Recensioni per
Di vetri infranti e attimi rubati
di Mary Black

Questa storia ha ottenuto 143 recensioni.
Positive : 143
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/10/18, ore 21:17

Ciao Mary!

Questa drabble è probabilmente una di quelle che ho preferito nel contest, anche se racconta di un momento assolutamente noto (lo intendo in senso positivo: riuscire a convincere con il 'noto' secondo me è molto difficile!).

Ne ho apprezzato molto la resa, sia in termini narrativi che grafici: riuscire a condensare in così poche parole il presente e le memorie del passato è compito arduo, a maggior ragione se si sceglie di farlo in modo frammentato, con flashback sparuti.

So che Gellert ti sta molto a cuore e che è un personaggio che hai sviscerato in molti modi (di certo assai più di me!), quindi di certo hai attentamente studiato ogni dettaglio e non hai lasciato nulla al caso.
Per questo mi permetto di offrirti due opinioni, e sulla prima mi farebbe molto piacere conoscere più a fondo il tuo parere! (La seconda è decisamente troppo vasta per parlarne a dovere in questa sede, mi limito solo a scrivere il mio pensiero ^^).

Uno: mi ha sorpreso che Gellert provi a convincere Albus del fatto che la morte di Ariana 'non conti nulla'.
Io mi sono sempre immaginata la scena così come l'ha descritta Silente, con Gellert che si rende conto di cosa è successo e si dà alla fuga. Il perché potrebbe essere elemento di dibattito, ma non ho mai pensato che si sia soffermato a convincere Albus a ignorare la morte della sorella, e questa cosa non mi convince del tutto.

Due, personalmente immagino di solito un amore unidirezionale (da parte di Albus), ma anche quando lo immagino bidirezionale, faccio fatica a figurarmeli mentre si chiamano 'amore mio'. Come sopra, te lo dico tanto per, è assolutamente legittimo avere impressioni diverse in materia!

Per quanto riguarda il prompt, forse li avrei immaginati sentirsi più 'padri' del caos, che figli, ma mi piace comunque molto il modo in cui hai inserito la tematica, non risulta affatto forzato!

Stile e grammatica ovviamente impeccabili ^^

[Curiosità: ti sei sentita fortunata ad avere Gellert, o avresti preferito cimentarti in qualcosa di diverso?]

Recensore Master
14/10/18, ore 17:46

Ciao!
Piano piano, sono riuscita a passare a dare un'occhiata anche a tutte le altre storie partecipanti al concorso.
Questa è stata l'occasione per me di affacciarmi ad un tipo di scrittura che fino ad ora, scioccamente, avevo sempre evitato: prima di questo contest, non avevo mai nemmeno letto una drabble, quindi non avevo idea di quanto potesse essere complicato dare profondità ad una stiuazione espressa in sole 100 parole.
Ecco, secondo me tu qui hai fatto un lavoro egregio: hai saputo giocare benissimo fra rimandi e accenni a situazioni che il lettore già conosce, senza bisogno di spiegarle, e momenti invece tutti tuoi, perfettamente coerenti con i personaggi ma originali, per dare tutta una nuova profondità alla drabble. Pur avendo descritto un momento singolo e preciso, ci fai fatto capire benissimo anche che cosa ha portato a quel momento, e quali ne sarebbero state le conseguenze. Il tutto in sole cento parole. Wow XD.
Oltretutto, hai caratterizzato in maniera fantstica Grindelwald: tutta la sua freddenza e indifferenza nei confronti di ciò che potrebbe ostacolarlo emerge chiaramente nei modi sprezzant con cui pensa alla morte di Ariana, ma al tempo stesso sei riuscita a mostrare i suoi modi piu' seducenti, quelli in grado di annebbiare la mente e persuadere chiunque ad ascoltarlo.
E poi, con quelle tre parole finali, sei riuscita anche a far vedere tutto quello che sta dietro il "risveglio" di Silente, il suo realizzare chi aveva a fianco, la sua presa di coscienza. Davvero, straordinario come hai gestito bene le tue cento parole.
Se proprio devo trovare un pelo nell'uovo, non mi ha convinta del tutto il titolo: non che sia brutto o che sia poco azzeccato, è solo che, a cntrasto con la forza e la profondità della drabble, mi sembra un po' una scelta debole, un po' "già letta", non so se mi spiego.
Resta innegabile che tu abbia fatto un gran bel lavoro, brava!

