Julian Lennon, cosa provava alla perdita del suo malfattore.

Perchè non so fare altro, non conosco altri modi. Non ho nessuno. Solo un foglio bianco da riempire. Oggi questo foglio voglio dedicarlo a te.

Aspetta.
E' una donna, profumata, ti bacia. Non la tocchi, è ora di
tornare a casa.
Aspetta.
E' un amico, familiare, ti sorride. Non ci avevi pensato, puoi fare
tutto con calma.

E' incredibile quanto fosse una meravigliosa persona, questo John Lennon.

Frasi dettate dal cuore.
Perchè in fondo la memoria è l'unica cosa che può mantenerlo ancora in vita.
John Lennon: 1940 - ∞

John Lennon | Drabble, flash!fic | Malinconico, introspettivo.
Parlavi di sogni, di speranze, di ideali macchiati di cielo; dove sono finiti, Lennon, distrutti da colpi di pistola che fanno a pezzi l’anima?
Bum, bum.
E’ l’unico suono che senti, ora; avresti potuto scriverci una canzone.
Sorriso.
In memoriam.

Liverpool, 1957.
Nathalie ed Elizabeth Ellis sono due sorelle, approdate per puro caso nel Liverpool College of Art.
Lì, due compagni di scuola i cui nomi saranno ricordati per sempre in tutto il mondo: John Lennon e George Harrison.
La scoperta dell'amore per la musica, le prime avventure, e qualcosa che forse nasce piano piano...

Tuttavia, non fui in grado di non sentire distrattamente il nome di John provenire dall’apparecchio. Mi voltai verso lo schermo con mezzo sorriso stampato sulle labbra.
Che cosa aveva combinato, quella volta?
* * *
Forse è un po' presto, anzi, sicuramente è presto per farlo, ma questo è il mio piccolo tributo per John: bello o brutto, senza senso, stupido o commovente, sta a voi dirlo.

Ti amo!" glielo dissi. Cercai il suo abbraccio, ma niente. Un suo bacio, una carezza, era vuoto. Perché?! Tutti quegli abbracci da "amici" non volevano dire nulla. Voleva farmi soffrire!? Non poteva essere come gli altri! No, non può essere vero. Sprofondai nel suo petto, almeno lì ero felice"

George Harrison. Piccola lettera dolceamara, per ricordare il mitico chitarrista.
Non ho altro da dire. un mio pensiero, una mia riflessione, la mia nostalgia.
Scusate l'ortografia, non ho riletto molto bene (fatemi notare eventuali refusi, ve ne prego).
Prima esperienza nel fandom, sperando d'esser beneaccolta.

Con quei tuoi occhi scurissimi, ed il volto già un po' invecchiato, hai sorriso, ed io ho capito che non ci sarà mai un'altra persona altrettanto aperta, sensibile e coraggiosa. «Dobbiamo tutti fare qualcosa della nostra vita» hai detto. Io voglio sentire il tuo cambiamento, voglio seguire la tua strada fino a trovare una diramazione che sarà unicamente mia.
Solo alcuni pensieri su George Harold Harrison, MBE (Liverpool, 25 febbraio 1943 – Los Angeles, 29 novembre 2001), un uomo che mi mancherà per il resto della mia vita.

George. George Harrison. Quello dei Beatles. Il chitarrista.
Ho una fitta al cuore e sento le lacrime spingermi contro la pelle. Dappertutto. Mi sento lacrimare dappertutto. Una fontana, ecco cosa sono. Una fottuta fontana.
Ho pianto quando ho perso i miei genitori, ho pianto quando mi sono sentita senza una casa, ho pianto quando mi sono sentita estranea, sconosicuta alla mia vita, ho pianto quando mi sono sentita come una pietra rotolante e ho pianto quando mi hanno accettata come giornalista in un telegiornale. Stupida fragilità.

La coperta di lana puzza. Forse è l'aria che puzza, o forse sono i loro respiri contaminati di alcol, nicotina e sesso occasionale. occasionalissimo - appunto XD - ritorno a questo fandom :) flashfic John/Paul con slash appena appena accennato. Spero vi piaccia :D

29 novembre 2001 - 29 novembre 2011.
Grazie.