Recensioni per
Quando piangono le stelle
di Francine

Questa storia ha ottenuto 174 recensioni.
Positive : 174
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
27/12/14, ore 20:43
Cap. 7:

Oh, che bellezza! *occhietti luccicanti*

Il flashback sul periodo del Mito lo adoravo già nella prima versione, quindi ritrovarlo è stato molto piacevole (anche se non sono riuscita a capire chi accidenti è lo Straniero. Tutti gli altri sì, ma quello là... uffa!)... Brava, Afrodite, rimettilo a posto, il tuo Ares! *sghignazza*

Dev'essere uno spettacolo, sentire Milo bestemmiare in dialetto cicladico...

Ah, quindi era Nadja a Goro Ho! Anvedi... oh beh, ci avevo anche pensato, ma ero convinta avesse gli occhi scuri...errore mio.

The caldo, da gustare guardando la neve fuori dalla finestra?
JudithlovesJane

Recensore Master
27/12/14, ore 15:59
Cap. 7:

*squittisce come uno pterodattilo*

Eeeeeh, e io che mi stavo ancora riprendendo dai bagordi del Natale leggo questo capitolo e rotolo di gioia per tutta la stanza. 
Vado con ordine, che altrimenti faccio un disastro e non riesco mai a dire tutti i feels che ho provato:

1) Il commiato a Candice è un po' noir, un po' malinconico. Mi è piaciuto. Questi guerrieri che sono più abituati ai mostri che alla normalità umana, che si aspettano che il lenzuolo si alzi e invece no, Candice è proprio morta; non è uno trucco per far risorgere un essere sovrannaturale. Ho trovato la scena molto realistica e l'atmosfera "pesante" come dovrebbe essere. 
2) La storia del Guerriero. Anche questo un interludio che io ho invece molto apprezzato, di cui credo - spero! - d'aver colto i significati e le allegorie nascoste, e che ho trovato molto adatto a quello che introduci poi dopo. 
3) I Saint donna. BELLISSHIME. So che fanno parte del tuo headcanon e non vedevo l'ora di osservarle schierate in campo, per cui mi sono letta l'ultima parte del capitolo tutta d'un fiato e saltellando sulla sedia come una scema; bellissime, davvero. 

E che dire, oltre che ti confermi sempre un'ammaliatrice quando si tratta di raccontare gli stati dell'animo - incanti, non c'è nulla da fare, un po' come le sirene. 
I complimenti sono il minimo per questa bellezza: grazie di cuore. ♥♥♥♥♥♥♥

*tè caldo con un po' di miele? Ho abusato del mio stomaco in questi giorni*


 

Recensore Master
16/12/14, ore 21:06
Cap. 6:

Mi piace Candice nella sua umana avidità e nel suo essere così dura. Riesce a scappare da sotto il naso a cotanti saint. Ma brava! Mi sono affezionata giusto in tempo per vederla friggere sulla rete elettrificata (che per una misteriosa ragione non è riuscita ad ammazzare baby Ikki a suo tempo. Forse lui aveva già il cosmo in nuce a proteggerlo, chissà).
Apprezzo molto il tuo tentativo di costruire il personaggio di nonno-pervert Kido. Mamma aiuto! Per me è molto peggio di come tu cerchi di descriverlo e non vedo l'ora di smontarlo in una mia fic. Peccato che non ho tempo nemmeno di finire quella attuale! Tu invece ce lo descrivi come un tRombeur de femmes, e ci credo visto che ha seminato più figli lui di Ramsete secondo. Accipicchia, ma non glielo hanno spiegato che esistono i contraccettivi? Sveglia!
Bello l'espediente con cui la piccola Saori comincia a rivelare la sua natura divina. L'ho apprezzato perché nel rimettere in piedi il coniglio non ci ho visto un'azione da gattara amante dei pet, quanto piuttosto l'egoistica voglia di non doversi separare dal suo tamagochi ante-litteram. Sono troppo cattiva? Vabbé, non importa: io la vedo così, egoista e capricciosa. Sopratutto da piccola.
Ma chi è il norvegese vestito di rosso? Aiuto, mi manca un pezzo. Spero di scoprirlo presto, perché io AMO la Norvegia incondizionatamente e se non ci vado ogni tanto mi sento male. Quindi, viva l'artico, viva il grande Nord, viva il misterioso Babbo Natale (just on time!) che arriva con un assegno da capogiro per la povera Candice. E viva pure la servetta che non ne può più di Saori e della sua opulenta ricchezza e quindi le gioca un brutto tiro.
Se non ci sentiamo più, tanti auguri. Io posterò a breve.
Un abbraccio!
S.