Recensore Master
13/09/18, ore 14:55
Cap. 8:

Recensione premio

Fosse il preludio di una long preannuncerebbe una storia dai toni leggeri, divertenti
e anche malinconici, in perfetto stile intrigo adolescenziale dove sono i colpi di scena e i drammi amorosi a prevalere. La Rose/Scorpius, come sai, è una delle coppie della NG che prediligo in tutte le salse e di questa drabble ho apprezzato tanto quel "stupida fata" finale, capace di evocare sia ironia che amarezza e d'invogliare a saperne di più sugli sviluppi della coppia. Stile come sempre coinvolgente. Molto carina questa drabble!

Recensore Master
13/09/18, ore 14:47
Cap. 18:

Recensione premio

Ciao Mary! Parto col dire che il titolo nella sua semplicità mi ha attirata subito, specie quando ho visto che il protagonista era Albus, un personaggio così sfaccettato. L'atmosfera che si respira in queste righe è di leggerezza, è come se il testo stesso trasmettesse luce, perché le immagini descritte e le scelte lessicali comunicano una sorta di pacato equilibrio. Persino quando Albus si lascia andare all'euforia l'armonia permane, perché "le pagine che frusciano producendo una strana canzone" suscitano meraviglia e sono perfette per richiamare alla mente l'incanto proprio della magia. Albus non è mai troppo pacato o serio e la scena finale con cui si chiude la drabble rende perfettamente giustizia al personaggio, persino in tenera età. La drabble è delicata e originale, complimenti!

Recensore Master
08/09/18, ore 11:03

Ciao ^^
Come va?
Prima di tutto un GRAZIE enorme è dovuto! ** Secondo poi... stupenda! Il pacchetto è stato concepito più come flash che come drabble, quindi mi sorprende e non poco di come sei riuscita a mettere tutto **. Sei stata davvero bravissima! Alice è perfetta. La battuta "Puoi chiamarmi Lily se vuoi " wow! La trovo azzeccata, fa quasi sorridere, ma dietro nasconde tutta la drabble! Credo sia il rissunto perfetto di come volessi far apparire il pacchetto. Sei stata sublime! Sirius anche è caratterizzato molto bene, finalmente non è il solito sbruffone, soffre anche lui per amore... Lily c'è ma è solo accennata, proprio come da inidcazione! Inoltre, il tuo stile è scorrevole, coinvolgente ed emozionate! Una bomba questa drabble! Gli incisi in corsivo mi fanno sempre sciogliere, mi piacciono da morire e tu li inserisce sempre in modo perfetto! Davvero compliementi, hai utilizzato il mio pacchetto davvero molto bene, direi impeccabile :).
Alla prossima caraa!!!!! Non vedo l'ora di scrivere per la nuova edizione! Ormai è il contest più bello sul forum da tempo ^^.

Baci
Silvia

Recensore Master
07/09/18, ore 12:59

Eccomi qui, finalmente! ❤
Intanto, sono proprio contenta di aver vinto questo premio al tuo contest, sia perché mi fa piacere che abbia apprezzato tanto il pacchetto, sia (più egoisticamente) perché ho potuto leggere una storia tanto bella su una coppia che a suo modo mi affascina da tempo!
Ma andiamo con ordine!
Non so come tu ci sia riuscita, ma hai sviluppato il mio pacchetto in una drabble! Era un pacchetto ideato per una storia più lunga di centodieci parole, comprendo perfettamente la tua difficoltà, ma ti contraddico su una cosa: non avresti potuto fare di meglio, perché è bellissima così com'è!
Lo stile mi è piaciuto proprio tanto, e in particolare ho apprezzato la scelta selezionata del lessico, che è quella che ha saputo riempire il testo e riuscire a sopperire alla mancanza di parole. Perché è vero che avevi pochi caratteri a disposizione, ma è altrettanto vero che non ne hai sprecato neanche uno (ma leggendoti ormai da tempo è una cosa che non mi meraviglia affatto!). Un'espressione come "gli occhi verdi affilati di disprezzo" è piena, la scelta del termine affilati inasprisce il significato della frase, dà perfettamente l'idea di quale sia lo stato d'animo di Lily, di cosa attragga Regulus, dello stato di solitudine e dolore che li accomuna e nel quale i due personaggi si sono ritrovati.
E l'intera drabble è costruita così, parola dopo parola, tassello dopo tassello, costruita attraverso termini che riescono a essere più che significativi. La struttura stilistica, poi, è veramente particolare (e simmetrica, come piace a te!), con quei "Però" che mutano la prospettiva e leggono il rapporto tra i due personaggi attraverso nuovi filtri.
Le caratterizzazioni sono molto fedeli al mio pacchetto e questo l'ho apprezzato davvero molto! Seppure in poche parole, sei riuscita a rendere plausibile l'interesse reciproco, e vediamo Lily alle prese con James e Sirius, e vediamo Regulus alle prese con Lily e con se stesso – con quell'ostacolo troppo grosso per essere aggirato: il sangue marcio, il sangue di una regina che, si intuisce, non potrà mai essere la sua sposa, perché lui è un principe dal sangue puro.
Il titolo è condanna, anticipazione e conclusione di questa storia d'amore, ne riassume il pilastro fondante, ossia l'essere una storia senza speranza, senza futuro, perché Lily e Regulus non sono fatti per stare insieme, non in quel mondo diviso tra puri e impuri, tra buoni e cattivi.
Una bellissima storia, grazie infinite di averla scritta e di aver sviluppato in così poco spazio il mio pacchetto!

