Ciao!! Eccomi finalmente qui a recensire il primo capitolo della tua nuova Long!
Allora, vediamo un po'...
Avevo già avuto modo di dirti che mi piace davvero, davvero molto leggere i tuoi scritti: trovo che tu sia bravissima a creare delle eleganti descrizioni, capaci non solo di permettere al lettore di visualizzare vividamente la scena narrata nella propria mente, ma anche di sondare con dovizia la psicologia e le emozioni che si celano nell'animo dei protagonisti (sia nel caso in cui tali emozioni li spingano all'azione, sia nell'eventualità in cui invece rimangano latenti pur causando uno struggimento interiore). Come ti avevo accennato, purtroppo non conosco molto nè l'anime, nè il manga che vedono protagonista Oscar: so solo che la vicenda si articola durante gli anni della Rivoluzione Francese, che il padre di Oscar avrebbe desiderato un figlio maschio (so questo a causa di /quella/ sigla a mio parere tremendamente umiliante - "il buon padre voleva un maschietto ma, /ahimé/, sei nata tu!" ... Ahimé? So che la mentalità di un tempo vedesse talvolta nella nascita di una bambina un motivo per "gioire di meno", ma personalmente lo trovo abbastanza triste- comunque, tralasciando tutto questo...) e che Oscar muore il giorno della presa della Bastiglia da parte dei rivoluzionari... Giusto? Correggimi se sbaglio! Non sarò quindi particolarmente capace di sottolineare se hai colto nel segno il carattere dei personaggi in questa tua trasposizione letteraria dell'anime, ma potrò accostarmici come se si trattasse di una storia originale, rapportandomi ai personaggi come se non avessero un corrispettivo già impostato con cui fare un paragone - il che, a mio parere, non è poi nemmeno un aspetto così insormontabile, ma anzi mi permetterà di apprezzare ancora di più la tua storia proprio perchè non influenzato da conoscenze antecedenti alla lettura della stessa!
Ho un debole per le protagoniste femminili sicure di sè ed emancipate dal clichè ormai fuori moda (a mio modesto parere) della pulzella costantemente in pericolo: siano esse protagoniste di romanzi o di serie televisive, amo tantissimo vedere come giovani - o meno! - donne combattano per ritagliarsi un ruolo nella società al pari degli uomini e per difendere gli ideali in cui credono. Questo non toglie che abbiano, come tutti, paure e fragilità, ma trovo che questo aspetto le renda ancor di più degne di nota, elargendole a personaggi complessi e tremendamente (nel senso positivo del termine) verosimili. Per quel poco che so circa questo fandom, quando penso a Lady Oscar penso ad una donna forte, fiera, orgogliosa, leale e combattiva, e trovo che in questo capitolo questo lato del suo carattere sia emerso decisamente chiaramente dalle parole e dai passi che hai magnificamente narrato: ho apprezzato tantissimo la presa di posizione della ragazza nei confronti dell'autorità paterna, che io ho interpretato come decisamente opprimente e negativa (magari stupidamente, ma non capisco - e questo è dovuto alle mie lacune in materia - perchè il Generale pensi che Oscar abbia gettato disonore sulla sua famiglia: solo perchè vuole fuggire con un uomo che palesemente la ama? O perchè lei e Andrè appartengono a ceti sociali diversi? Come ti dicevo, non conosco benissimo tutti i retroscena della trama e quindi mi ritrovo qui a domandarti spiegazioni circa elementi che, per chi conosce bene la storia, molto probabilmente sono già di per sè chiarissimi... Mea culpa!); ho, contemporaneamente, apprezzato anche la lealtà che la donna manifesta preoccupandosi del destino dei suoi compagni d'armi, degli uomini che ella comanda e che, sempre personalmente, ho percepito essere visti dalla ragazza come amici, e non solo come uomini sui quali esercitare il proprio potere. Un vero leader non si limita ad impartire ordini, ma crea un rapporto solido con le persone per cui dovrebbe rappresentare un punto di riferimento: quando leggo quei romanzi cavallereschi in cui soldati sono pronti a seguire in battaglia il proprio comandante fino alla fine, rimango sempre affascinato dalla figura di quei protagonisti leali e coraggiosi che non si limitano a comandare i propri sottoposti, ma che sono rispettati dagli stessi! Lodevole anche la correttezza d'animo che Oscar manifesta nell'impegnarsi a mantenere la parola data: nonostante ella sappia che ritornare a casa possa comportare essere uccisa (molto probabilmente per mano dello stesso padre, per giunta), giura che manterrà fede alla promessa da lei fatta poco prima di partire con Andrè. Anche la figura di Andrè mi ha colpito positivamente: palesemente innamorato di Oscar (molto delicata la parte in cui si rende conto che Parigi e Oscar sono due delle realtà più belle che egli abbia mai potuto conoscere ed ammirare in tutta la sua vita), si batte per difenderla quando il carattere forte e orgoglioso della ragazza - che, durante la fuga, manifesta comunque in un passo di essere comunque spaventata - immagino non spinga la giovane stessa a lasciarsi aiutare facilmente dalle altre persone!
E' un primo capitolo che mi è piaciuto molto, sebbene non conosca proprio benissimo le dinamiche che si celano dietro la trama originale dell'opera - ma, come ti dicevo, non mi pare abbia rappresentato poi questa grande limitazione per riuscire comunque ad apprezzare a pieno il tuo bellissimo scritto!
Un grandissimo abbraccio e a presto!!
Matteo |