Recensore Master
16/12/14, ore 16:19
Cap. 6:

Al cardiopalma questo capitolo. 
Candice a me piace; sarà pure nata come mercenaria, ma trovo che abbia portato una ventata di novità tra le mura della villa e tutta la sua vicenda mi ha fatto provare un po' d'esaltazione e un po' di pena - alla fine è stata solo usata e il modo in cui hai descritto la sua morte è da brividi. 
Il ritratto di Ikki è intenso, bruciante, colorato di rosso e nero come l'isola da cui proviene e, come ti avevo già scritto, questa tua capacità di far percepire le storie a livello multisensoriale è fantastica. 
Su Saori ti superi sempre. 
Personaggio con il quale ho un rapporto conflittuale (ma questo credo un po' tutte, soprattutto perché Kurumada la taglia con l'accetta) ne riesci sempre a fornire un disegno in bilico tra le dea e la ragazzina, una bambina che ti viene voglia di prendere a manrovesci e che, all'improvviso, ricordi chi è e, soprattutto, il peso che deve portare sulle sue spalle, nonostante l'età giovanissima. 
E PonPon. Il bellissimo coniglietto che (ho perso un animale da poco, per cui piango ancora come una fontana quando leggo certe scene) riprende vita e che rappresenta un piccolo miracolo; si scorge proprio l'affetto tra le righe, l'amore per questo animale che torna a saltellare felice. 
E Satsuki. Che non ce la racconta dritta. Che mi reso curiosa come una scimmia. 

*sospirone*

Bellissimo capitolo, sono davvero incantata! ♥♥♥♥♥♥♥

*caffè caldo con un goccio di panna e biscotti?* 

 

Recensore Veterano
16/12/14, ore 16:12
Cap. 6:

Allora era qui la storiella del coniglietto!
Io ne ho avuto uno per sette anni e so per certo che mi si sarebbe spezzato il cuore se gli fosse successa una cosa come quella. Quindi brownie point a Saori per il coniglietto salvato! *squittisce e spupazza*

Tornando serie... il 'committente' è la versione cattiva di Babbo Natale, oppure ha un contratto con la Coca-Cola... tutto 'sto rosso!
Non è il caso che Candice se la prenda tanto, in fondo sei milioni di dollari sono una cifra per cui è legittimo farsi partire il cervello...e poi un Saint non è esattamente una variabile di cui di solito si tiene conto, altro che assicurazione furto e incendio!

Satsuki era...ehm...soggiogata, diciamo così? Quei sorrisini compiaciuti convincono assai poco...

Effettivamente anch'io mi stupirei che un Gold si portasse dietro uno come Tatsumi! Però i Bronzini hanno un bel po' di fiducia da recuperare...

