- Trado… sei proprio tu? I miei occhi non si stanno prendendo gioco di me?-
- Diana?!- Trado si girò indietro di scatto con gli occhi lucidi dalle lacrime.
Quando l’elfo provò ad abbracciarla lei si scostò un poco.
- Cosa succede?- chiese allarmato il ventenne irrigidendosi.
- Ma… sei proprio tu? Cioè, io ti ho visto morire, ti ho visto morto! Ho visto con i miei occhi il tuo corpo senza vita in una di quelle fosse! Non puoi essere tu, non puoi essere qui!-
- È una lunga storia, ti basti sapere che è grazie a Vago se sono qui. Vivo e vegeto.-
- Non sei quindi un fantasma che mi perseguiterà per tutta la mia vita?- chiese avvicinando una mano tremante al petto del marito.
- Ti perseguiterò di certo, ma da vivo. Ascoltami, ti assicuro che sono vivo. Toccami!-
A quel punto il volto dell’elfa fu rigato da copiose lacrime. La giovane si gettò tra le braccia del neo-marito.
In quel momento Ardof si sentì davvero solo. L’unica ragazza per cui si era preso una cotta era al suo fianco e lui non aveva nemmeno il coraggio di confessarglielo.
Quella sera, mentre Ardof cercava di addormentarsi, sentì un ronzio provenire da ovunque.
Aprì la mente e percepì la profonda coscienza confortante di Erdost.
“ Ciao, come stai nella patria dei tuoi genitori?”
“ Non è un brutto posto… e poi Fariuna non è una dei soliti regnanti viziati.”
“ Me ne sono accorto. Però esige rispetto. Mi ricorda un po’ il Governatore…”
“ Solo che non è morbosamente attaccata alla sua religione… le può sopravvivere per più di due giorni senza andare in un tempio a pregare.”
“ Devo ricordarti chi ci ha affidato la nostra missione? Ti sei già dimenticato la nostra ultima avventura?”
“ No. Certo. Comunque appiccicarsi troppo a una credenza indebolisce il potere di decidere autonomamente di un uomo… ricorda che Fuoco ci ha promesso il suo sostegno, non la sua guida. Fariuna non corre questo rischio. Ho ragione, o no?”
“Certo. È una brava regina, comunque. Mi sono fatto una buona idea di lei.”
“ Comunque, regina o no, è una compagnia interessante.”
“ Che vi dite, quando vi incontrate?”
“ Niente di particolare. Io le chiedo di raccontarmi storie di quest’isola e delle sue città mentre lei mi chiede delle terre. Del nostro mondo oltre il mare.”
“ Erdost, da un po' ho una domanda che mi gira per la testa: come gli uomini di prima sono diventati elfi, nani, fate ed esseri umani, i draghi da dove vengono? Cosa eravate prima del Cambiamento?”
“ Ardof, sai bene quanto me che non ricordo niente del prima. Ero nel mio uovo. Mi sono svegliato nel momento in cui tu hai toccato il mio guscio.”
“ Si. Hai ragione. È solo che... che da quando siamo arrivati qui sei così silenzioso, con me… ho bisogno di un po’ di compagnia.”
“ Ardof, sai benissimo che io ci sarò sempre, per te. Io sono e sarò sempre il tuo compagno di volo. Nel bene e nel male saremo sempre legati.”
“ Grazie Erdost.”
“ Di niente, Ardof. E ricordatelo quando tra qualche giorno dovremo ritornare in battaglia.”
“ Lo sai per il contatto empatico. Vero?”
“ No. Me l'ha detto Fariuna durante l'ultimo incontro che abbiamo avuto. Un’ora fa, più o meno.”
“ Ah...”
“ Buonanotte.”
“ Buonanotte anche a te, Erdost.” Ardof si assopì sorridendo
E rieccomi qua!
Ho citato la prima parte perchè come ben sai adoro troppo scene del genere. Ardof sbrigati a dichiararti che sennò il tempo passa!
La seconda parte perchè apprezzo sempre questo legame che hanno loro due. Mi da un senso di nostalgia mista a emozione perchè mi fa troppo pensare a ERAGON.
Parlando del capitolo mi è piaciuto moltissimo, soprattutto per le varie descrizioni dei vari luoghi, e dei draghi che assumono forma umana, davvero un'idea molto originale. Fariuna mi è piaciuta subitissimo, è un bel personaggio e sono felice che abbia accettato di aiutarli, perchè in fondo è una situazione un pò disperata.
Spero con il cuore che tutto si concluda per il meglio. Detto questo...i miei più sinceri complimenti e alla prossima!
Saluti EF |