C’erano giorni in cui avrebbe voluto raggiungerlo, lassù nella torre dove si era asserragliato, ma le sembrava così inaccessibile, tanto più maturo e complicato di lei, da metterle soggezione. Se provava a guardarsi con gli occhi di Jon non vedeva altro che la mocciosa a cui aveva insegnato ad allacciarsi le scarpe.
Così era stato fino a quando era allunata al college. Lontana dalla presenza ingombrante dei suoi genitori – meravigliosi ma impegnativi – dalle sicure e confortevoli mura di casa e con una certa dose di libertà da gestire, Sansa aveva scoperto alcune cose su Joffrey, imparato qualcosa su se stessa ma soprattutto aveva ritrovato Jon.

Alla fine della Ribellione di Robert, Stannis Baratheon salpò verso Roccia del Drago con l'incarico di eliminare gli ultimi Targaryen. Ma prima che lui arrivasse, questi riuscirono a scappare. Ma cosa sarebbe successo se fosse arrivato un pò prima? Scopritelo leggendo questa storia, un AU in cui Daenerys Targaryen è cresciuta sotto la protezione di Stannis Baratheon, e dove suo fratello Viserys è diventato un Guardiano della Notte.

Una storia semplice, un momento che ha dato inizio alla storia d'amore tra il Cavaliere di Fiori e Renly Baratheon, una camminata sul bagnasciuga di una spiaggia, il tramonto sul mare, e una tiepida brezza. Un momento romantico, che spero vi possa piacere quanto a me è piaciuto scriverlo.

❝ Furan è morto varcata la soglia del crudo maniero [...] ❞
[Racconto a due mani:
Todda&Marta]
ATTENZIONE:
(Il personaggio di Furan è un OC, pertanto ci sto scrivendo al contempo una storia separata dal Trono di Spade (anche se sempre a livello fantasy, ma ispirato a quello generico).
***Il seguente personaggio e tutte le sue caratteristiche (poteri magici) e peculiarità che troverete sono protette da licenza PATAMU (non questa storia ovviamente, che rimane fan fiction di una serie che non è a priori mia, ma alcuni personaggi quali Braggard, Lya, Amethyst e Furan (e altri che aggiungerò alla lista non appena introdotti: per non spoilerare!
Licenza / numero deposito: 61863
Occhio se fate i furbi a prendere roba non vostra.)

Jaime la scrutò attentamente. Davvero pensava questo? Di risultare ridicola, se solo fosse stata… esattamente ciò che era? Una donna?
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Jaime restò sbigottito, ma un'improvvisa tenerezza lo colse quando vide la mano di Brienne tremare, un dettaglio così in contrasto con il suo sguardo fermo e duro.

«Sei il mostro di cui tutti hanno paura. Ma sei un vero Bolton, hai il suo sangue nelle vene. Sai il perché del simbolo della casa di tuo padre? I Bolton amano torturare i loro nemici scuoiandoli vivi. Lo farai anche tu quando diventerai Lord di Forte Terrore e tutti si inchineranno ai tuoi piedi.»

«Non ho scelto di diventare Re. Non ho scelto di proteggere la mia gente dal più grande esercito che sia mai esistito, fatto di uomini che non si possono uccidere perché sono già morti. Lo devo fare e basta. Però ho scelto te. Tu sei la mia scelta. Ho scelto di combattere perché tu potessi tornare a casa, ho giurato di tenerti lontana dall’oscurità il più a lungo possibile, ma a volte lo rendi dannatamente difficile».
Sei il motivo per cui vivo, combatto e respiro. Sei tutto quello che ho.
Per sempre.
Non le aveva mai parlato così. Mai con quella intensità. Sansa lo sapeva, lo percepiva ma fino allora era rimasto taciuto sotto la superficie sottile della loro nuova vita condivisa.
Come poteva dirgli che per lei era lo stesso? Che lui l’aveva strappata da un diverso tipo di oscurità? Che aveva ricominciato a ricostruire se stessa partendo da lui? Una casa, una vita, un futuro. Sansa voleva vivere di nuovo e voleva farlo con Jon.
Con Jon e nessun altro che Jon.

Furan non rispose, ma l'altro certo non diede cenno di volerla smettere.
''Sei fortunato, sai? Un'ultima sera di sesso selvaggio con una puttana è ciò che ci vuole. Al Castello Nero non sono consentite donne, a meno che tu non voglia fare un giretto per Città della Talpa... a tuo rischio e pericolo.''

