che bella trama..che bei pg ...tutti stupendi.....
davvero tanti complimenti per questa storia mitica!!
Sei eccezionale,...**
E poi il pezzo tra mich e dalì..............da sbavoooo
“ Piano Dalìr, non ti agitare, non c’è fretta, non c’è motivo.”
Non c’è motivo?!
Punti su di lui i tuoi occhi scuri incupiti dalla passione e dall’odio per lui e per te stesso.
Lui ricambia il tuo sguardo con profonda serietà.
“ Lasciami fare, sta calmo.”
La fa facile lui!
Vorresti dirgli di fare piano, almeno, ma la voce ti ha abbandonato, così come la tua volontà, sai solo gemere di piacere e vergogna, e lui entra in te, mentre tu ti senti morire ad ogni centimetro che ti profana.
“ Smetti di pensare Dalìr… Chiamami per nome, dimmi che sei mio…”
Ma la tua bocca si rifiuta di eseguire la richiesta, almeno uno straccio di orgoglio lo tieni per te…
Lui si muove e non hai mai sentito tanto dolore in vita tua…
Michail torna immobile, elegante e maschio, mezzo svestito e tu lo trovi bellissimo, il tuo cuore batte furioso per lui.
“ Come batte il tuo cuore…” Ti dice serio. E a te scappa una lacrima…
Ma che uomo sei?! Ti rimproveri mentalmente, mentre vorresti dirgli di fare piano, che fa male…ma stoicamente ti chiudi nel tuo mutismo.
“ Tra poco andrà meglio. “ Afferma con l’esperienza di chi lo sa per certo…
Non fa alcun tipo di commento, non esagera nel volerti dare piacere, non ti chiede di fare nulla, vuole solo scoparti e basta…
E poi inizia a muoversi sul serio e tu mordi la sua spalla chiara soffocando urla e gemiti.
La sua bocca poggia sul tuo orecchio e lo senti respirare concitato mentre prende ogni cosa di te…
Ti fa ancora un po’ male, ma va meglio, senti il piacere montare vergognoso e totale.
Apri gli occhi e guardi quello che accade fra di voi, non sai dove trovi il coraggio ma lo fai, guardi…guardi tutto…
Sei nudo, hai le gambe aperte, non ti eri reso neppure conto di quanto le avessi spalancate…e lui è fra di esse, con il bacino, i pantaloni mezzi tolti, e muove le sue anche avanti e indietro, perché…perché dentro deve spingere il suo sesso, lo avverti percorrerti tutto dentro, sbattere dentro, ritrarsi quasi totalmente e poi ritornare…
Tutto è caldo e liquido, i fianchi che fanno avanti e indietro, le anche che si muovono calde, sicure, incessanti, le spinte profonde.
“ Ti piace lo spettacolo?” Ti senti domandare all’improvviso e avvampi di vergogna, soprattutto quando realizzi che il dolore è scomparso e che non gli stai più mordendo la spalla, bensì la stai suggendo, quasi a lasciargli un succhiotto violaceo.
Ti prende il volto fra le mani e unisce le vostre bocche.
Ti prende con la sua lingua in bocca ed il sesso piantato a fondo nel corpo.
Non ce la fai più è troppo dissacrante, erotico, e con un urlo mal trattenuto vieni fra i vostri corpi appiccicati.
Lui continua a muoversi in te ancora un po’ ed infine rilascia il suo seme nel tuo intestino.
Scoppi di odio.
“ Bastardo!” Gli ringhi contro.
“ Mio!” Dice lui finendo di marchiarti con il suo sperma.
Ti alzi di scatto approfittando del suo attimo di distrazione dopo il forte orgasmo che vi ha colto, e mentre tremi cerchi di rivestirti, ma le dita non ne vogliono sapere di afferrare per bene i lembi della stoffa della tua maglietta verde militare, e poi ti fa male dentro.
“ Non ti sforzare ora…”
“ Sta zitto!” Sei furioso, con lui, con te stesso, con te stesso e con lui!
Lui si rialza in piedi a sua volta ed elegantemente si aggiusta i pantaloni aperti.
Gli dai le spalle, non lo vuoi neppure guardare, e miracolosamente finisci di rivestirti.
Lui ti raggiunge e ti parla dritto nell’orecchio, così, come se aveste un segreto tutto vostro da ora in poi…
“ La prossima volta ti insegnerà qualche giochino…”Ti volti di scatto a guardarlo, ti fa prendere paure una dietro l’altra.
La prossima volta ha detto?
Ancora? Tu e lui? Ancora? Questo? Tutto questo?
“ Non fraintendermi, è stato molto bello anche per me, ma avremo modo di sperimentare. Oggi ho voluto essere buono.”
Buono?
“ Chi ti garantisce che mi sia piaciuto?”
“ Scegli tu tra le seguenti ipostesi, le tue gambe aperte, i tuoi gemiti, le tue urla, oppure questo…? “ E si indica il vistoso succhiotto che gli hai lasciato sulla spalla.
Sei interdetto, raccatti la tua roba e batti in ritirata.
“ Ricordati a chi appartieni Dalìr…”
È l’ultima cosa che ti dice prima che tu abbandoni il magazzino in tutta fretta.
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