«Hai bisogno di altro, Joel?»
Il timbro di Bill è basso, sporco di una sfumatura di malinconia che Joel scorge per la prima volta nell'altro. Indugia qualche minuto, ponderando un invito che tuttavia non pronuncia. L'altro, come scritto nella lettera di addio, è troppo legato a quella dannata città per abbandonarla.
Ora che ci è morto il suo amico Frank lo sarà anche di più.
«No.»
Bill contrae le labbra in un sorriso stizzito. Stringe al petto il fucile e col capo indica la direzione verso cui è rivolto il pickup.
«Ottimo. Allora porta fuori dalla mia città il tuo lurido culo.»

SPOILER THE LAST OF US PARTE II
[...] "Ti va di nuotare?" le chiese, togliendosi lo zaino dalle spalle.
"Joel, non so nuotare, lo sai" brontolò lei, alzandosi i jeans arrotolandoli intorno ai polpacci e togliendosi le scarpe, in modo da poter immergere almeno i piedi.
"Ricordi la promessa che ti ho fatto?"
"Quella di insegnarmi ad intagliare il legno?" chiese lei, confusa.
"No, no, l'altra"
"Quella di insegnarmi a suonare la chitarra?" proseguì lei, osservandolo con gli occhi chiari e il broncio confuso.
"Quella di insegnarti a nuotare" [...]

[…] Nonostante tutto quel continuo nascondersi e lottare esistevano momenti come quelli: di pace totale e serenità.
Ed era felice lei di aver intrapreso quel viaggio con Joel, perché nessuno meglio di lui sarebbe riuscito a prendersi cura di lei.
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"Questa storia partecipa alla Ottobre Challenge: Trick or Treat? indetta sul gruppo facebook Il Giardino di Efp”

"Joel" alzò il capo, cercando di scrutare Ellie in tutto quel buio, non aveva potuto accendere neanche un fuoco per paura di essere scovati.
"Dimmi ragazzina"
"Alla fine di tutto questo... vogliamo festeggiare Halloween insieme?"
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“Questa storia partecipa alla Ottobre Challenge: Trick or Treat? indetta sul gruppo facebook Il Giardino di Efp”

“Conoscevo già la sensazione che ti trasmette la paura, ma mai potevo sapere che sarebbe potuta essere così forte, ho avuto davvero paura quella sera, una paura che mi ha portato a perdere tutto.. quindi non venite a parlare a me di perdite.. ognuno di noi ha perso qualcuno di importante, ma non si può tornare indietro nel tempo per impedire una cosa che non si può impedire”

" Cos'altro vuoi da me !? Cosa vuoi ancora ?"dissi io furiosa "Volevo solo dirti che ..... ti amo "

Se il mondo non fosse divenuto quello che era, se la morte non fosse divenuta una compagna inseparabile, se la sopravvivenza non fosse stata l’unica cosa a possedere ancora un minimo valore, allora forse sì, gli sarebbe sinceramente dispiaciuto.

Questa longfic è ambientata 3 mesi dopo la conclusione di The Last of us. Ellie cerca di andare avanti con la sua vita, ma il passato è pronto più che mai a riemergere...

Si tratta di una piccola One Shot su questo videogioco che ho amato, che si ambienta due mesi dopo la fine del gioco stesso. Era un'idea che avevo in mente da tempo, ma ho deciso di realizzarla solo ora.. Come potrete immaginare, si tratta di una sorta di avventura riguardante Ellie e Joel. Purtroppo, sarà l'ultima.

(Contiene un piccolo spoiler del finale del gioco) Prego di poter ricordare cosa vuol dire essere abbracciata da un padre.

La storia di tre ragazzi che migrano in Sudafrica attendendo che il mondo si rialzi, come un pugile al tappeto al decimo round. Troveranno qualcosa che si credeva fosse perduto per sempre.

Sono passati cinque anni dalla conclusione del viaggio alla ricerca delle Luci. Ellie è cresciuta e si è ambientata nella sua nuova città, seppur con difficoltà. Il destino, però, ha in serbo qualcosa di speciale per lei, anche se solo per una notte.
[Ellie/Riley][Riferimenti a Left Behind][Seconda classificata al contest “L’amore è l’incontro tra due fiori delicati” indetto da zenzero91][Storia revisionata e corretta nel 2024]

L'epidemia imperversa da quasi vent'anni. Gli infetti non fanno altro che aumentare.
Sarah, una contrabbandiera, ex-prostituta e trafficante di droga, egoista, scontrosa e lunatica, non fa altro che lottare per sopravvivere contro l'epidemia, per vivere la vita negata al padre, morto vent'anni prima. L'incontro con Ellie, una ragazzina quattordicenne immune dall'epidemia, cambierà la sua vita e finalmente capirà cosa vuol dire "prendersi cura di qualcuno".