mammiamia che batti cuore...
Dalìr...
“ Io ti amo, così come sei, imbroglione, scorretto, traditore, bastardo e megalomane, assolutamente privo del senso della decenza, e immorale, profondamente cinico e immensamente egoista.”
“ Dalìr, basta…”
“ Mi fa tremare come pronunci il mio nome, anche ora…”
“ Non farlo, non posso ricambiare. Io non ho paura di amare o stronzate simili, non ho bisogno che qualcuno mi apra gli occhi, non ho nessun dramma dietro a giustificarmi, io sono così e basta, non so amare, non mi interessa, non mi riguarda.”
“ Lo so, e ti amo lo stesso. E non ti posso perdonare, né per me, né per Shin, né per Lieb. Troppo, mi hai fatto troppo male. Non reggo oltre.”
“ Questo vuol dire che non torni a casa con me. Questo vuol dire niente più sesso…” Dovresti infuriarti, ma lo dice a voce troppo bassa, per cui ciò possa avvenire.
“ Hai i tuoi amanti per questo.”
Non ne sei certo, in effetti non lo hai mai visto con nessuno da quando tu e lui avete iniziato a frequentarvi, hai solo visto quello che Michail ti mostrava di sé.
“ Non mi punire.” Alla sua affermazione ti volti, è più bello di sempre, ogni giorno è sempre più bello ed intenso del precedente.
Gli occhi azzurri, la malizia, la lussuria, la tentazione, il calore del suo corpo, il suo viso, le sue spalle larghe, la sua schiena, le sue gambe solide, la sua forza, la sua classe.
“ Cosa?” Chi chiedi.
“ Sono solo un essere umano, non mi punire così duramente, non mettermi i tuoi sentimenti in mano. Non…non li voglio…” Era esitazione, quella cosa nella sua voce, solitamente così sicura?
“ Va bene. Ma basta cazzate filosofiche. Basta con tutto, basta.”
“ Come vuoi.”
Vai via, e lo lasci a guardare la tomba dei vostri amici al tuo posto.
È meglio così, è meglio mettere fine a tutto, prima che continui a provare dolore, eppure sai che continuerai a sentirne.
Vorresti tornare indietro, dirgli di prenderti ovunque, non importa dove, come, non importa che ti tratti con gentilezza, vorresti dirgli di trattarti come la peggiore delle puttane, che comunque resteresti al suo fianco, vorresti il suo odore addosso, ogni cosa di lui addosso, vorresti morderlo e che ti mordesse, vorresti graffiarlo, picchiarlo e poi baciarlo, ma lui dice di non sapere amare, tu non sai più che fare.
Lui con Shin, lui con altri uomini, lui che non è tuo.
Vuoi più considerazione da parte sua, ma Michail non capisce neppure di che parli.
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