Recensioni per
Quando piangono le stelle
di Francine

Questa storia ha ottenuto 174 recensioni.
Positive : 174
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/09/16, ore 12:43
Cap. 8:

Oggi arrivo prima! Ho messo a tacere Bernie - che non aiuta con l'ansia!
E mi ritrovo di nuovo una storia raccontata come un mito, che mischia i nomi, i fatti, di questa vita, di questo modo, con i toni e le funzioni (ti ho già detto quanto mi hanno fatto gongolare i personaggi-funzioni nell'altro capitolo, vero?) della profezia. E arriva la mitologia nordica! Sì! Il Fuoco... il Viandante... ce li tratteggi con pennellate fini - ogni parola è un piacere a leggersi.
E così sono belli i personaggi che già conosciamo: Marin rievocata con il suo - perfettissimo!- "tutto fa brodo"; e la conversazione fra Aiolia e Seiya è meravigliosa, mette in scena delicatamente il loro legame.
A quella danza delle spade che si apre, lì nella chiusura, non ho che potuto ribadire un altro tonante "SÌ" - e puoi sentirlo tutto Ottocentesco e roboante, con la libera aggiunta di spirti guerrieri che ruggiscono e versi pomposi, a profusione.

(Ed ora Bernie protesta...)
(Recensione modificata il 14/09/2016 - 12:44 pm)

Recensore Veterano
13/09/16, ore 22:14
Cap. 6:

Ah.
Quindi qui si va sul soprannaturale pesante. Se fino ad ora potevo ipotizzare ipnosi o condizionamenti vari (e continua a tornarmi in mente il Divertissment, sarà un caso?), ora vedo che in pentola bollono cose più grosse. Come una cameriera apparentemente insulsa che improvvisamente diventa perfida (infiltrata a suo tempo o posseduta?).
O come forze invisibili che staccano a forza Candice dal ramo per farle fare una bruttissima fine. Se non avessi saputo fin dal capitolo precedente che sarebbe morta, quasi quasi avrei tifato per lei.
Mi piace molto la dissertazione sul sentirsi vivi solo rendendosi utili attraverso la propria vera natura, che - purtroppo - non è fatta per la pace. E mi piace che sia Ikki a farla. (Anche se il mio nome non risale a lui, sono pur sempre una fenice.. ^__- )
Vedo che ti stai sforzando di mettere Kido in una luce doppia, mostrando anche il suo lato buono. Almeno per il momento, continuo a considerarlo un pessimo soggetto, ma non escludo di poter cambiare idea in futuro. Vedremo.
Di carne al fuoco ne stai mettendo molta (è comparso anche il nostro cattivone in rosso, non so se è lui o un suo emissario), e comincio ad essere piuttosto intrigata. E ciò è bene. XD

Recensore Veterano
13/09/16, ore 19:59
Cap. 5:

Ok, ammetto che c'ero rimasta male.
Quando Milo li ha superstrigliati, mi sono un po' indignata.
Poi mi son chiesta se tu avessi deciso di farli apparire un branco di fessacchiotti al confronto con i santi d'oro. Sospetto che è decisamente arrivato ad assomigliare a certezza quando si son messi a litigare e piagnucolare in preda a sensi di colpa e disonore.
Poi per fortuna mi hai fatto tirare il fiato, quando:
1) Hanno trovato la forza di reagire e si son messi all'opera
2) Aiolia ha raccontato di averli voluti sono risvegliare
3) Milo ed Aiolia hanno insinuato qualcosa sulla loro partenza.
In effetti, cos'è 'sta cosa che tutti sentono un gran bisogno di andarsene contemporaneamente? L'equazione "Guardo il lavandino=parto per la siberia" non è poi così ovvia, no?
L'interrogatorio mi ha un po' inquietata, mi chiedo chi abbia ucciso Candice. Di certo prima che si decidesse a spifferare.
Ma soprattutto mi chiedo che fine abbia fatto Hyoga. Mi sa che la sua sparizione è MOLTO più importante di quelle dei suoi fratelli ai fini della storia...

