I mortali costruiscono templi per pregare le loro divinità, ma Louis preferisce sussurrare le sue preghiere contro le labbra di Harry.
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Louis/Harry | Ancient Greece AU

“Mio Dio, ragazzo, ma quanti anni hai? I tuoi quadri sono meravigliosi!”
Louis, curioso, alzò gli occhi e vide un ragazzo dai capelli ricci e disordinati seduto a terra mentre teneva in mano un’enorme tela da dipingere.
“Diciannove”, rispose quello con voce roca, facendo un timido sorriso e tornando a colorare la sua tela.
“Vorrei comprarne uno, sono davvero belli!”, continuò a dire la donna, catturando l’attenzione del riccio al lato della strada.
Louis si accostò accanto alla donna e al suo compagno, sembravano una coppia davvero raffinata e se delle persone come loro stavano complimentando un barbone al lato della strada, doveva proprio essere bravo!

Si staccò solo per qualche secondo, il tempo di sfilarsi la magliatta nera che raggiunse anch'essa il pavimento, poi tornò da lei e la fece voltare nuovamente di spalle.
"A chi appartieni?" Domandò.
Le abbassò gli slip e prese a stuzzicarle il clitoride con le dita affusolate.
Lei voleva rispondere ma tutto ciò che le uscì dalla bocca fu un gemito sconnesso, e boccheggiò mentre Liam senza preavviso le infilò due dita dentro facendola urlare di dolore misto a piacere.
"Ti ho chiesto.. a chi appartieni puttana?"
Liam spinse più velocemente e in modo brutale le dita nelle sue piege. Era diventato più rude, e le sue dita, seppur esperte, si muovevano troppo a fondo. Con la mano non impegnata prese un suo seno sodo che era appoggiato contro il muro e lo strinse forte, mordendo intanto con i denti il collo, dove ben presto si sarebbe formato un livido.
"Sono tua Li-Liam" nonostante la mente offuscata dal dolore riuscì a sussurrare quelle parole.
"Urlalo"
"Appartengo a te Liam"

ATTENZIONE! QUESTA STORIA NON E' SCRITTA DA ME, E' SOLTANTO UNA TRADUZIONE FEDELE DELL'ORIGINALE!
dal quarto capitolo:
«Tutti dicono che dovrei stare lontano da te» sussurra, guardandomi come se io sappia la risposta a una domanda che non ha mai chiesto.
«Fai sempre quello che la gente dice?» domando, alzando un sopracciglio giocosamente.
«Quando penso che abbia ragione, sì» si acciglia, incrociando le braccia al petto in modo adorabile.
«E se io non voglio che tu lo faccia?» mi chino, sorridendo alla nostra improvvisa vicinanza. Profuma di fragole e panna: dolce e innocente.
«E se non m’interessa quello che vuoi?» il suo dito scava nel mio braccio facendomi sussultare, ma lo toglie appena si rende conto che sono ferito.
«E se io non voglio lasciarti?» un sorriso sfrontato riempie le mie labbra e i miei occhi brillano.
«Beh, ehm, cosa? Lasciarmi da cosa?» balbetta, sconcertata dalla mia franchezza.
«Non ti lascerò stare lontana da me» rispondo affannosamente, girando sui talloni quando ritorno verso l'auto.
«Ma - mio padre mi ha sempre detto di stare lontano dai ragazzi come te» mi chiama con voce tremante, ma i suoi occhi sono incandescenti.

LA STORIA DEVE ESSERE RILETTA E MODIFICATA
"Si dice che ad un certo punto della propria vita si riconoscano gli amici veri da quelli non veri. Bene, io pensavo di averlo capito. E invece mi sbagliavo alla grande."
Questa è la storia di Sophie, che dovrà affrontare qualche fantasma del passato, per poter vivere a pieno il futuro.

i miei genitori si sono separati da poco e faccio fatica ora ad obbedire ai loro ordini... cosi mi mandano i questo campo istruttivo dove possono aiutarmi! incontrerò amici e nemici... ma soprattutto loro!

Amy, una ragazza di diciotto anni decide di mollare tutto, si sente debole, incapace così sfugge dai problemi, lascia la sua città e vola a Londra, pronta per dimenticare e ricominciare tutto da capo.
Ce la farà? O meglio i problemi che aveva prima si ripresenteranno? Ci sarà qualcuno pronto a salvarla,proteggerla e aiutarla?

-Voglio essere come Peter Pan!- esclama, deciso, il bambino nel letto accanto al mio.
-Louis, se diventerai come lui mi lascerai?- domando, spaventata dall'idea di perdere il mio amico.
Louis smette di guardare il soffitto e si gira verso di me, abbozzando un sorriso.
-Io non ti lascerò mai, Ally. Ti porterò sempre con me, proprio come Peter ha portato Wendy nell'Isola che non c'è. - mi risponde, rassicurandomi.

Non era piuttosto facile la mia vita. Fino a quando non ci fu l'incontro che cambiò per sempre la mia vita.

L'orgoglio di lui, il pregiudizio di lei. Due mondi lontani che arrivano a toccarsi per uno strano scherzo del destino. Lo scontro sarà inevitabile: forse uno dei due vincerà, distruggendo l'altro. O forse ne usciranno entrambi feriti, deboli, ma soprattutto migliori.

Hope è una ragazza particolare e diffidente che tenta sempre di allontanare le persone, un giorno incontra un ragazzo che le farà cambiare idea sulla vita e sull'amore.
***
‘Sei appena andato via. Tu sei pazzo!’ Gli sussurrai una volta arrivati in camera mia.
‘Sì, di te’ Mi baciò e il nostro pomeriggio continuò come se lui non se ne fosse mai andato.
***

Una ragazza che in passato ha sofferto, riuscirà a ritrovare l'amore grazie a Louis Tomlinson e ad un lungo viaggio attraverso l'orrore
Vi ho incuriositi? leggete la mia storia e recensite :)

Un incubo la tormentava Micol da circa due mesi. Aveva voglia di scappare e cambiare vita perchè nessuno in quel posto la capiva,o almeno,nessuno cercava di capirla. Una sera però incontrerà un ragazzo,il ragazzo dell'incubo da inferno che si rivelerà un sogno da paradiso.
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È una one shot che ho diviso in tre parti perchè i pochi caratteri non mi permettono di pubblicarla tutta insieme,scusate.
Recensite mi raccomando,ne scriverò altre se vedo che questa piace. Leggete anche "It's a beautiful night" sempre mia e recensite,baci vi voglio bene.

Non riusciva a credere a quello che i suoi occhi stavano vedendo. Louis giaceva sul letto,non mostrando alcuna emozione. Sembrava molto più pallido del solido. Harry rapidamente corse verso Louis.
‘’Louis? Louis,svegliati!’’ – disse Harry scuotendo Louis più volte ma non ci fu alcuna reazione. Il cuore di Harry batteva troppo velocemente,era spaventato. Lo aveva perso?
Nella mano sinistra di Louis,c’era un foglio. Harry lo prese e si sedette in un angolo del letto. Iniziò a leggerla.