Un abbraccio,
Rosmary

Recensore Master
05/08/18, ore 16:15

Terza recensione premio per il contest "One shot per tutti i gusti"


Questa mini-raccolta è molto interessante, davvero originale! Hai preso cinque personaggi che apparentemente non hanno nulla da spartire l'uno con l'altro e li hai legati a un ramo comune. Inutile dire che ogni drabble è scritta in modo pregevole, salvo per quel "sogni conditi d'ambizione" - in cui "conditi" si rivela una scelta lessicale infelice che spezza l'atmosfera, la sostituirei con un termine più poetico. La mia drabble preferita è senz'altro la Grindeldore. L'immagine dell'usignolo è di una delicatezza straziante... assolutamente perfetta.
Geniale l'idea di legare tutti i titoli delle drabble al tema portante della raccolta! Anche se, leggendole tutte, oltre all'ambizione si sente fortemente il peso della solitudine. Drabble originali e avvincenti, complimenti!

Recensore Master
05/08/18, ore 15:56

Seconda recensione premio per il contest "One shot per tutti i gusti!"

Questa Rose/Scorpius mi ha fatta sorridere, la tua "rosa irta di spine" che è "incandescente come veleno" mi ha riportato alla mente la flash "Di veleno e fuochi fatui" in cui ho amato le immagini che rappresentavano Rose legata al fuoco e, tragicamente, anche al veleno. È bello vedere che una resa del personaggio avvenuta in passato si ripresenta in un'altra storia a distanza di tempo: dà l'idea che chi scrive ha delineato un proprio OC, con caratteristiche proprie, e questo lo rende a suo modo un tuo marchio di fabbrica. In James che picchia Scorpius e nell'intervento di una bella rossa a difenderlo ho rivisto il padre di Harry, Severus e Lily, ma Scorpius è stato delineato con un'indole più sfacciata di Severus che decisamente distoglie il lettore dall'idea di avere di fronte delle copie di altri personaggi. In poche parole sei riuscita a sintetizzare il rapporto che lega i tre personaggi. Il momento descritto, seppur non brilli per originalità dei contenuti, risulta comunque avvincente grazie all'affilata resa stilistica: quello che resta impresso nella mente è proprio "rido", "schiaffeggia", "sempre", "rosa irta di spine", che spinge a chiederne di più e a vedere l'evoluzione della coppia. Questo perché hai ancora una volta scelto lessico e immagini appropriate, capaci di dare al lettore un'idea precisa di azioni e personaggi rappresentati.

Recensore Master
05/08/18, ore 15:37

Prima recensione premio per il contest "One shot per tutti i gusti!"

Ciao Mary! Questa raccolta è sempre una certezza, clicco a random su una drabble qualsiasi e so che vado a colpo sicuro. Anche questa Grindeldore, infatti, riesce ad essere avvincente nella sua brevità e nella sua apparente innocenza. Parlo di "apparenza" perché ci mostri Albus e Gellert condividere un attimo che sembra spensierato, che ricorda una relazione tra adolescenti felici - un gioco, appunto, ma che in realtà fa avvertire quel senso d'ineluttabile prigionia. Lo stile riflette efficacemente il contrasto tra Albus e Gellert attraverso il lessico e le immagini che propone: Gellert sembra un folle, Albus vede un angelo; il finale parla di un gioco, la realtà è una catena. Hai saputo trasmettere il senso di soffocamento e di completezza provato da Albus verso Gellert, il tutto narrando un semplice istante. Bellissima!