Dal primo capitolo:
"La pelle di suo marito contro la bocca era calda, emanava un dolce sentore di buono e abiti puliti.
Le piaceva la sensazione di averlo intorno a se, contro di se. Jon era sempre stato una fortezza di segreti, ma ora che l’aveva fatta entrare sapeva quanto valeva caro quel mondo inesplorato."
[Jonsa]

Era una notte buia, ma tranquilla. Improvvisamente un lampo di fuoco squarciò l’oscurità e le mille navi delle Isole di Ferro apparvero all’orizzonte. Trasportavano l’orda dei Dothraki, degli Immacolati e dei Secondi Figli. In una sola notte Approdo Del Re venne avvolta dalle fiamme. l’Alto Fuoco che un tempo aveva difeso la città alle Acque Nere ora la distruggeva.
“Lasciateci” ordinò Daenerys congedando la corte. Anche il Concilio, che aveva compreso, uscì, lasciando i due da soli.
Quando la sala rimase vuota lentamente la regina si alzò, scese dal trono e raggiunse quell’uomo. Non riusciva a crederci, non era possibile.
“Mostrati” gli ordinò. Lo sconosciuto, con strema lentezza si tolse il cappuccio, scoprendo finalmente il volto, poi si alzò.
Il cuore di Daenerys perse un colpo e i suoi occhi si riempirono di lacrime

[278 AL] Accadde: egli sapeva solo questo.
Accadde: egli rammentava solo questo.
Accadde... ed egli non poté che accettarlo.
'È il Destino ciò che accomuna ogni essere vivente; è il Destino ciò che differenzia i viventi dagli Dèi magnanimi
o crudeli; è il Destino ciò che a volte neppure gli Dèi tanto acclamati possono evitare, ma possono forse prevedere prima che tutto il Mondo ammiri.
E complicati sono i progetti di questo ''Caos'' chiamato Esistenza, eppure sono.
Quando -e dico quando- Furan Aigeal, capirai tu di non poterne fare a meno?
Il Destino è impervio pure per uno come me: non ho mai desiderato che la mia stirpe finisse con la tua nascita.
Un Bastardo... io, Primo fra tutti gli Aigeal mai esistiti ed ora estinti... Pensi forse che il mio cuore pulluli di gioia
nel dare a te una simile notizia? Pensi forse che mi rallegri questo sangue ormai sporco?
...Ma è il mio orgoglio che parla -e di questo me ne vergogno-, perché tu non ne hai colpa e nemmeno tua madre. Nemmeno lei...
Ma, ti prego: sii uomo e smettila di piangere. Accetta il tuo Destino [...]'

Salve a tutti, questa è la mia prima storia a tema GoT, ho letto praticamente tutte le Sansan presenti qui ed essendo innamorata alla follia del Mastino ho deciso di cimentarmi. Ma in cosa? Beh, facendo un rewatch completo l'altro giorno mi sono imbattuta nella 2x09 e da una frase del Mastino mi è venuta in mente una strana idea. E se prima della storia che conosciamo noi, prima di Sansa, Sandor avesse amato? Che intendeva dire quando ha detto che ha messo alcune donne sottoterra lui stesso? E se non l'avesse fatto volentieri? O sì? Se vi va scopriamolo insieme! Un'ultima cosa, ho dovuto per fini narrativi aumentare di poco l'età di alcuni personaggi e la storia inizia un anno prima della Ribellione di Robert per arrivare ad almeno parte della prima stagione/libro. Non dovrebbe essere troppo lunga ma si vedrà... C:

Era una giornata di festa poi tramutata in un incubo. Ma quali potrebbero essere stati gli ultimi pensieri di Robb Stark, il Re del Nord? Come ha vissuto quegli istanti finali della sua breve vita? A quali persone ha rivolto la sua attenzione?
Ma soprattutto che domande si saeà posto, ormai alla soglia della morte?
In questa breve storia provo a immaginare che cosa sia passato nella mente di uno dei personaggi che più mi ha colpito del Trono di Spade.
E ovviamente death!fic
Questa fanfiction partecipa al contest "Ode ai caduti - Il contest dei personaggi morti" indetto da Stratovella sul forum di EFP

Kraka Snow è la bastarda di Benjen Stark, nata prima che l'uomo prendesse il nero.
Visenya Targaryen è la terzogenita del principe Rhaegar Targaryen e la consorte Elia Martell, gemella di Aegon Targaryen VI.
Che cos'hanno in comune? Niente e Tutto.
Se Kraka Snow non fosse una bastarda, una figlia illegittima? Può rivelarsi essere la soluzione a grandi conflitti? O la loro causa?
Se Visenya Targaryen non morì con il fratello durante il sacco di Approdo del Re, durante la Ribellione di Roberth Baratheon, avvenuto per mano dei Lannister? Può la Montagna non aver ucciso la neonata Targaryen? Come?
Una cosa è certa:
Kraka è il presente e Visenya un lontano passato.
Visenya vive nella notte e Kraka vigila nei sogni.
Entrambe sono una cosa sola.
(reating variabile)

Raccolta di fanfiction di lunghezza variabile. Cercherò di seguire l'ordine temporale degli avvenimenti. Saranno un insieme di pensieri, esperienze passate e speranze future di alcuni dei personaggi all'apparenza più "miserabili" di Westeros.