Su Ikki niente da dire. Si può solo spargere AMMORE e coccole a non finire per quell'orso che però dentro è un tenerone e non lo ammetterà manco a pagarlo oro! *Insegue uno sconcertato Ikki per ricoprirlo di abbracci*

Caffè, che oggi piove pure da me... -.-'
JudithlovesJane

Recensore Master
13/12/14, ore 21:42
Cap. 5:

Eccomi qua dopo una giornata passata per bancarelle e con un paio di prosecchini di troppo come aperitivo! Quindi forse non sarò impeccabile nel mio giudizio, ma lascio che venga fuori il sentimento così come il vinello vorrebbe. Mi soffermo su Aiolia, che ho adorato nel suo essere protettivo nei confronti della sua Dea, ancora incredula per il compito esagerato che la attende. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hai reso Saori nel suo rendersi conto che no, lei non è una ragazzina nel pieno della teen-age, ma una divinità, e come tale deve prendersi sulle spalle il peso millenario della sua missione. Noblesse oblige, non si scampa.
Ho provato empatia per la povera Candice sottoposta a un interrogatorio sovietico da Milo. Mamma mia, mi sono chiesta perché uno come lui debba ricorrere ai metodi da KGB per estorcere una confessione quando potrebbe tirare fuori il suo scarlett needle e stenderla in due secondi. Sadismo? Mah. Forse perché il pungiglione lo ha usato, e a ragione, contro lo stuolo di bimbiminkia che si professano protettori della Dea, ma che forse non hanno ben capito cosa implichi. Mi intriga questa aleggiante idea che, forse, la loro voglia di evasione non è solo dovuta all'ormone da adolescente, ma a qualche ben più occulto disegno.
Insomma, bravissima. Con questa storia stai ricreando il sapore da urban fantasy dei primordi di Saint Seiya, quando i saint erano solo dei ragazzetti con un'armatura e non erano ancora parte di una storia epica senza soluzione di continuità che li avrebbe proiettati in un contesto fuori dal tempo.
Adesso vado a farmi una camomilla, che è meglio!
Un abbraccio!

Recensore Veterano
10/12/14, ore 20:38
Cap. 5:

Ikki, ti amo.

Ecco, l'ho detto.
Scusa, ma in questo capitolo la Fenice spacca di brutto. Le sane mazzate per riportare coi piedi per terra chi si è perso nei voli pindarici della disperazione. Altro che Seiya.

Ancora Aiolia al capezzale...ennesimo svenimento di GGIOIA. E Saori si accorge che ha smesso di essere una ragazzina ben prima di questa missione. C'est la vie, tesoro. Rimboccati le maniche e va' a fare la dea, adesso!

Milo è meravigliosamente stronzo, qui. Non riesco ad odiarlo comunque, perché i bronzini una strigliatina la meritavano (un pochino sì, dai...) e pure come carceriere rende benissimo. D'altronde, la vena sadica da torturatore ce l'ha tutta. Basta guardare come combatte.

The caldo?
JudithlovesJane

Recensore Junior
10/12/14, ore 17:47
Cap. 5:

Sempre impeccabile, la storia prosegue e nel giro di ballo entra anche Candice. Che tra le sue innumerevoli sfighe (tipo... fare da cameriera a Saori - non - me- ne- volere - Kido) annovera anche un interrogatorio condotto da Milo. Che mi spezza il cuore mangiandosi una mela (Cardia... ritorna!) e che rimette al loro posto i Bronze. Perchè hai ragione, Aiolia ruggisce, ma alla fine il leone è un gatto e se lo sai prendere potrebbe finire a fare le fusa. Mentre non ho mai sentito di uno scorpione amichevole.

Recensore Master
10/12/14, ore 16:02
Cap. 5:

*si scioglie*

Eeeeeeeeeh. 

