del proprio Drago senza che questi se ne accorga, però la prendiamo per buona e andiamo avanti... dove sarà Ardof? E chi lo avrà rapito? Accarezzare la coda di uno scoiattolo funzionerà davvero come antistress? Vado al prossimo capitolo per scoprirlo!
Un abbraccio.
Laly

Nuovo recensore
08/02/18, ore 14:51

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Una delle storie più originali che, da lettrice indomita quale sono da sempre, io abbia incontrato negli ultimi anni. Letta la prima volta, mi ha sorpreso, divertito, appassionato e, come sempre succede quando scopro una storia che mi conquista, ritorno a trovarla! Perché ogni visita è incanto e gioia.
Grazie a Vago

Recensore Junior
23/02/17, ore 17:26

E finalmente eccomi di ritorno ^^ Senza perdere troppo tempo, inizio subito col dirti che in questo capitolo finalmente si vede un po' d'azione che latitava abbastanza nei capitoli precedenti. L'idea di base è buona, mi è piaciuto molto questo sviluppo inatteso, condito dalle solite battute pungenti del Viandante. Qualche precisazione, poi il mio solito giudizio globale:

- "La buona notizia è che sono riuscito a trovare Trado in mezzo alla boscaglia, quella cattiva è che c’ho impiegato cinque ore. - ho modificato leggermente la frase

- Fai attenzione, adesso dobbiamo salire su quel pino là - cima è ripetuto poco più avanti

- Dopo numerose soste sui rami che intralciavano la salita, Trado finalmente arrivò sulla cima del pino, o meglio dove questa avrebbe dovuto essere, perchè davanti a lui si apriva invece una sorta di piazza fatta di rami intrecciati, da cui partivano numerose strade che percorrevano tutto il Bosco Nero, fin dove l’occhio riusciva ad arrivare. - Non sono esattamente sicura di questa frase, ma mi sembra più corretta, in ogni caso è un pensiero personale

- Il ragazzo si inginocchiò e bussò contro i rami sotto i suoi piedi, l’opera sembrava essere nata spontaneamente, senza il bisogno dell’intervento di qualcuno. - Dunque...questa frase non l'ho capita. Trado tocca i rami e capisce che non si tratta dell'opera dell'uomo ma è una cosa naturale, credo che sia opportuno aggiungere qualcosa come "...e toccò i rami sotto ai suoi piedi, intuendo che l'opera era nata spontaneamente..."

- Trado si avvicinò un po’ titubante al bozzo che aveva rapito tutta l’attenzione dell’altro elfo; quando fu vicino si accorse che sulla corteccia risaltavano delle lettere di resina trasparente. - ho unito le due frasi, per non spezzare il ritmo.

- Dunque... "Il libro narra che il prescelto arriverà su ali di nuvola, paura e rimorso saranno i suoi compagni. Se il capo riconoscerà me in lui, la sua prossima tappa sarà il pozzo, custode dell’arma da me forgiata. La chiave del custode risiede nella forza pura come l’aria di montagna, quella che rinfresca la mente delle persone". - da come lo avevi scritto sembrava più un pezzo di dialogo che la lettura di una frase, forse mettendolo così è più comprensibile

- Ecco, ci risiamo. Mai le cose dette in modo chiaro.
Oltretutto questo è uno dei peggiori indovinelli che io abbia mai sentito… sempre se si tratta di un indovinello.
Ma poi, era davvero necessario tutto quel “paura e rimorso saranno le sue compagne”? Arietta mia dimmi, onestamente, non ti sembra un pochino esagerato? - leggermente modificata la frase per renderla anche più pungente, rispettando l'amabile carattere del Viandante

- Guardandomi con gli occhi cristallini mi disse che solo io avrei avuto il potere di riconoscere il prescelto e portarlo fino a qui. - i tre puntini di sospensione alla fine della frase erano abbastanza insensati, meglio un punto fermo.

- Una specie di gigantesco nido, alla fine. - meglio una frase unica

- Tocca l’altare!
Dannato moccioso, pensaci! C’era scritto all’ingresso chiaramente, non mi sembra che le parole di Aria fossero così criptiche. - il discorso diretto è inutile, se stiamo leggendo un pensiero del Viandante; inoltre ho unito le frasi.

- Provò ad urlare, ma nessun suono uscì dalla sua bocca. - visto che "corpo" viene usato più avanti ho ritenuto opportuno modificare questa parte.

- In quel caos, sull’altare l’aria sembrò solidificare, plasmando un fine arco in legno bianco e una faretra vuota che si posarono sul dorso della mano del Domatore. - non vorrei essere pignola... ma un arco e una faretra in equilibrio sul dorso della mano non li vedo molto bene. Sarebbe meglio farli materializzare davanti a Trado, sul palmo della sua mano o da qualche altra parte

- La tua anima ha sbloccato il guardiano e questo... questo deve essere il leggendario Arco di Bora, la divina arma della dea Aria. Ragazzo, tu sei il suo discepolo, tu sei il suo incarnato. Dentro di te risiede la dea Aria, che tanto tempo fa mi incaricò di trovarti.- non vorrei essere ancora più pignola... ma poche righe prima hai scritto che la dea Aria aveva inciso la profezia davanti a questo simpatico elfo scuro, ma che lui non ne comprendeva il significato. Ora salta fuori che ne sa più lui del Viandante fra un po'. Sarebbe il caso di rivedere un attimino la questione.