Recensore Veterano
13/09/16, ore 16:57
Cap. 7:

Oh, come ho gongolato anche con questo capitolo!
Ho gongolato perché cantine e biblioteche sono le stanze più belle di una casa, quelle che ti dicono di più di chi la abita o la ha abitata - e le migliori per lasciarci un cadavere. E perché è menzionata di nuovo la biblioteca del Sacerdote, la stanza più bella di tutte. Ah, Saga, Saga, intrigante paleografo!
Ho gongolato perché quest'ordine cavalleresco parallelo per signorine è un'idea brillante sotto il profilo narrativo, solletica il mio amore di simmetria, e Gemini si è già conquistata un posto nel mio cuore, ricordando ai mocciosi saputelli che sono loro le "novità".
Ho gongolato per la bellissima retrospettiva al tempo del mito, così poetica, dove i personaggi hanno nomi connotanti, sono qualificati con le loro funzioni - come in una vecchia profezia.
Ho gongolato per la Siberia incantata.
Ho gongolato per quel "gnothi s’autòn". Già, conosci te stesso e accettalo. Poi si va avanti di lì.
Ma sopra a tutto, ho gongolato per le bestemmie di Milo di Scorpio, greco verace!

Recensore Veterano
12/09/16, ore 23:29
Cap. 6:

Che bello che è anche questo capitolo! "Potente" è l'aggettivo migliore che mi venga in mente. Avanza la trama; cattura il lettore nel senso di angoscia di essere un po' anche noi come bambole vecchie nelle mani di una bambina invisibile e gigantesca; ritrae una deliziosa umanità in personaggi che del tutto umani non sono (Saori bambina e il suo delicatissimo primo miracolo) o che il Kurumada - nel suo esser sbrigativo - presentava come un poco disumani (l'uomo Mitsumasa dentro il vecchio Kido, con le sue mille donne).
La morte di Candice era una morte annunciata, eppure che stretta al cuore quando una forza invisibile le ha fatto lasciare la presa! Che senso di impotenza, stare lì a guardarla friggere, con gli occhi di Ikki! Proprio perché ce l'avevi fatta piacere questa Candice già negli scorsi capitoli - e qui avevi rincarato la dose con la sua avversione per l'insopportabile Satsuki. Peccato, con buona pace nostra oltre che di Marx.
Ma, questo herre Lås, col suo sorriso da faina e tutto rosso, non vedo comunque l'ora di incontrarlo di nuovo!
In Ikki - magnifico, epico-sentimentale - sentiamo il richiamo della guerra, il suo odore, il suo profumo, e la promessa di tanta adrenalina. Mazzate! Mazzate!
Che dirti? Ancora e sempre sì!
E sì anche alla grande verità: Milo non è un boy-scout!

Recensore Veterano
12/09/16, ore 21:46
Cap. 5:

Milo è un uomo che sa sempre dare soddisfazione. Perché una pensa che qualcuno dovrebbe far notare ai Bronzetti che non hanno fatto quello che stavano là a fare - ed ecco, arriva Milo.
Perché una pensa "Geki deve abbassare i toni" ed ecco che Milo ci si lima l'unghietta qualche riga dopo. Ed una gioisce tanto, c'è poco da fare.Milo è bellissimo, è tagliente, dà un po' un senso di vertigine anche a me quando si interroga su se possa essere in fondo così tanto velenoso; e bellissimo è anche quello Scarlet Needle in automatico! Milo è l'uomo che gets things done, no matter what, e fa quel che qualcuno doveva pur fare: dà una bella strigliata ai bamboccioni, che ne avevano bisogno. Certo è una strigliata amara, e lui ci prende gusto - ma Milo è Milo e la bella strigliata è bella! Milo è l'uomo giusto per dar loro una svegliata. Vabbè, Milo è l'uomo giusto per tutto, ma non divaghiamo!
Milo è anche quello che può permettersi di chiedere (parafrasando) "ma dopo tante battaglie, quali?", perché non è solo tagliente, ma è pure sveglio il ragazzo. È bello e balla.
Mi piace come dipingi Aiolia, che sarà pure un po fess... buono... sarà pure buono dper natura, ma è anche degno, la voce della ragione, misurato.
Ed ho avuto appena il tempo di pensare che l'assenza di Hyoga fosse un tocco fine, che promette guai, e poi ho smesso di pensare...
Perché:
SÌ! SIIIIIIIII! SIIIIIIIIIIÌ! Sì, sì, sì! Milo! sì! Grazie! Davvero, grazie! Questa è la storia perfetta: mi hai dato Saga paleografo e Milo che scioglie le lingue. E beve vinello d'ottima annata. Tutto quello che posso dire è: SÌ!