*continua a sciogliersi*

Eeeeeeeeeeh, Milo. Punto. Milo che ruleggia dall'inizio alla fine, Milo che mi ha fatto sbavare sulla tastiera, Milo che mi ha fatto strappare le mutande (ok, non è una scena bellissima, ma rende l'idea)
La cosa bella di questo capitolo è che mi ha suscitato sentimenti constrastanti; se da un lato c'è stata la comprensione per i Saint di Bronzo (chi non vorrebbe un po' di libertà) dall'altra c'è stata l'irritazione per Saori, stemperata poi quando mi sono ricordata che hanno tutti quattordici anni. 
Sono ragazzi quelli con cui abbiamo a che fare, Santi, ma ragazzi. 
Sono chiamati a un dovere più grande, più pesante di quanto sarebbe loro dovuto, e questo mi ha fatto riconsiderare l'irritazione di pancia che era nata per Saori, perché essere Athena può essere davvero difficile. 
E Ikki. OH SANTO SUBITO, BRAVO. SCHIAFFONI AL DRAGONE. 
La scena dello scontro con Milo e del diverbio tra i Bronze Saint è stata davvero bella, vissuta fino all'ultima parola. 
Bellissimo capitolo, complimenti! ♥♥♥♥♥♥♥

*caffè alla nocciola?*
(Recensione modificata il 10/12/2014 - 04:03 pm)

Recensore Master
06/12/14, ore 17:04
Cap. 4:

Mi è piaciuto il ribaltamento del punto di vista che hai messo in campo narrando la storia del rapimento di Saori da parte del sicario in gonnella. Una che si crede una dura, e invece si trova davanti Aiolia. Straniante. Assurdo. Insomma, l'azione dei saint è sempre ambientata in zone mitiche e fuori dal tempo. Vedere uno vestito con una corazza d'oro al porto di Tokyo in effetti potrebbe suonare un po' strano, almeno in quegli anni lì, quando ancora (a quanto ne so) non c'era la moda dei cosplay. Adesso, forse, farebbe meno effetto, chissà.
Strana fic, la tua. Non capisco tanto bene dove vuoi andare a parare e questo mi garba tantissimo. Attendo il seguito!
A presto
S.

Recensore Master
06/12/14, ore 16:50
Cap. 3:

La battaglia interiore fra Atena e Saori è uno dei temi che mi ha sempre affascinato nella saga di Saint Seiya, anche se non è mai stato particolarmente sviluppato. Chi prevale? Io ho la mia personale interpretazione, quasi una bestemmia, che rende Saori non tanto dissimile da Saga. Ma lasciamo stare.
Ho molto apprezzato il tuo sforzo di creare un trascorso all'inquietante figura di nonno-pervert Kido. Mamma mia, lui mi dà i brividi lungo la schiena. Mi domando come il Kuru abbia solo potuto immaginare un personaggio così. Presto, molto presto, gli dedicherò una bella fic sperando di non perdermi nel suo vortice di perdizione. Intanto mi godo la tua, che tappa il buco narrativo e temporale fra la fine della guerra di Poseidon e l'avvento delle ombre di Hades. Prove di normalità in un contesto in cui si avverte sempre di più l'arrivo imminente della tempesta infernale. Atena è lì che aspetta, come un segugio che fiuta la preda nella boscaglia. E i suoi bronzini fanno i conti con il loro passato, cercando di mentalizzare come possono non tanto l'idea di essere fratelli, ma quella di essere figli di Kido. Ah! Io al posto loro sarei già in analisi!
A presto e un abbraccio!
S.

Recensore Master
05/12/14, ore 00:54
Cap. 4:

Pollici in alto per Candice e per Aiolia  - il nostro eroe. 

Candice mi è piaciuta proprio tanto, sia nel modo di ragione, sia per come l'hai espressa, per come l'hai saputa raccontare. 
Ci sono dei tocchi di classe qua e là che danno alla storia qualcosa di autentico, piccole perle lasciate lungo il cammino, nel particolare anche la scena del rapimento è molto bella, ben costruita, diversa dalle classiche (SAORI SEI ATHENA, FAI QUALCOSA *si ricompone) e tutto il capitolo mi è scivolato tra le dita come una stoffa pregiata. 
Bello. Bello bello bello! ♥♥♥♥♥♥♥
 
*sbatte le manine felice. Poi va in cucina e offre la sua larga e vasta collezione di tè tra cui scegliere* 

Recensore Veterano
04/12/14, ore 15:10
Cap. 4:

*si sfrega le manine con aria cospiratoria*

Ah, finalmente un po' d'azione!

