vendetta,l'avrei ucciso.
-Lilian Grey.

Questa è una traduzione, l'opera originale non è stata né scritta né ideata da me.
Louis è un talentuoso ballerino, molto dedito alla sua arte.
Harry è il misterioso skater del parco all'incrocio dello studio.
Un po' di vandalismo costringe Harry a delle ore di servizio utile alla comunità. La punizione giusta per un crimine, deve pulire lo studio di danza finché le sue ore non saranno scadute.
Il mondo di Louis era perfettamente in equilibrio, ma un certo riccio ribelle viene a scuotere le cose con i suoi modi corruttori.

Harry mi catturò ancora una volta tra il suo corpo e il muro, ricominciando a torturare il mio collo.
''tu non sai per quanto tempo ho aspettato questo momento, Hope.''
''mi scoperai e poi andrai a cercartene un'altra, come se fossi un oggetto, eh Styles?''-ringhiai, spingendolo via.
Sorrise divertito, per poi afferrare entrambi i miei polsi e mettermeli ai lati della mia testa.
''credo che quello che stiamo per fare non sia del semplice sesso, Hope.''-sibilò.-''la situazione mi è scappata di mano da un po'.''
Lo guardai negli occhi per riuscire a leggere qualcosa. Una cosa che sapevo fare bene, era leggere negli occhi delle persone e avrei potuto mettere una mano sul fuoco che stesse dicendo la verità, che stesse lasciando intendere da sola ciò che voleva dirmi.
Ed era proprio ciò che stava succedendo a me.
Hope Stevenson non si innamora mai.
Non prima dell'arrivo di Harry Styles.

cap 1
-Buon giorno, passeggeri, tra 5 minuti atterreremo all'areo porto-disse l'hostess.
-Oh Menomale che siamo arrivate non ne potevo più! -dissi
-Anche io Savannah, ecco la nostra nuova casa per ben 3 lunghi mesi.
cap 20
Ciao Harry,
Mi sembra stupido essere qui a scriverti questa lettera, ma saprei anche che se ti parlassi a voce tu verresti con me in Italia e abbandoneresti tutto, cosa che io non voglio farti fare, per il tuo lavoro ma soprattutto perchè la tua vita è a Londra con gli altri.
Devo andarmene prima che tra noi diventi tutto ancora più serio e complicato, prima che possono peggiorare le cose.
Non l'ho mai detto a nessuno fino a ieri, ma prima di venire qui a Londra ho avuto dei problemi di salute e ho dovuto fare delle analisi. Ho ricevuto le risposte dopo la nostra uscita pensavo non fosse niente e invece la cosa è parecchio grave, non so per quanto ancora il mio cuore riuscirà a battere, non so ancora quanto tempo riuscirò ad avere per vivere.
Harry, ho il cancro.
Due piccolissime parti di due capitoli importanti, buona lettura NauandStef!

Non dovrebbe essere così tanto stupito dalla bravura della sua ragazza e delle sue compagne di squadra, per qualche motivo dopotutto sono arrivate alla finale del torneo interscolastico per quattro anni di fila, ma osservare dagli spalti come Harriet si destreggia perfettamente in campo è quantomeno emozionante.
Louis/fem!Harry

Una normalissima teenager di nome Melody Austin viveva a Londra,andava a scuola era bella ma non si sarebbe mai aspettata che dei ragazzi le avrebbero messa in difficoltà,le rimarrà sempre e forte e tutto prima o poi si risolverà

Sapevo che saremmo restati insieme in eterno. Dalla prima volta che mi aveva stretto la mano e mi aveva guardato negli occhi, i suoi occhi smeraldo che si intonavano al suo meraviglioso volto e alle fossette che gli comparivano quando rideva. Era bello soltanto poterlo guardare e ammirarlo di nascosto. Eravamo molto legati. 
Abitavamo nella stessa zona e spesso andavo a trovarlo solo per il gusto di vedere la sua faccia illuminarsi quando mi vedeva. Eravamo piccoli entrambi, ma sapevamo in cuor nostro di essere legati uno all'altra. 
ma...

Harry ha mal di gola e a Louis viene in mente una cura insolita.
“Comunque Harry hai un brutto mal di gola, lo sai vero?”.
“Sì me l'ha fatto notare anche Liam. Dice che è perchè ti faccio troppi pompini”
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Larry Stylinson con accenni Ziall

‘Charlie.
Un scritta bianca su un foglio bianco.
Charlie.
Un punto numero immerso un pozzo di pece scura.
Charlie, semplicemente lei.
La ragazza che fa finta di essere timida solo per non far sapere nulla agli altri del suo malessere interiore.
Lei che ora si ritrova nella sua cameretta verde chiaro.
La luce penetra davvero poco, lasciando entrare solo i raggi di sole raccomandati.
I suoi lunghi capelli scuri erano legati in una coda alta.
Ansiosa aspettava il fratello.
Ripensava a ciò che avrebbe potuto fare con lui appena arrivato.
Poi il rumore di una macchina sfrecciare, le urla di Louis.
Tutto confuso,nero.’

E’ passata una settimana dall’incidente.
E’ passata una settimana dal pic-nik al mare.
E’ passata una settimana da quando ci siamo messi in macchina alle 15.05.
E’ passata una settimana da quando Louis mi ha guardata con occhi spaventati urlandomi che i freni non funzionavano.
E’ passata una settimana dallo schianto sordo contro uno scoglio.
E’ passata una settimana dalla corsa in ospedale paralizzata su una barella.

“stai dicendo cazzate zayn” disse cercando di andare via
la presi dal braccio e la tirai verso di me,mi ritrovai a pochi centimetri dalle sue labbra.
Perchè ero stato così stupido? Perchè non avevo visto la bellezza di quella ragazza già da subito? Perchè dovevo essere così ritardato?
“Perchè ti tagli ?” gli chiesi
“Io non mi taglio. Faccio semplicemente uscire la mia sofferenza. “ rispose abbassando lo sguardo
“queste? Cosa penserà la gente di te?” gli chiesi prendendogli il braccio
“Loro pensano che mi ucciderò.”
“lo farai?” chiesi guardandola negli occhi
“forse “
“no,non farlo per me allora.” dissi avvicinandomi ancora di più
“non puoi diventare gentile così zayn,che cazzo hai? Sei bipolare e? Fanculo” urlò andando via

Emily corse da me. "Papà, papà!"
"Dimmi, tesoro." la presi in braccio sorridendo.
"C'è papà in bagno, è disteso per terra e non si muove. Che cosa gli sta succedendo?"
Il sorriso sparì dal mio volto.

Il suo ragazzo non diventerà ciò che lui ha sempre cacciato, no, è fuori discussione.
Harry chiude gli occhi e afferra una mano di Louis "Se mi porti a casa mi uccidono, Lou, è il codice" sorride amaramente, la voce debole.

«sapevo che ti avrei trovata qui» una voce alle sue spalle la fece sobbalzare e si girò, bacchetta alla mano, verso la porta. «Lou..» sussurrò abbassando la bacchetta «Lou!» ripetè, e si fiondò tra le sue braccia.