- Trado non capì subito cosa comportassero quelle parole, era ancora intento ad ammirare la splendida arma appoggiata sul dorso della sua mano, ancora adagiata sull'altare di marmo. - stesso discorso di prima dell'arco in equilibrio sul dorso della mano, inoltre ho modificato lievemente la frase

- Vuol dire che sarai il fattorino di Aria per il resto dei tuoi giorni. Ma insomma! Che domande fai? C’eri anche tu quando hanno letto le lettere, la conosci la storia! - niente da dire, questa frase è davvero simpatica, azzeccata e divertente!

- Vuol dire che sei speciale e sei destinato a qualcosa di grande. La dea Aria, la leggiadra Signora dei Venti, ha riposto in te la sua fiducia donandoti il suo arco. - piccola modifica alla frase

- Il Fato ha un disegno per te, fidati del parere degli dei e lascia che gli eventi ti scorrano addosso come se fossero una corrente d'aria. - direi che il paragone è un po' più azzeccato, dato che parliamo di aria e venti

- Non voglio convincerti a restare, nè voglio importi le mie idee. Mi sembri una persona che non sa dove andare e che ha bisogno di dimenticarsi per un po’ del mondo. Dopotutto, se Aria ha nascosto qui il suo arco e non a Gerala, ci sarà pure un motivo.- ho ritenuto opportuno unire le prime due frasi

- Non lo so, penso che dovrai scoprirlo da solo. Per il momento usciamo di qui, altrimenti non arriveremo mai al mio villaggio per il tramonto.- L’elfo scuro si arrampicò fino all'apertura che li aveva portati dentro la cappella. - piccola modifica

- Il ragazzo portò istintivamente la mano alla faretra e subito una brezza leggera si insinuò tra le sue dita. Ritrasse l'arto e notò che impugnava una freccia dal piumaggio candido. -la frase non era del tutto chiara e mancava qualche congiunzione.

Per il resto, come ho già detto prima, molto positiva l'idea di far incarnare gli Dei in alcuni Cavalieri e Domatori di Drago, aggiunge un po' di sale all'azione e un bel po' di mistero che non guasta mai. Il capitolo è impostato bene, anche se tutto quel dialogo finale sul fatto di farsi ospitare e sul prezzo da pagare mi sembra un po' futile, toglie un po' alla bellezza della parte precedente.
In conclusione direi che è un bel capitolo, anche se toglierei il riferimento alla "lingua del Potere" preso pari pari da Eragon :)
Un abbraccio.
Laly

Recensore Master
21/12/16, ore 17:37

Eccomi qui!
Epilogo davvero molto interessante non ci sono dubbi! Mi domando con chi stia parlando il viandante ma ora passo alla recensione vera e propria.
Beh che posso dire, tutto il complesso della storia l'ho adorato dal primo capitolo, mi ha conquistato con la sua particolare originalità dalle prime righe. Non ho trovato nessuna pecca a parte la battaglia finale un pò troppo forse frettolosa e la separazione di Erdost e Ardof, percò è stata semplicemente fantastica e sono più che sincera.
Passando ai personaggi, i miei preferiti sono stati Ardof per il suo carattere determinato e il suo elemento, pieno di tante qualità davvero interessanti e soprattutto è parecchio figo, fatto molto bene, mi ha rapito dal primo capitolo eheheh, Frida perchè è semplicemente fantastica, forte, coraggiosa, tosta e combattiva e anche gentile, insomma, un personaggio veramente ben fatto, lei e Ardof sono proprio carini, anche se avrei voluto vedere la loro relazione un po' più approfondita, quella di Trado e Diana era già più marcata col fatto che si sono pure sposati, mentre la loro era appena sfumata, cosa un pochino strana visto che a parer mio erano i due protagonisti principali. E per finire Vago per il suo carattere troppo simpatico, giuro, davvero adorabile e sono felicissima che sia tornato in vita alla fine. Di draghi ovviamente Erdost e Fariuna perchè sono semplicemente fantastici e molto ben caratterizzati, parola mia, non sono affatto rimasta delusa. E il Viandante è davvero troppo comico! La sua ironia mi ha davvero contragiato come anche la sua simpatia, davvero un capolavoro non ho altre parole per descriverlo. Della storia ho molto apprezzato il legame tra Drago e Cavaliere, cosa molto importante per far filare dritta l'intera trama e la storia in se. Sono rimasta davvero molto colpita da tutto questo tuo universo a dir poco meraviglioso e geniale! Giuro, i miei più sinceri complimenti! Sono felicissima che alla fine tutto si sia concluso per il meglio. E grazie per avermi spiegato le cose che non avevo capito, grazie ancora. E' stata davvero una fantastica avventura e presto passerò al seguito. Ancora complimenti e buone feste!
Saluti EF

Recensore Master
21/12/16, ore 17:15

Eccomi qua di nuovo!
Dai che finisco! Allora, capitolo molto molto bello, la spiegazione di tutto è semplicemente perfetta non c'è che dire e Ardof è un ottimo insegnante, darei oro per averlo pure io! Se fossi all'interno della storia vorrei essere una focosa elfa dai capelli rossi con un nome adatto a me e il mio draghetto si chiamerebbe Gored! Ok sto divagando, comunque bel capitolo davvero! Passo al prossimo! E i miei complimenti!
Saluti EF

Recensore Master
21/12/16, ore 17:01

E rieccomi di nuovo!
Che posso dire, capitolo davvero molto tranquillo e carino. Povero Ardof, sente la mancanza di Erdost eh? Per fortuna che ha la sua Frida! Che teneri che sono! Alla fine insegneranno eh? Che bella cosa! I miei più sinceri complimenti e alla prossima!
Saluti EF