Yeeeeeee, è finita, finalmente!!
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MA CHE CASPITA HO DETTO?! Volevo dire... Noooooooo, è finita, che peccatoooo!! Dx
Non ci credo. Dopo tante peripezie, tanto tempo di attese varie, tante emozioni travolgenti e un'ansia che, almeno a me, non lasciava il respiro quando vedevo che avevi aggiornato... Mi finisce? Così!?
Non commento la fine, è il più bel happy end che Inuyasha e Kagome potevano sperare, ma... che tristezza ç_ç
E' sempre traumatico finire una storia. A forza di scriverne, noi autori ci affezzioniamo ai nostri personaggi, che siano o meno nati da noi o che vengano dalla mente di qualcun altro. Non possiamo evitarci di provare qualche sentimento 'materno', per noi ragazze -o almeno per me-, nei confronti delle persone delle quali scriviamo la vita.
Io mi sono tremendamente affezionata ai miei, e, incredibilmente, mi sono pure affezzionata a questo Inuyasha e a questa Kagome. E anche alla piccola Mieko, alla sorellina Haruko e al neonato Sota, bambino che ha avuto l'onore di portare il nome del piccolo e defunto fratellino di Kagome. Una famiglia è morta per crearne, subito dopo, un'altra.
La morte del nonno Higurashi e del piccolo Sota ha lasciato in Kagome un vuoto incolmabile, ma appena attenuabile dall'amore che provava per la figlioletta sconosciuta che le cresceva in grembo. Una forza che ha combattuto coraggiosamente per la sua vita ancor prima di assaggiarla davvero, dando nel contempo parte di essa alla madre che stava affrontando una crisi dovuta alla perdita della sua famiglia. Un forza che ha vissuto per due, in un atto di altruismo davvero toccante per provenire da una creatura così piccola.
La gravidanza di Mieko non è stata facile, e per farla nascere Kagome ha sofferto per ben venti ore, tra fitte acute e contrazioni certamente dolorosissime. Ma ne è più che valsa la pena, compiendo così il primo vero passo per la costruzione di una famiglia. Una famiglia che entrambi meritano nel profondo, dopo tutte le pene che hanno passato.
Per Inuyasha, scoprire così di punto in bianco di essere figlio legittimo di quello che aveva considerato un padre, ma che non credeva lo fosse davvero, dev'essere stato uno shock. Tale verità gli ha lasciato l'amaro in bocca, ma almeno ora conosce la verità. Non potrà smettere di odiare la madre per essere andata con un altro uomo, spassandosela al contempo con il marito, ma almeno potrà dire di avere amato suo padre, e non una blanda figura che ne imitava i doveri e l'amore che Inuyasha avrebbe voluto davvero ricevere. Peccato, però, per Inu Taisho: amava il figlio, ma per i sensi di colpa non era capace di dimostrarlo. Com'è crudele, alle volte, il mondo...
Il caro vecchio Myoga... Notaio della famiglia Taisho. Sono davvero contenta che sia stato lui a presiedere alla lettura del testamento di Inu Taisho. Immagino che abbia atteso così tanto a lungo per leggerlo perché Kagome era in stato catatonico e, risultando nel testamento, questo non poteva essere divulgato con il rischio di una omissione delle ultime volontà. Sesshomaru è stato un vero bastardo, sempre e comunque, durante tutte le volte in cui è comparso.
Dalla prima all'ultima. Dalla volta in cui si è presentato in casa del legittimo fratello minore per prenderlo ancora a suon di "bastardo" vari, fino a quando si è fiondato fuori dall'ufficio del notaio giurando che avrebbero avuto sue notizie e che avrebbe contestato il testamento. Venti milioni non sono certo pochi, mio caro! Non tutti possono sognare una tale cifra tra le mani. Per te che sei scapolo, una tale cifra basterà e avanzerà per tutta la vita. Resterai solo a vita, caro ghiacciolo <3
E non ci sarà una dolce Rin a scioglierti un po': lei resterà a lavorare presso la TMM, ora appartenente a Kagome ma gestita dal fratello che tanto disprezzi senza alcun motivo. Prima rompevi per il fatto di essere figlio di un altro, ma ora tale scusa non c'è più: non puoi giustificarti, ne fare nulla. Questa è la tua vita, ora e per sempre - finché non deciderai di essere meno demoniaco e farai come tuo fratello: trovare una ragazza carina che ti apprezzi per ciò che sei realmente e riesca a tenerti a bada.