E so che dovrei esprimere il mio apprezzamento anche per il resto, per come stai intavolando le carte e per come le linee stanno iniziando a prendere forma - e fidati, è sentito. Ma tutto il mio piccolo piccolo cervellino felice è troppo impegnato a dire: SÌ! Milo! SÌ!

Sì, il torpore si solleva... Sì, arriva Ikki... Sì, andiamo, andiamo a parlare con Milo!!!

Recensore Master
11/09/16, ore 20:32
Cap. 23:

Eccomi!

Quando Kurumada accenna - o ci mostra - l'arte del riparare le armature sembra quasi che Mu s'improvvisi prestigiatore. Invece a me piace di più immaginare una sorta di arte-artigianato; qualcosa di prezioso e antico tramandato nei secoli dei secoli, un po' come l'arte degli orologiai o dei liutai.
Ci sono molti modi per servire la dea, che se fosse solo uno, avremmo un esercito composto da - se va bene - 88 guerrieri. E basta! Invece, il Santuario è un luogo dove gravita un bel po' di gente: soldati semplici, inservienti, gente che fa girare la baracca. Che i Saint non è che facciano molto, a parte combattere. Quindi, serve un bel po' di supporto pratico.
Se sei Saint di Timone o Vela, ti salvi ancora. Pensa a essere il Santo dei Gioielli di Federico?! Quale potrebbe essere il tuo colpo migliore? Sfrangipalle? Colpo segreto della verga divina? (Sto degenerando!XD)

Il secondo flashback è più recente. Ci mostri Ruy-Shura alle prese con le prime palpitazioni del cuore e io adoro il tuo Shura. E' così ... figo! Mi piacciono anche Etienne, Milo ... ma la figaggine è tutta di Shura.

Lo dicevo io che Shun (quello con Hyoga) mi sembrava un po' strano. "Ti trascino in catene?!" Quella è una cosa che potrebbe dire Ikki, Deathmask, Aphrodite ... non Shun.
Da notare, che Hyoga mi sembra un pochetto lento di comprendonio. Si fida ancora di Coraline; non riconosce il finto Shun e poi, cielo, questo vittimismo! Temo che l'essere stato responsabile della morte di sua madre - indirettamente -; del ferimento/morte di Isaac e della morte di Camus abbiano un po' minato la sua autostima. Ora è nella fase: "Va bene! Sono pronto! Espierò tutti i miei peccati passati-presenti e futuri! Uccidetemi pure!".

La conclusione del capitolo... io la vedo male, la vedo molto male. Non mi fido di Coraline.

Attendo il prossimo capitolo per sapere: che c'entrano Lucas, Cecilia (?), Lars (?) ... e che fine ha fatto Hyoga. E non dimentichiamoci che c'è un'Athena finita da qualche parte.

Un abbraccio.
E.

Recensore Veterano
11/09/16, ore 16:50
Cap. 4:

Sì, io lo dicevo che quella pennichella prometteva male!
Eppure questa "non-Kaori", Candice (bel nome!), mi piace: una tipa tosta, che crede di aver fatto il colpaccio della vita, anche se ha l'aria di essersi infilata in qualcosa molto più grande di lei... il che generalmente garantisce un tasso di sopravvivenza non troppo elevato, poverina! La probabilità mi impone di non affezionarmi troppo.
Però, anche la povera Candice del resto si affida alla probabilità, quando prova ad investire il bel figurino d'oro che è andato a riprendersi la bella addormentata, e canna spettacolarmente, quindi, magari... No, non mi faccio illusioni.
Tuttavia, mi dico per consolarmi, ne varrebbe comunque la pena - se potessi farmi crivellare anche io di colpi da Miluzzo il bello. Pena atroce, eh! Ma agonizzerei col sorriso.
E dal momento che è questa signorina a dover agonizzare e che io un po' sadica sono ed un po' sadica resto, mi farebbe tanto tanto piacere vedere Miluzzo scioglierle la lingua!
Per il resto, il vecchio Dohko è meraviglioso: un personaggio di fiaba emerso da un vecchio dipinto orientale.
Ed Aiolia pone domande sensate.
Ed io dovrò far ricorso a tutta la mia forza di volontà per tornare a studiare e non andare direttamente al prossimo capitolo...

