Eeeee dopo un'oretta passata a cercare di convincerti di pubblicare, eccomi qui a recensire questa storia che erighfdjkg.
Già mi fai sclerare, donna @u@
Ti confesso che, sostanzialmente, mi ritrovo in difficoltà. Perché avrei tanto da dire, ma "tanto da dire" adesso sarebbe troppo, ed è ancora presto per il "troppo".
Parto, quindi, col mio solito metodo di recensione, analizzando parte per parte, in modo da non dire troppo e in un modo da dire ciò che penso in ordine.
"Namjoon gli sembrava di ricordare, era uno spilungone biondo platino con una fossetta su cui Jin, se doveva essere proprio sincero, aveva immaginato di infilare la lingua (ecco, quello poteva essere un problema legato alla convivenza con tre bei ragazzi)" Ecco che parte la prima risata, la prima di infinite come già sai. Perché questa storia brulica di quel tocco che ti appartiene e c'è sparso nelle altre tue storie. Quel dettaglio che aiuta, insieme ad altri, a rendere le tue storie uniche, lo stesso che in quelle storie compare a tratti, dove qui è invece concentrato, ed è ovunque.
E subito dopo a "Fossetta -Namjoon- fu il primo a rompere quel silenzio imbarazzato "Dunque ehm, Seokjin, giusto? Vorremo farti delle domande se non ti dispiace, sai giusto per verificare il livello di compatibilità di convivenza" Avrebbe voluto tanto dirgli che sperava di essere compatibile con la sua fossetta, ma probabilmente quella non era una grande idea" ho riso nuovamente. Per non parlare dei successivi nomignoli che Jin attribuisce anche a Tae e a Hoseok *cade fra le risate*
Poi, successivamente, Jin si presenta e appare effettivamente troppo perfetto e composto. La cosa disturba, per così dire, Namjoon che si riunisce con gli altri due in un'altra cosa e...e Jin origlia. Stavo morendo, ti prego. E viene pure scoperto.
Tutti si guardano imbambolati - confusi da Jin, ovviamente confusi da Jin - e Jin è costretto a sparare quella raffica di parole, che non corrisponde altro che alla verità, descrivendo il personaggio che è e che poi si svilupperà in seguito, perché è proprio in questo fiume di parole che si evincono i punti principali del carattere del tuo Jin.
Hoseok, non appena sente "idol", perde la testa - perché perde letteralmente la testa - e invita Jin a diventare ufficialmente uno di loro, un coinquilino, e a vivere con loro, sconvolgendo sia il diretto interessato che Nam, che impreca, giustamente. Perché se Jin è entrato a far parte della famiglia è tutto dovuto alle voglie difficilmente placabili di Hoseok, personaggio che adoro.
Adoro, in realtà, tutti i personaggi, e tu sai il perché, ma verrà il tempo di spiegarmi come si deve, altrimenti se parlassi ora rischierei di cadere in quel "troppo" di cui ti ho parlato prima.
Questo prologo, così come l'idea di base, mi piace da morire.
L'idea l'hai sviluppata bene e la cosa è palese, dato questo primo capitolo, ma lo si capirà ancor meglio nei capitoli successivi. Ed io non devo dilungarmi- *si spara*
Te l'ho detto e te lo ripeto: hai fatto benissimo a pubblicare questa storia, che sa tanto di una sana boccata di aria fresca, che mi piace da morire e che, soprattutto, merita assolutamente di essere letta, perché sarebbe ingiusto nei tuoi confronti e nei confronti della storia stessa restare sconosciuta a tutti.
Bravissima, Sara. Ancora una volta, come sempre.
Ro ♥
PS: Scusami per gli errori, ma l'influenza non mi sta aiutado *cade* |