Recensore Master
13/06/18, ore 16:20

Ciao!
Adoro le drabbles sia come lettore che come scrittore, così ho pensato che ne leggerò qualcuna da questa raccolta^^
Beh, quando ho letto l'indicazione non sapevo proprio come avresti reso questa coppia, e ne sono rimasto piacevolmente stupito. Alla fine, la cose che i due hanno maggiormente in comune e l'odio, e sappiamo che, alla fine, l'oggetto "strappato dalle mani morenti" non sarà mai reso, ma usato per creare ancora più devastazione, anche nel momento della sua distruzione definitiva. Brava come sempre, ho apprezzato molto anche questo frammento. Alla prossima^^
mystery_koopa

Recensore Master
02/05/18, ore 17:09
Cap. 20:

Recensione premio per "Flashiamo! — III edizione"

Ultimamente leggo pochissime drabble, ho passato un periodo in cui non riuscivo a trovarne di appassionanti, in più sono in "una fase da OS" adesso. Però a una Grindeldore non dico mai di no, mi hai indirizzato qui e posso dire che hai fatto benissimo! Di solito nelle Grindeldore è Gellert a non avere pietà per Albus, ma io preferisco o la versione in cui è Albus a non averla per lui o quella in cui il concetto è reciproco. Puoi quindi immaginare quanto ho apprezzato la frase "Ogni notte sconto la mia pena, ogni notte lo abbandono senza alcuna pietà." Associarla allo Specchio delle Brame la rende ancora più bella, e anche originale, perché così facendo in poco spazio hai saputo creare uno scenario malinconico, amaro, struggente, in cui la presenza dello Specchio stesso suggerisce un'idea d'irraggiungibile e di doloroso. Complimenti in particolare per il lessico:  ogni parola, nel modo in cui è concatenata alla successiva, risulta impietosa come lo stesso Albus. Ho amato la scelta di "infrange" riferito alla sua voce perché è proprio di fronte a uno Specchio che ci troviamo. E a infrangersi ogni notte (titolo perfetto!) è lui stesso, assieme al suo desiderio più grande e ai ricordi. Dico "ci" perché l'uso della prima persona qui lo trovo particolarmente adatto, l'effetto è riuscito, il lettore si sente coinvolto dalla scena, è invitato a prendervi parte attivamente e il senso di distanza che l'uso della terza persona avrebbe creato non penalizza il testo. Che dire delle frasi finali? 
"Io amavo Gellert, ed Ariana è morta per questo, a milioni sono morti per questo."
Dio, i brividi. Perché oltre al suo significato letterale ci vedo un rimando in senso lato al mito della razza ariana, un rimando alla figura di Hitler. I brividi, davvero. 
La presa emotiva è forte sin dalla prima riga e cresce con un effetto climax straziante. Così tanto in poche parole. È veramente lacerante leggere questa drabble, specie per me che considero la Grindeldore una delle mie OTP indiscusse. Una storia allegra me la devi a questo punto.

Recensore Master
02/05/18, ore 17:02

Recensione premio per "Flashiamo — III edizione"

Questa drabble è s.p.le.n.d.i.d.a! Adoro, adoro tutto, specie il fatto che il tema portante sia l'odore dell'Amortentia (per me è qualcosa d'interessantissimo capace di svelare qualcosa dei personaggi! *.*) e che tu gli abbia dato un tocco unico: finalmente non c'è il solito personaggio che sa di fragola o pesca, e basta! Bellissimo questo rovesciamento, ora ciò che in Tom ricorda la donna amata è un incubo perché rimanda inevitabilmente anche a Merope: meraviglioso nel suo essere angosciante. Anche in questa drabble lo stile si mantiene sempre incisivo dall'inizio alla fine, e la cosa curiosa è che leggendo soltanto le parti in corsivo si ha un riassunto della drabble stessa:
"libero", "Nessuna patina dolciastra sulla lingua.", "il tuo tesoro, la tua sposa", "intossicante", "Cecilia odorava di prigionia". Sei stata molto abile a scegliere cosa porre in evidenza, basta questa manciata di parole per vedere l'euforia di Tom, ormai libero, trasformarsi in asfissia, in prigionia. Sai che la narrazione in seconda persona è quella che mi piace meno se è abbinata al passato remoto, tutti quegli "asti", "esti", "isti" a lungo andare mi danno sui nervi, ma in una drabble, data la sua brevità, la trovo una scelta azzeccata, specie se abbinata a personaggi della Vecchissima Generazione. Ieri ho anche letto la tua OS Sirius/Lily scritta prevalentemente così, eppure non ho avvertito quel grande senso di fastidio. Questo perché hai sempre una grande padronanza stilistica, come dimostra la lettura della suddetta drabble: anche qui ogni parola è scelta con cura, non è un mero orpello messo "tanto per", sia la punteggiatura che l'impaginazione e il lessico sono impostati in maniera efficace. Si riesce proprio a percepire il senso di soffocamento di Tom, lo si riesce a vedere mentre la meraviglia nei suoi occhi cede presto il posto all'orrore. Tra le drabble che ho letto della raccolta questa è senz'altro la mia preferita!


