“Ancora a farti seghe con l'Hobbit?” lo punzecchiò Dave, osservandolo nello specchio mentre Sebastian si sistemava i capelli disordinati, come se qualcuno glieli avesse spettinati di proposito e senza riuscire a controllarsi nel mentre.
“Vuoi vedere?”

Una piccola shot Brittana, la prima che abbia scritto su questa coppia stupenda. Spero che vi piaccia!

-Vieni qui. – le disse, prima di stringerla dolcemente tra le sue possenti braccia. Le diede una strana sensazione e non potette fare a meno di irrigidirsi quando sentì qualcosa di caldo finire contro la sua guancia. Era una minuscola lacrima che tracciava il confine tra la pelle del suo volto ed il petto di Noah. La ragazza non capì subito a cosa era dovuta. Poi realizzò che un abbraccio era quel qualcosa di cui aveva bisogno da un bel po’ di tempo e che nessuno si era preoccupato di darle. Rachel e Kurt stavano combinando casini su casini, Santana era stata costretta al coming out, Mike aveva avuto problemi con i genitori, insomma … erano tutti così presi dai propri problemi da non riuscire a guardare oltre la punta del proprio naso per vedere quanto l’ombra degli altri fosse lontana dai loro corpi e quanta paura incutesse il fatto che fosse così grande. {Quick, da 3x09 in poi}

Lucy Quinn Fabray aveva sedici anni quando smise di credere nel destino, diciotto quando si lasciò Lima e il passato alle spalle, ventidue quando cominciò a vivere davvero.

Era la vigilia di natale ed ero rimasta sola con una bottiglia di spumante freddo come il vuoto che si era creato intorno a me. Avevo organizzato una grande festa nel mio nuovo appartamento a New York invitando tutti i miei vecchi e unici amici ma nessuno si era presentato scusandosi fino all'ultimo secondo con le scuse più assurde e banali, le due più gettonate erano "New York è troppo lontana" e "Berry le tue feste sono noiose"

Quando Kurt viene aggredito, Blaine lascia immediatamente il college per prendersi cura di lui. Quest'unica decisione cambia la loro relazione e ridisegna il loro futuro. Fa anche sì che tutte le persone che li circondano si rendano davvero conto di quanto siano vicini in realtà. AU.

Blaine sospirò, come se avesse troppi pensieri per la testa e potesse svuotarla solo in quel modo.
“Sebastian?”
“Mmh…?”
“Devo parlarti.”
Sebastian aprì gli occhi e si scostò lievemente dalle dita di Blaine.
Aveva gli occhi che gridavano, ma non riusciva a capire cosa.
Paura? Ansia? Sofferenza?
Ed ecco che Blaine gli offrì la sua mano, che il ragazzo prontamente strinse, facendosi guidare verso il letto.
Si sedettero e Sebastian aspettò.

E' la prima fan fiction che scrivo, ed ho pensato di iniziare con una one-shot Fabrevans. Quando scrivo cerco di entrare nella testa dei personaggi, ed ho provato a farlo anche questa volta. E' una storia a parte, non c'entra un granché con la serie, apparte ovviamente per i personaggi. Non contiene spoiler o riferimenti vari alla trama. Che dire, spero vi piaccia e... Recensite. :)

Bè credo che il titolo dica già tutto.
Dalla storia:
"-Mi fa venire mal di testa e non riesco a dormire-
-dovresti separare la tua vita privata dal lavoro, lasciarti tutto alle spalle appena varchi la porta di casa- gli disse il castano cominciando a massaggiargli le spalle.
-non è facile-
-lo capisco..- si avvicinò per dargli leggeri baci sulla nuca -..ma posso aiutarti-"

A nessuno dei due piaceva che questa cosa andasse avanti all'insaputa di Kurt, ma al momento non importava.

" Kurt alzò gli occhi al cielo e sospirò profondamente, mentre il suo ragazzo correva verso il palco dello Scandals, con un entusiasmo e un'euforia che solamente da ubriaco poteva avere.
Perchè sì, Blaine era decisamente ubriaco. "

Pezberry senza pretese, dalle più sfrenate corse estive sulle spiagge ai più tortuosi problemi invernali . Adoro questa coppia e questa raccolta vi racconta un po' di come le vedo io .

Crossover tra due delle mie serie tv preferite: Glee e Grey's Anatomy.
Il Glee Club di Lima, Ohio, si reca a Seattle per le Nazionali di canto coreografato. Un gruppo di ragazzi ad un passo dai loro sogni, in quello che dovrebbe essere uno dei giorni più belli della loro vita qualcosa sconvelgerà la loro vita.

Provò ad allontanarsi, retrocedendo la schiena, ma Kurt allacciò entrambe le braccia dietro la nuca del ragazzo più grande, con il naso sempre appiccicato al suo collo.
“Fatina, sto per arrabbiarmi sul serio… Staccati! Ora!”
“Non sei mai stato convincente con le minacce…” rispose placido Kurt.
“Cavolate! Solo perché tu non ascolti mai nessuno: fai sempre di testa tua, dannazione!” disse quello, prendendo Kurt per le spalle e scostandolo bruscamente una volta per tutte.
“Ma insomma!” il ragazzo più esile portò le mani sui fianchi, squadrandolo con leggero astio “Qual è il problema? Siamo soli, quindi non ci vede nessuno e in più sono stanco. Cosa ti dà fastidio del farmi tenere il naso sul colletto della tua felpa?”