Era una fresca serata estiva.
Il cielo era terso ma, a parte qualche stella solitaria, buio come la pece: troppo inquinamento luminoso, in quell’angolo di mondo.
Seduti davanti un piccolo tavolino circolare, ricoperto da una raffinata tovaglietta rossa decorata con delle rose rosse, stavano due uomini.
I loro nomi sono tutt'ora sconosciuti, quindi li nomineremo com’erano solito chiamarli i loro conoscenti: l’uomo con i baffi ma senza tuba e l’uomo con la tuba ma senza baffi.
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[...] Anche l’uomo con la tuba ma senza baffi fece lo stesso: si voltò, contemplando le gigantesche turbine fra le quali si riversavano le acque dell’Oceano Atlantico, che sprofondavano lugubri nei canali costruiti sui secchi fondali di quello che fu il Mar Mediterraneo.
“Pensi, io non ho mai visto com’era il mare, prima che venisse quasi del tutto prosciugato…” commentò meditabondo il filologo, osservando ora il plumbeo cemento che costituiva il corpo centrale della titanica struttura, alta un centinaio di metri e della quale era possibile vedere il prolungamento fino alla linea dell’orizzonte.
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(Quarto racconto della serie "Metafisica Musicale")
Autore:
Carlo Di Addario |
Pubblicata: 10/06/17 | Aggiornata: 10/06/17 |
Rating: Giallo
Genere: Generale | Capitoli: 1 - One shot | Completa
Tipo di coppia: Nessuna | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria:
Storie originali >
Fantascienza | Leggi le
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