Nuovo recensore
17/01/18, ore 18:49
Cap. 2:

Posso aggiungere una storia ai preferiti anche se ne ho letto solo un centinaio di parole, sì? Sì.
Era da un po' di tempo che desideravo leggere qualcosa su Harry Potter che mi facesse venir voglia di scriverne. Grazie a te, l'ho appena trovata! ;)
❤ Titolo ❤ : Essendo drabble riguardanti missing moments, penso che non ne avresti potuto trovare uno di più azzeccato: ogni capitolo è letteralmente uno scorcio sulla vita dei personaggi, come se guardassimo qualcuno passare velocemente davanti una finestra. Tra l'altro, riassume alla perfezione il contenuto dell'opera, rendendo quasi superfluo la presenza di un'introduzione alla storia. Apprezzo molto anche la poesia con cui è stato formulato, spero anch'io di trovare titoli tanto adeguati per le mie fanfiction.
❤ Impaginazione ❤ : Spesso abbandono una storia quando vedo che il testo è allineato al centro, ma in questa avrei visto quasi necessaria una cosa del genere: rende il tutto molto più musicale, dando alla drabble un valore ed un'estetica del tutto differenti da quelli che avrebbe avuto se fosse stata allineata a sinistra.
❤ Stile ❤ : Il tuo stile è...meraviglioso. Queste 110 parole mi hanno fatta sospirare, ma non di frustrazione: mi sono ritrovata perdutamente innamorata di queste, incapace persino di trovare la più minima sbavatura. È essenziale, elemento indispensabile per una storia dal limite di parole tanto ridotto - eppure, nonostante tu non ti sia dilungata, sono state necessarie poche frasi brevi per descrivere appieno l'amore ed il dolore di Severus Piton, sentimenti che non conoscono il tempo, perdurando sino alla morte del professore.
Hai tutti i miei complimenti, seppure non so quanto possano valere ❤
❤ Caratterizzazione personaggi ❤ : In questa storia ti sei incentrata molto più su Sev, nonostante anche la bellissima e sorridente Lily abbia avuto la propria parte.
Apprezzo molto come tu non abbia sminuito Severus con il suo stesso amore come in altre opere di altri autori, in cui ci si concentra di più sull'ideale di Piton che su Piton medesimo. Good job, girl!
❤ Grammatica ❤ : essendo una drabble, non so nemmeno se sia lecito concentrarsi sulla grammatica. Fatto sta che la consecutio temporum è perfetta, non vi sono neanche sviste, ripetizioni od errori di battitura.
❤ Impressione generale ❤ : mi è piaciuta tantissimo in ogni sua minima parte! Non vedo l'ora di leggere altre tue opere su questo personaggio, od anche semplicemente inerenti al fandom.
Ci piace, ci piace!