P.S. Non so come Kardia conosca quel proverbio, ma "il cammino dentro la foresta non è lungo se si ama chi si va a trovare" è di una bellezza semplice e disarmante - e tu gli fai fare la sua figura!

Recensore Veterano
10/09/16, ore 22:46
Cap. 3:

L'eredità del vecchio Kido è un' eredità pesante, che la si accetti o meno. E il sangue non è acqua: anche se lo rifiuti, alla fine, quegli amici fraterni restano i tuoi fratelli, c'è poco da girarci intorno. E c'è un impero finanziario da gestire e una dea che non sta al suo posto - e una ragazzina che non può esperire neanche lei la vita d'ordinanza che vorrebbe, come i suoi paladini fanciulli.

Il Divertissement mi piace: è il tipo di posto che frequenterei abbastanza che i camerieri porterebbero direttamente "il solito." E c'è il piccolo Shun tutto cresciuto, che ordina il suo caffè corretto! Ed anche lui sente il desiderio di andare... Ma è Seiya, giustamente, che decide di partire. E sì, su questa inquietudine del viaggio, del ritorno altrove, ha ragione Shun: ha lo scroscio del fiume in piena del destino.

Mi piace la festa di rito: come un rituale il dovere della festa - quando t'imponi di non piangere ché si rovina il trucco. Saori ed Athena... Athena e Saori..."Conosci te stesso" - e che altro c'è da dire?
E alla fine Saori si assopisce con la tisanina e il massaggino della cameriera.
Ed il torpore qui continua a non prometter bene... il che vuol dire, per il mio sadismo di lettore, che promette benissimo!

P.S. Io, poi, dico sì che il soldo tira, ma come abbia fatto il vecchio Kido a ingravidare quasi cento donne (alcune, come la mamma di Shun ed Ikki, ripetutamente), pure tutte nel giro dello stesso paio d'anni, resta uno dei più grandi misteri del cosmo.

Recensore Veterano
10/09/16, ore 17:50
Cap. 2:

Che bello che è questo capitolo!
C'è un senso di torpore, di incantesimo, in quel risveglio di Hyoga, nella previsione del caldo soffocante, in quel dare buca a Shun, nell'interrompere il rituale quotidiano - come se quei rituali non avessero importanza e, in fondo, "casa" sembra essere altrove, quindi forse non ne hanno. È un'inquietudine assonnata e minacciosa, di una casa che si svuota quando non dovrebbe: Shiryu è partito, Hyoga si convince a partire, davanti allo specchio, come se la Siberia fosse ancora davvero casa, dopo tutto. E Seiya... da come è descritto dal punto di vista di Saori, ho la sensazione che anche lui partirà. Certamente è un'inquietudine angosciante, come un incantesimo. E poi c'è il piccolo Shun, con la pacata solitudine che sembra circondarlo; lui è l'unico che mi dà l'impressione di poter restare, di essere sveglio.
Finanche Saori sembra stordita in un magico dormiveglia, questa Saori che contro sé stessa lascia andare Hyoga, lo lascia partire verso il Nord buio, verso in Nord cupo. E in quella sua reticenza sembra esserci più desiderio di proteggere che di essere protetta. È magnifica la tua Saori, così umana, così acuta, come la dea dovrebbe essere; ed è magnifico Hyoga che non le perdona la sua bellezza.
Ed ora ti riporto in diretta la mia reazione leggendo (stavo prendendo appunti, come sono solerte!):
"OOOOOOH!!! SIIIIIIIIÌ! SAGA! NEGLI ARCHIVI! SÌ! Ecco, puoi continuare a sghignazzare, sghignazza quanto vuoi. Hai reso una donna molto molto felice oggi. Saga l'Ipocrita, Saga l'assassino, Saga lo Stratega, Saga lo Scacchista, Saga il piccolo paleografo intrigante, ha tutto il mio amore, in saecula saeculorum. Amen. "
Ecco, credo ci sia poco da aggiungere. Hai realizzato una mia fantasia. Sono tanto tanto felice!
Mi piace questo Saga l'Ipocrita, mi piace che sia ipocrita e non scemo, mi piace che voglia sapere - perché sapere è potere, e a Saga il potere piace.
Ed ora faccio comingout. Io sono fondamentalmente d'accordo con Saga "cattivo": gli dèi non mi piacciono, gli dèi devono cadere; Platone insegnava "voi siete dèi" e - anche da aritotelica convinta con la tessera di partito - una tantum mi piace. Così mi piace questo tuo Saga all'altezza delle proprie ambizioni. Bene! Bene! Tifo spudoratamente per Saga, il malvagio paleografo dei miei sogni proibiti.
Una menzione d'onore, in conclusione, per il senso teatrale di Sion il Vecchio e per quelle "stelle lente" che fanno tanto bene da contrappunto al senso di irrequieto languore dell'apertura.
E poi fa sempre tanto piacere leggere dei ricordini lasciati dal buon Milo sulla gente!