Candice mi piace. Ok, è un'assassina professionista, non esattamente la più nobile delle carriere, però ha carattere, si adatta perfettamente al suo ruolo senza essere stereotipata... E poi ha una pistola che si chiama Betsy. La velocità con cui la mia linea di pensiero è andata alla balestra di Crucco del 'Robin Hood' della Disney è preoccupante!

E' arrivata la cavalleria, come si suol dire. Buonasera, Milo. Passavi di qui per caso o il Cosmo divino manda interferenze strane sotto sonniferi? *ridacchia*
Saori non credo si renda conto della fortuna che ha a svegliarsi e ritrovarsi Aiolia accanto al letto. Metà di noi ucciderebbe per tale opportunità.

Il flashback con Dohko è bellissimo: sono una nostalgica impenitente, lo ammetto, e certi incontri mi mandano in brodo di giuggiole. Soprattutto se poi mi metti in mezzo pure Kardia, benché mooolto nascosto sotto la coltre delle allusioni.
Anche nella prima versione non avevo capito chi fosse la tipa accanto a Dohko; o meglio, che fosse una delle tue signorine d'oro l'avevo colto, ma a darle un nome non c'ero mai riuscita... vediamo se stavolta ce la faccio!

Tatsumi si lamenta. Un grande classico. Anche quando ha delle rimostranze legittime da fare, riesce a essere snervante!

Caffè BOLLENTE, che qua ci saranno anche otto gradi, ma tira una bora che non hai idea...
JudithlovesJane

Recensore Master
01/12/14, ore 21:21
Cap. 2:

Che bello questo capitolo! Mi è piaciuta l'umanità di Hyoga, che nell'afa della Tokyo estiva si sente come un orso polare allo zoo e sente la voglia di scappare via, prima leggera come un venticello e poi sempre più forte fino a non poter essere più contenuta. E che bella Saori: deve lasciarlo andare anche se vede ogni la partenza di ognuno dei suoi pupilli come una triste dimostrazione che sì, sarà pure la dea Atena, ma i suoi guerrieri sono uomini e quando non c'è la guerra sacra alle porte hanno voglia di vivere come persone normali. Com'è fragile nella sua insicurezza quando li vede partire, mentre lei resta sola con il suo pesante fardello che non può mai abbandonare. E l'immagine del rosone! Oh, anche la fangirl che è in me si è illuminata come un pezzo di vetro colorato, e ha sfavillato alla grande!
Un abbraccio carissima, ti leggo un passettino alla volta ma prometto che mi rimetterò in pari presto!
Buona serata!
S.

Recensore Junior
30/11/14, ore 01:42
Cap. 3:

Ucci ucci sento odor di accenni a Santia Sho! Ben fatto, apprezzo che la rivelazione a Saori sulla sua natura divina le venga fatta dal nonno, rispetto al buon Tatsumi. E fai combaciare perfettamente le due immagini che compongono Mitsumasa Kido: da un lato un nonno tenero e gentile, una figura comunque abbastanza autorevole da crescere una piccola dea. Dall'altro, un padre che i figli non possono non percepire come negativo, una figura che li ha strappati ad una vita normale usandoli come carne da cannone. Possono capirlo? Ora forse sì. Perdonarlo? La vedo molto, molto dura.
E che dire dell'analisi della piccola Saori che è costretta a cercare un termine di paragone a cui rapportarsi senza alcun tipo di aiuto. Ed ecco una giustificazione più che credibile per i suoi modi orrib... ehm, poco diplomatici, i vestiti ad alto tasso di zucchero e gli accessori... ehm... gli accessori. Mi sa che l'unico felice per questo era il buon Tatsumi che, confesso, non mi dispiacerebbe se organizzasse per me un party stile Kido.

* A proposito, dalla festa è avanzata una fetta di torta... gradisci?*
(Recensione modificata il 30/11/2014 - 01:44 am)