Alla prossima,
Landy Bee

Recensore Master
06/12/17, ore 23:16

Realizzare questo pacchetto in una flash è complesso, in una drabble quasi impossibile. Non mi aspettavo certo una storia così... centrata, quindi, e sono letteralmente spiazzata, completamente euforica! Tutto questo alone di mistero di cui il testo è disseminato aggiunge bellezza allo scenario maledetto che abbraccia Lily. Gli specchi attraversati, la piuma di corvo posata sul letto come simbolo di morte... non hai idea di quanti trip mi siano partiti, leggendo mi sono sentita ripetutamente di fronte a un velo che sta per essere sollevato, ma che alla fine non si scosta - ed è stato meravigliosamente intrigante! Il fatto che qualcuno sia già stato colpito da questa maledizione senza sconti la rende ancor più terribile e spietata. Povera Victoire, e dire che di fronte a Lily sembra fortunata! Lysander appare nei passi finali, ma per assurdo la sua presenza si manifesta con forza schiacciante, è in quel "Scegli la vita" da brivido, una frase estremamente incisiva che permette d'inquadrare il suo ruolo senza alcuna riserva, tre parole che sottendono i sentimenti per Lily, la determinazione che ha avuto nel salvarla, le difficoltà che ha dovuto affrontare per creare una cura del genere. L'attesa della morte fa molto più paura della morte stessa, non potevi scegliere una maledizione più disperata per farmi contenta. Realizzare tutto questo in così poche parole e renderlo intenso, vivido, non era certo un'impresa da poco. Ma questa storia è una scossa continua, ogni frase è una scarica che aumenta d'intensità non appena si legge la successiva. Il tutto è costruito senza perdere in chiarezza dei contenuti ed eleganza stilistica. Me ne sono letteralmente innamorata. Sono ancora qui a chiedermi da dove provenga la piuma di corvo, quali misteri nasconda, la sorte toccata a Victoire, e immaginarlo mi piace. Condensare tutto questo in una drabble e accontentare i miei capricci - capitolo 1, guida pratica per il successo = questa drabble!
Grazie per questa storia, è un regalo splendido.
(Recensione modificata il 06/12/2017 - 11:24 pm)

Recensore Master
10/10/17, ore 16:40

Seconda classificata al contest Sfida alle 100 parole – IV edizione

Grammatica: 10/10
Perfetta!

Stile e lessico: 8/10
Partendo dallo stile, trovo che la tua storia abbia un ritmo molto particolare: accelera e decelera d’improvviso, con degli scossoni violenti che richiamano la violenza che i tuoi personaggi si riversano addosso l’un l’altro – capoversi brevi, dialoghi isolati, frasi sintatticamente più pretenziose, è un ritmo da montagne russe che hai saputo gestire bene, perché comunica con efficacia il significato e l’emozionalità stessi di ciò che stai raccontando.
La scelta di un punto di vista specifico, quello di Lily, fatta tramite la narrazione in seconda persona, non ha penalizzato lo svolgersi della vicenda né l’interfacciarsi dei due personaggi, stilisticamente quindi è una narrazione riuscita, perché non inficia la comunicazione, ma anzi dà quella dose di crudo distacco che consente al narratore di porsi a metà tra le emozioni dei personaggi e la curiosità dei lettori.
Alla narrazione in seconda persona hai associato il tempo passato, scelta molto indovinata: se avessi usato il presente non avresti potuto dare al ritmo quell’andamento da montagne russe, perché il presente attualizza e, volente o nolente, dà un ritmo più rapido allo svolgersi degli eventi – il passato, invece, è per natura cristallizzato, e il tuo alternare tra momenti passivi (imperfetto) e momenti attivi (passato remoto) ha ovviamente collaborato alla particolarità del ritmo.
Un altro elemento strutturale che caratterizza la raccolta è l’aumento progressivo del discorso diretto: dalla prima alla terza drabble aumentano le frasi dette dai personaggi, trovo che questo escamotage ti abbia permesso di svelare lentamente le caratterizzazioni e “le carte in tavola” – trovo che questo sia ancora un altro elemento collegato al ritmo della storia di cui ti parlavo. L’insieme è gestito molto bene, c’è coerenza e la progressione è calibrata in maniera tale da risucchiare il lettore in questo vortice che, ad un certo punto, incalza.
Ci sono solo due situazioni che a mio avviso presentano qualche piccola incertezza e sono il motivo per cui il punteggio in questa voce è 8/10 anziché il massimo:


ti sussurrò contro le labbra, con quel sorriso divertito ch’era così crudele, così Black, il suo retaggio e il suo terrore”: l’espressione in corsivo trovo che non sia coordinata al meglio con i segmenti precedenti. Probabilmente qui ha giocato un ruolo determinante il limite di cento parole, ma l’espressione appare sintatticamente slegata, manca un coordinante (una parola, un’espressione o un segno di punteggiatura più efficace della virgola, forse una lineetta avrebbe già reso più coeso il tutto). Il soggetto grammaticale sembra essere “sorriso”, e immagino che il senso dell’intero periodo sia che il sorriso di Sirius rimanda al suo essere un Black, quindi al suo retaggio e al suo terrore più grande (somigliare ai membri della propria famiglia), ma il concetto non è espresso al meglio, a mio avviso è infatti penalizzato dalla costruzione della frase.

