struggente...bravissima... ma come fai a scrivere così bene? ** ti adoro!!
La piccola Karola ti chiama a gran voce, mentre sei seduto su di una panchina di legno linda e pulita, circondata da fiori piccoli, rosa e bianchi. Forse sono azalee, non ti intendi molto di fiori e giardinaggio, però sai per certo che sono belli, e che fanno un buon profumo.
“ Guardami, Shin!” Ti dice tutta contenta, mentre corre verso lo scivolo rosso al centro di uno dei parchi più belli della tua città.
“ Guarda come scivolo!”
E puoi vedere i suoi capelli biondi e ricci venire spostati indietro dal movimento, e puoi vedere i suoi occhioni blu accendersi di gioia, mentre il corpicino scivola verso il praticello verde e accogliente.
“ Sei stata bravissima, piccola!” Esclami contento per lei, mentre forzi un sorriso gentile.
“ Vieni anche tu con me, Shin!” Esclama lei…comprendendo molto del tuo dolore, nonostante stai tentando di mascherarlo meglio che puoi.
“ Vuoi che scivoli con te?” Strabuzzi gli occhi castano chiaro, dalla dolcemente delineata forma a mandorla, e scuoti la testa. “ No, io…” Dici ridendo, ma lei ti prende per la manica del giubbino blu e tu non puoi fare a meno di alzarti in piedi e seguirla.
Ti chiedi quanto possa capire del tuo dolore una bimba così piccina, le vuoi così bene che non vorresti mai che capisse come ti senti morto dentro, eppure lei ha vissuto questa guerra più di te…
Lei si siede davanti, fra le tue gambe, e tu spingi con il busto, lei urla felice, e tu ampli il tuo sorriso, ti piaceva molto da bambino questo gioco, i tuoi piedi vengono accolti dalla morbida e bassa erbetta, e guardi le tue scarpe da tennis bianche e blu, ne è passato di tempo dall’ultima volta, ti sembra di tornare un po’ bambino, e stai per riacciuffare la spensieratezza, solo che da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, e soprattutto, tutto ciò che era rimasto in te di fanciullesco è morto in Russia, assieme ai tuoi colleghi e amici, insieme a Koske e Milad, insieme ai mercenari, e insieme alla tua prima volta a letto con Lieb, il tuo uomo, colui che forse non rivedrai mai più.
Così la spensieratezza sfugge via dalle tue dita sottili, da i tuoi occhi innocenti, come se fosse una farfalla dannatamente dispettosa, tuttavia continui a sorridere, non puoi deludere Karola, non puoi abbatterti.
“ Facciamolo un’altra volta!” Esclama contenta, e tu non puoi non accontentarla.
Scivolate più e più volte, ed ogni volta che i tuoi piedi toccano terra, li rivedi piccoli e con le scarpette rosse di quando avevi sei anni, di quando la vita qui a Tokyo era facile, leggera, felice, invece adesso li guardi e sono grandi, sono piedi grandi, di chi ha fatto una lunga camminata tutta in una volta, ed è cresciuto in fretta in un botto ed in boato così grande da lasciare una voragine al centro del cuore.
Niente sarà più come prima, eppure la malinconia ed il male di vivere che ti soffocano, quasi hanno preso a piacerti, a farti compagnia, grazie a loro non scorderai niente, grazie a loro rivivrai la presenza di Lieb accanto a te, ti faranno ricordare che è stato tutto vero, ti faranno sentire vicino a lui, ovunque sia…
Wow ..poesia....brava! aggiorna presto PLS!
yana :D |