Nord e Sud, i confini, e i limiti.
Tutto ciò che c'è è solo la fine.

Lasciami
Lasciami…
Lasciami andare, che io non so farlo.

Nella pazzia, tanti sentimenti si creano, tanti si confondono, tutti finiscono nel vuoto che ci riempie.
"I’m lost and scared to live this life. [...]
It was the love untaught trapped in your mind
so empty with me…" -Elisa, "Forgiveness"

La fine di un amore non è mai cosa facile, tuttavia, per coloro che tendono a compartimentalizzare la propria vita, tutto ciò che una normale persona dovrebbe provare dopo una rottura, viene accuratamente riposto in un cassetto e dimenticato. Prima o poi però, arriva per tutti il momento della resa dei conti. Questo è stato il mio.

Cambiare ogni tanto fa bene, no?
Mi hanno chiesto ciò che mi sto chiedendo ora. Perché non m'ero accorta d'esser cambiata; ero diventata vuoto illuso, di quello che finge e s'arrende. Ma io voglio cambiare per davvero, ricordare il cambiamento che non si vedrà, esser vuoto puro, vuoto coraggioso.
E cambiare fa bene? Non lo so, ancora...

"Ti sorrido serena mentre la musica mi scivola leggera nei pensieri andando a ritmo con le immagini che vedo. Una foglia che cade, una macchina che passa, gli alberi che si agitano o una persona che passa. Tutto, sembra creare una nuova melodia a cui noi dettiamo il tempo con un ritmo tutto nostro. Ci fermiamo. Ascoltiamo. Guardiamo. E ripartiamo.
Tutto in un ciclo."

Storia partecipante al contest “About Music” indetto da Soul_Shine sul forum di EFP.
Una bambina canta una ninna nanna al suo fratellino, che non riesce a dormire perché sente i suoi genitori litigare.

Da cosa hanno origine le nostre passioni? in particolare, cosa un semplice racconto può far scoprire di noi stessi? le emozioni e le sensazioni che un libro, un racconto o una favola ci trasmettono non sono altro che lati di noi, del nostro essere che a volte neanche conosciamo fino a quando non ci vengono posti davanti.

Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà il sole e tutto sarà nuovo.

"Sento l'eco della tua voce nella mia testa. Mi passi davanti. Fremo. Rifletto su quanto frustrante sia il sapere che più mi sei vicino, più sei lontano."
[...]
"Seduto. Concentrato. Muovi lo sguardo, cerchi qualcosa che non trovi. Vorrei trovarlo. Ti vedo parlare da fuori, le tue labbra si muovono, una barriera trasparente ci separa, o forse è molto di più. Non distinguo una parola. Mi concentro sulla bocca. Ti bacerei. Ho bisogno di un tuo abbraccio."

Decido così di aprire la porta e di uscire dalla mia mente: ora sento il calore, ora concepisco il mio corpo, ora ho la razionalità della normalità.

Capita di trovare qualcuno capace di distruggere un pezzo di noi. E se mai fosse che ciò che ha distrutto era il ghiaccio che circondava il nostro cuore, allora dovremmo chiederci: è stato un bene o un male?

Troppe domande inutili ci affliggono. E in certi momenti lo capiamo. Purtroppo, riusciamo anche a realizzare di non poter fare altro, prima di provare a vivere un po'.

la storia è una lettere dove il mittente sono io all'età di 32 anni mentre conduco una nuova vita a Madrid, in Spagna, e il destinatario e mio padre, al quale descrivo il vuoto che provo dentro di me senza di lui, gli racconto che quello spazio è incolmabile e mi sta risucchiando giorno dopo giorno, senza fornirmi nessun appiglio al cui aggrapparmi mentre scivolo giù, infondo all'abisso.

Una storia strana, che ha dell'incredibile e dell'improbabile, ed è proprio questa a non renderla impossibile. Una storia di tutti i giorni, in cui si lotta per superare le proprie parole. La storia di un'amore che ha dello strano. Ma, parliamoci chiaramente, cosa in amore non è strano?