Pensasti di fermarti, ma sapevi che lui non l’avrebbe permesso. Era stata la tua stupida vanità a spingerti tra le sue braccia, era stato il tuo unico difetto... e ora sarebbe stata la sua, di vanità, a impedirti di scappare via – nessuna chiudeva con Sirius Black, nessuno poteva spezzargli il cuore perché le statue di sale un’anima non l’hanno”: ho riflettuto a lungo se riportare questa situazione in “grammatica” o in questo parametro, ma considerata l’impostazione stilistica della tua storia ho reputato corretto parlartene qui. Tu infatti hai alternato imperfetto/trapassato prossimo e passato remoto per alternare i momenti attivi e quelli passivi. In questo caso specifico passi dall’uno all’altro nello stesso periodo, scelta non del tutto corretta, difatti a una prima lettura si può avere l’impressione che tu abbia fatto confusione con i tempi verbali. In coerenza alla struttura della storia, quel “Era stata” e l’intero periodo che ne segue va introdotto in un capoverso a parte, utile a creare il passaggio temporale da un piano all’altro della narrazione.

Proprio in virtù di questa alternanza che hai portato avanti, non reputo scorretto né inesatto il passato remoto in questo punto:

Ripetesti, soltanto per il gusto di ferirlo, di fargli del male”: ho interpretato come scelta specifica l’utilizzo del passato remoto per il verbo che regge il dialogo.

Per completezza ti riporto anche un’espressione che, a voler badare alla grammatica virtuale, potrebbe risultare inesatta, ma che in realtà non poteva essere scritta diversamente:

Non era l’ultima, l’ultima volta?”: il soggetto è “l’ultima volta”, la frase non marcata sarebbe infatti “l’ultima volta non era l’ultima?”. Ma è evidente che tu qui abbia riprodotto un gergo colloquiale e che abbia riprodotto con l’uso della punteggiatura la marcatura del parlato, che inserisce una spontanea cesura all’altezza della tua virgola – “non era l’ultima / l’ultima volta”. Quindi, ottimo lavoro!

Passando al lessico, non ho appunti da farti. L’ho trovato gestito molto bene e adatto di volta in volta alla narrazione indiretta e al discorso diretto. Diversamente dal tuo solito, il lessico in questo caso non appare particolarmente ricercato né pieno, è invece molto spontaneo e diretto, un mix adatto a una trama fatta di istinti e a uno stile dai ritmi altalenanti – non hai scelto una veste pomposa e pretenziosa per il registro linguistico, ma hai saputo comunque tenerti al di fuori del cerchio della banalità e al contempo hai saputo scegliere parole che comunicassero nell’immediato il senso di ciò che accade nella storia.
In conclusione, quindi, a parte quelle situazioni riportate, come sempre lo stile e il lessico non presentano sbavature e sono scelti con estrema attenzione.


Titolo: 5/5
Credo che il tuo titolo sia tra i più riusciti. È sicuramente presente nella storia, ne è anzi un elemento portante, un filo conduttore che si snoda lungo l’intera raccolta: dalla prima alla terza drabble. È poi un titolo molto intrigante: Come statue di sale incuriosisce, apre a più scenari. È inoltre un presagio di sventura, di conseguenza anticipa e prepara all’atmosfera che si respira lungo l’intera narrazione – dire di una persona che somiglia a una statua di sale, è noto, non è complimento, implica un fermo immagine, l’impatto con un evento inaspettato e spiacevole. Un elemento che ho poi trovato particolarmente interessante è il fatto che il testo etichetti come statua di sale sempre e solo Sirius, e non Lily che è il personaggio-punto di vista della narrazione; la cosa crea un effetto molto singolare, perché la tua Lily – che “accusa” Sirius di essere una statua di sale, illudendosi dunque di essere migliore di lui – si rivela forse la “statua” più riuscita: vittima della propria vanità, si ritrova, alla fine, a rivolgersi a Sirius fredda e apatica come una statua di sale e finalmente disposta ad accettare di essere indegna come lui (parafrasando il tuo “sono degna di te”) – ed è qui che il titolo risulta pienamente compiuto: il suo plurale acquisisce un senso e dà grande spessore alla storia. Perfetto, sul serio!