Recensore Veterano
09/09/16, ore 22:50
Cap. 1:

Alla fine, la volontà è debole etc. etc. ... ed ho fatto il giro corto! Direi che oggi è la giornata adatta per iniziare: la pioggia dell'apertura è la stessa pioggia che ho fuori della finestra - altro che "cats and dogs": è lo zoo di Berlino.
Anyway...
Io diventerei cliente fissa del Divertissement, perché - per usare un francesismo, come si suol dire - sembra un Café come cristo comanda. Ricordi; una proposta; in scena i rapporti fra il dream team e gli "altri": i primi pezzi sono disposti sulla scacchiera e si prepara una partita che si promette intrigante.
E poi c'è quella Profezia del Reggente in epigrafe che per me è come un richiamo della sirena.
Ci sono. Contami come cliente fissa.

Recensore Veterano
30/08/16, ore 15:53
Cap. 4:

A-ah! L'avevo detto che questa Kaori (o meglio Candice) era loffia!!
Eheh, guardare tutti quei telefilm polizieschi ormai mi ha reso un'esperta in materia! XD
Bella la scena della fuga in auto e del salvatoggio "in oro". Mi piace molto la contrapposizione dello stile "film d'azione" - con tanto di citazioni pulp come gli snuff movie - e l'aura mitologico/fantasy dei cavalieri in armatura. E' una cosa che ho fatto anche io in una delle mie storie e devo ammettere che mi sono divertita parecchio.
Mi è piaciuta moltissimo anche la scena "acquosa" in visita da Doko, il riaffiorare dei ricordi di Athena, il modo in cui descrivi Libra, da giovane e da vecchio... molto suggestiva e piena di ispirazioni. Fa venir voglia di spendere il proprio tempo ed il proprio spirito nel tentativo di invecchiare come la Prugna.
E dunque i bronzetti son spariti. Se le prime partenze possono avere un senso, le ultime (tutti assieme?) mi fanno pensare a qualcosa di strano. Rapimenti? Inganni?
Bene, direi che sai come incuriosire un lettore. :D

Recensore Veterano
23/08/16, ore 19:39
Cap. 3:

Mi sa che il mio cervello aveva ragione quando si è messo in sciopero.
Lui, che mi conosce bene, sapeva che, una volta iniziato a leggere, mi sarei fatta intrippare dalla storia e sarei andata avanti ad oltranza. XD
Dunque, eccole qua le due facce di Athena. Quando mi avevi accennato questa tua concezione, in realtà me l'ero immaginata diversa.
Avevo pensato - più banalmente - alle due nature contrastanti che semplicemente convivevano nello stesso corpo.
Invece qui la natura umana sembra transitoria, una sorta di strumento destinato a soccombere, venire progressivamente annullato dalla vera natura della dea. E' una cosa crudele, e più che una reale re-incarnazione pare una sorta di possessione. Posso capire bene che Saori si ribelli.
Anche se - tra cavalli neri, orecchini e scarpette firmate - un po' continua a starmi antipatica, anche se in piccola parte.
Invece posso dire che questa Kaori, spuntata dal nulla, mi inquieta? Chissà se le hai riservato una parte a sorpresa.
Tornando ai ragazzetti, ecco tornare il Divertissement ed ecco un po' di discorsi personali. Dunque loro sanno da poco di essere i figli di kido (e quindi gli zii di Saori XD )? Immagino che questa cosa li destabilizzi: loro forse si sentivano già fratelli, anche se non di sangue. Ora che la fratellanza si è fatta ufficiale, deve passare attraverso una consapevolezza che gli risulta odiosa. Non è facile ricostruirsi un'immagine nuova a positiva della questione...

Recensore Veterano
23/08/16, ore 17:29
Cap. 2:

Dunque è questo che ha chiesto Saori.
Far prendere ai suoi santi di bronzo il nome del padre. Perchè? Per riconoscere loro una dignità di appartenenza alla famiglia? Per inserirli nel patrimonio? per legarli magiormente a sè? Per farli venire a patti con l'immagine di un uomo che con loro è stato terribile (indecente, a dirla tutta) ma di cui lei probabilmente serba un bel ricordo e ne ha visto il lato buono? Forse al posto loro io direi ugualmente picche. E Hyoga ha ancora più ragione degli altri: il patronimico costruito su un nome giapponese è raccapricciante!!! XD
Mi piace lo stratagemma della corsa mattutina per delineare un altro po' i loro 5 caratteri differenti, e mi piace il contrasto di sentimenti che mostra subito Saori/Athena. Prevedo molti colpi di scena, soprattutto vista la parte al santuario. Sappi che non ho capito assolutamente chi stia tramando nell'ombra, nè chi fosse l'Ipocrita. -___-

Recensore Veterano
23/08/16, ore 16:55
Cap. 1:

Eccomi qua, finalmente ce l'ho fatta. Mi ero ripromessa - durante la settimana di ferie appena conclusa - di immergermi nel fandom fino alle ginocchia e concedermi ore e ore di lettura, come facevo da ragazzina. Ma il mio cervello ha detto "NO!" e ha preteso anche lui la nullafacenza più assoluta. Solo ora che sono tornata a lavorare, si è degnato di darmi udienza. Vabbeh, funziona in un modo tutto suo... -__-
Ma torniamo alla recensione, che questa roba non c'entra nulla.
Sono molto incuriosita. E in un certo senso anche perplessa. Perchè io ho un certo occhio per intuire come vengono costruite le trame, e con quali fini, mentre qui son partita subito con diverse domande. Ad esempio: perchè Hyoga, in una calda serata di luglio, si perde a ricordare proprio lo specifico episodio dei caffè al Divertissement? E' qualcosa che tornerà più avanti, collegandosi a quel che deve succedere, o è solo un modo per inquadrare i nostri ragazzi, e darci un'idea della loro vita quotidiana, e del legame che li unisce?
E poi: questo tono scanzonato ma sempre un po' chiuso, questo ritrovarsi spesso assieme, ma sempre come se ognuno fosse cosa a sè (ci ho visto questo, non so se è il contrasto col mio concetto di nakamaship alla samurai troopers) è il tuo modo di vederli, o è la particolare atmosfera di questa storia?
Sono molto curiosa di vedere quali storia intesserai su questo inizio, ed ovviamente cosa ha chiesto/proposto loro Saori.
p.s. Ho adorato "l'idea platonica di un bistrot". E' un concetto che ho ripetuto ed osservato tante volte, in tanti contesti (dal pub irlandese al ristorante italiano, dal modo in cui secondo noi dovrebbero essere certe cose o certi posti, e lo sono soltanto quando sono finti o riprodotti.) Mi piace trovare schegge di specchi in cui rivedermi così fedelmente nelle parole di qualcun altro... ;)