Hojo.
Hojo.
Hojo...
Hojo è stato un vero demonio. Ancor peggio di Sesshomaru, ancor peggio della Yakuza e della banca, che mischina faceva solo il suo onesto lavoro. Ancor peggio di... Naraku? Sì, di lui. Nel suo ruolo all'interno della storia vera, intendo. Mischino, lui cercava solo di inseguire quella che per lui era un'utopia: la pace interiore.
Ma Hojo no, non ha alcuna scusante. Il suo è stato sadismo, nella sua forma più pura e malvagia. Non c'è nulla, nemmeno un cavillo, dietro il quale può nascondersi. Non che l'abbia fatto! Con l'intenzione di ferire ancor di più Kagome solo perché non glie l'aveva data ha sbandierato tutto alla polizia, schietto schietto come un ratto, disgustoso come un lombrico e senza peli sulla lingua quanto un gatto.
Lo odio. Oh, se lo odio. LO ODIO CON TUTTA ME!
Non c'è atto più spregevole e infimo di quello di dire la verità senza alcuna remora, per il puro piacere di fare soffrire la gente. C'è, dirla per il bene di qualcuno viene considerato un gesto nobile, sopratutto se non è proprio piacevole, però quando lo si fa per puro sadismo non è accettabile! La sua gioia nel far soffrire Kagome deriva unicamente dal fatto di non riuscire ad accettare la convivenza con i suoi parenti e il tradimento di lei come fidanzata, essendo andata anche se costretta con un altro uomo. Il risentimento, il senso di tristezza e così via sono presentabili come scuse solo fino ad un certo punto. Ma non è ammissibile che Hojo attenda unicamente di vedere Kagome per sputare fuori la verità. Questo dimostra quanto sia instabile! E' uno psicopatico che può benissimo venire compatito dalle cavie di laboratorio, per quanto è insulso.
Almeno loro danno un senso alla vita altrui, contribuendo a totali loro spese fisiche e morali alle ricerche degli esseri umani. Ma l'esistenza di Hojo è la cosa più sbagliata, in questa fiction, che poteva esserci. Pollice in sù per Kagome, che infierisce su di lui tramite la madre! ù_ù
Hai concluso la storia nel migliore dei modi, ineccepibile, ma mi dispiace dire che avrei voluto non finisse mai. Perché valeva la pena di leggerla anche se fosse arrivata ai cento capitoli postati, sebbene in un contesto così quotidiano e privo di 'avventura' e 'azione' una tale durata seccherebbe non poco, diventando pesante.
Ma ne sarebbe valsa la pena, qua.
Hai fatto un ottimo lavoro, donando a Inuyasha un padre che ha potuto amare finché è stato in vita; a Kagome un marito che la ama con tutto sé stesso e dei figli da amare e crescere, al quale dedicare i suoi scopi; a Mieko, Haruko e il piccolo Sota un futuro prospero di felicità e di amore, perché loro avranno tutto ciò che, nella loro vita, Inuyasha e Kagome non hanno avuto; a Sesshomaru la batosta che gli spettava; a Sango una persona da amare con tutta sé stessa; a Miroku una donna che sarà capace di renderlo felice e saprà saziare la sua 'fame' d'amore; alla TMM una gestione ottima che ha Kagome come proprietaria e Inuyasha come dirigente, uniti in una coppia che saprà tenere alto il nome di questa branca delle ditte Taisho giapponesi.
A Hojo, inoltre, una pena di morte spettacolare che, però e ahimé, non ripagherà Kagome del dolore passato.
Un epilogo bellissimo, ottimo lavoro :)
Con questo, concludo la mia recensione. Spero di non essere stata troppo sgarbata nell'esprimermi, ma per me si trattava di tematiche delicate che mi fanno un po' innervosire. Sono triste che sia finita, ma potrò consolarmi con "Vivo per Lei", nonostante stia volgendo al termine, e con "All I Need", ancora in fase di sviluppo. Sarà una storia che, certo, risulterà avvincente quanto tutte quelle che ho letto di te :D
Ciao, e ottimo lavoro! Spero di non risultare pesante con questa recensione chilometrica, ma essendo l'ultimo capitolo ho voluto superarmi.
Baci, e resto in attesa del prossimo travolgente seguito con All I Need ;)
-Skye (Recensione modificata il 04/08/2013 - 01:26 am) |