Utilizzo (e originalità) del prompt: 9/10
Vanità, forse uno dei prompt più complessi, perché tra i più banali. Hai ragione quando nelle note scrivi che è stato difficile trovare una chiave di lettura, perché Vanità è oggettivamente banale: un peccato, una caratteristica, un vizio – comunque lo rigiri, resta banale perché stra-abusato, soprattutto nelle narrazioni. La sfida consisteva proprio nel cucirgli un abito che fosse al tempo stesso su misura (quindi senza tradirne il significato) e originale, trovo che tu ci sia riuscita! La vanità su cui è costruita la tua storia non è fisica né mentale, è una vanità emotiva: i tuoi personaggi credono di saper gestire le emozioni, ed entrambi restano impigliati nella tela che loro stessi hanno tessuto con vanità e arroganza. Inoltre, sei riuscita a tramutare un concetto come “vanità” in un pretesto di lussuria, elemento non del tutto innovativo, ma neanche così scontato. Passando all’utilizzo vero e proprio, è indubbio che il prompt – ripreso anche testualmente – sia alla base della storia: ne condiziona sia lo svolgersi della trama che le caratterizzazioni dei personaggi. Il motivo per cui ho dovuto, mio malgrado, detrarre un punto è la compresenza di un altro concetto, che è così forte, presente e totalizzante da oscurare in alcuni punti il prompt scelto: parlo delle famose statue di sale. Se mi avessero chiesto di indovinare su quale prompt fosse stata costruirla la storia, sarei stata molto indecisa tra i due concetti. Per questo motivo ho dovuto assegnarti 9/10 anziché 10/10: è una penalità minima perché il lavoro fatto sul prompt è davvero ottimo, ma non posso ignorare che vi sia un altro elemento portante e che sia tanto invasivo da oscurare talvolta il prompt.

Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/10
Non era per niente facile, eppure ci sei riuscita! Come sai, sono molto critica sulle Sirius/Lily a causa dell’ingombrante presenza di James – è difficile rendere IC un Sirius Black che tradisce James intrattenendosi con Lily, ma tu hai aggirato l’ostacolo in maniera molto furba e a mio avviso molto coerente alla controparte cartacea.
Inizio proprio con Sirius, il mio preferito (in questa storia, ma un po’ in tutte!), che brancola nel buio della propria esistenza e delle proprie false illusioni, che appare un po’ indispettito dall’idea di dover dividere James con Lily e che per questo motivo tenta una meschina rivalsa su di lei: “La perfezione in natura non esiste”, lei è come tante altre anche se è riuscita a conquistare James. Nelle azioni di Sirius ho rintracciato il bisogno di rivendicare il primato, di marcare il territorio nel modo più sbagliato possibile: agisce d’istinto, non ragiona, non capisce che potrebbe ferire se stesso, lei e soprattutto James, tutto ciò che il tuo Sirius riesce a capire è che Lily deve sapere di essere una tra le tante, che forse James un giorno si stancherà di lei, che non sarà mai alla sua altezza, che James alla fine preferirà sempre intrattenersi con un proprio pari – Sirius. Hai messo in scena la parte peggiore del personaggio, la parte più Black, che gli si ritorce contro alla fine della storia, quando Lily, come una statua di sale, gli ricorda che sono entrambi peccatori, che hanno sbagliato alla stessa maniera, che essendo traditori sono degni l’uno dell’altra – e lì Sirius rivela le proprie fragilità, costretto a vedere un riflesso impietoso di se stesso. Una caratterizzazione ottima, molto profonda e molto IC.
Passando a Lily, l’ho trovata ben caratterizzata: ne hai caratterizzato una debolezza e ciò la rende umana. Ho trovato molto originale il fatto che tu abbia usato ciò che sappiamo di lei (“è perfetta”) per ribaltarlo al negativo: la Lily della tua storia è imperfetta, è una giovane donna vittima della vanità che cede alle lusinghe di un diavolo tentatore. Nonostante questo, però, nel finale Lily riacquista parte delle caratteristiche positive che la contraddistinguono, perché la sua ammissione di colpa non è altro che il coraggio di assumersi le conseguenze delle proprie azioni; forse non confesserà a James di averlo tradito, ma è lì a fare i conti con la propria coscienza, a prendere atto delle proprie debolezze, ad ammettere con lucida freddezza di non essere affatto perfetta. Non reputo OOC questa caratterizzazione perché sappiamo poco di Lily Evans ed è lecito supporre che non potesse essere perfetta – nessuno lo è – e la maniera in cui hai approfondito i suoi demoni è a mio avviso realistica e convincente.
Menzione a parte per James: lui non c’è, ma si sente. È nella sfida tra Sirius e Lily, nella gelosia irrazionale e immotivata di lui e nei rimorsi di lei. James è una presenza invadente, e mi spezza il cuore dire che lui c’è perché c’è Sirius che lo considera una parte di sé pur nel tradimento – un tradimento che comprende solo alla fine.

Totale: 42/45