Ogni anno, mese, giorno, ora, in ogni città, anche nella casa accanto una donna potrebbe subire violenza...impariamo a dire di NO! Non è facile...e molte volte non resta altro che eseguire gesti estremi..

Lily è una ragazza sola, che fin dalla tenera età ha sviluppato un'amicizia morbosa con un amico immaginario, dandogli una sua totale personalità e facendolo muovere in un contesto fantasy. Tra finzione e realtà, il mondo di Lily e di Vardakas si intrecceranno, tanto che sarà impossibile anche per la stessa Lily capire se la finzione è Vardakas o se la finzione è proprio lei... questa storia contiene, almeno nella parte realistica, alcuni SPUNTI autobiografici.

"No papà no!"dissi piangendo e urlando il nome di mio padre,perchè lui non c'era più,non era più con me a consigliarmi a volermi bene,lui mi aveva lasciata sola.E' impossibile perdere un padre a 13 anni,almeno così pensavo fino a quel momento,è come se qualcuno ti trafiggesse in cuore,è una ferita troppo grande,dove la cicatrice sarebbe rimasta per sempre.

- Non ho ancora imparato a fare del bisogno un semplice desiderio.
Diciamo, che non ho ancora imparato a fare a meno di te. -
Diciamo che in questa one shot ci sono delle mezze citazioni Dente. Diciamo che stavo camminando sotto la pioggia con un vestito azzurro e con 'Oceano' in testa e le parole sono piovute dal cielo.

Sarah e April, April e Sarah. Due amiche lontane ma vicine con il cuore.
Può un amicizia essere così tanto vera anche se divisa da miglia e miglia di distanza?
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«Mamma mamma! Cos'è quella?» Esclamò Jade, la figlia di Sarah, indicando la scatola che aveva in mano.
«La scatola dei ricordi di mamma e April» rispose Sarah sorridendole.

Paura, dubbi, incertezze sono alcune delle tante cose che ci logorano da dentro. Un uomo.. o una donna si sente soffocato/a da esse e l'unico pensiero che ha in mente, forse l'unica soluzione è scomparire. Allontanarsi da tutti e tentare di essere se stesso/a lontano da gente conosciuta, tentare di ascoltare le mille voci in testa e fare chiarezza, prendere un treno e arrivare ovunque.

Una storia che finisce.

Presi il pennarello indelebile e cominciai a segnarmi il braccio, ad avvelenarmi il sangue.
Mi disegnai il simbolo della pace, su quel braccio che ormai era solo ossa.
Volevo la pace, con gli altri, con me stessa.
Volevo solo questo, ma nessuno mi sentiva o capiva.
Ero sola, contro il mondo, e il mondo mi spaventava.
Volevo vivere, ma ogni giorno mi sentivo morire.

Mi chiamo Christine Richardson e vi racconterò la mia storia da tranquilla teenager di periferia ad occasionale assassina di giovani menti.
[...]
Basta un solo attimo per ferire qualcuno.
Un solo attimo e tutto può finire.
Un solo attimo e la tua vita può terminare.

Lei il mio tutto,lei il mio niente...

Lei, donna d'avventura, si trova dispersa nell'oceano. Non vede nulla all'orizzonte.

Amy era una studentessa universitaria che poco dopo la morte del fidanzato viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico, perchè ritenuta soggetto pericoloso per la propria incolumità. Il fidanzato, nella storia innominato, le è stato accanto per più di 16 anni. La loro storia bella, e perfetta quasi come nelle fiabe, verrà scossa da verità nascoste anni prima da persone a lei care. Verità importanti, vitali. Sarà questo a far cadere nel baratro Amy? O qualcos'altro?

Caro lettore se leggi questa storia leggi le verità e le realtà che tutti vedono ma nessuno ha la possibilità di far qualcosa. Questa storia parla di ragazzi giovani come me che non hanno futuro ma hanno voglie,coraggio,vita,amore da dare e da ricevere, ma che purtroppo tutte queste cose vanno a svanire per colpa di altri.Chi sono questi altri? facile:politici e lavoro perché non è difficile capire che senza lavoro tutte queste cose come il coraggio la voglia di fare ecc non possiamo metterle in primo piano perché c'è da pensare come fare a vivere in un futuro che i nostri genitori non potranno più aiutarci e noi non possiamo mantenerci perché senza lavoro non ci sono soldi e su questo mondo senza soldi non si vive io sono uno di quei giovani senza futuro e vi voglio raccontare la mia storia noi tutti noi dovremmo fare qualcosa per salvarci ma nessuno di noi sa come fare.Vi assicuro che la mia non è depressione ma è la realtà che io vivo e che io vedo tutti i giorni e ne soffro molto perché amo,voglio un futuro e non lo posso avere perché qualcuno me la preso

Sarebbe potuto essere la sua unica speranza per evadere da tutti i suoi pensieri. Ma non sempre le cose vanno bene.

Con uno stile diretto, crudo, a
volte sporco di quella metropolitaneità
pulp da cinema di exploitation,
racconto la storia di cinque
ragazzi uniti da un rituale apparentemente
riprovevole, ma
molto più sano ed innocuo delle
vite che conducono singolarmente.
La voce narrante entra
ed esce più volte da ogni personaggio,
scoprendo improbabili
dialoghi con se stessi, cambi di
sessualità, problemi familiari...
Sconsigliato ai puritani.