Buondì, cara! Spero tutto bene ^^.
Capitolo bellissimo, quante cose da dire! Partiamo.
First of all, è un po’ che non lo faccio ma stavolta sì, commento il titolo : ). Adoro quando riesci a scegliere delle frasi così ben rappresentative del contenuto del capitolo : ). Ora che finalmente conosciamo la parte più sconvolgente (forse) della storia di Emelie, viene facile intuire cosa significhi quella ‘vita di troppo’. Da un lato il dover condividere il corpo con lo spirito dell’ospite çç (che cosa creepy, se ci penso bene) e quindi dire che c’è ‘una vita di troppo’ in quel corpo. Dall’altro si allaccia benissimo alla faccenda del bambino e di sua madre, quella vita di troppo che Emelie ha “”preso”” e del cui peso non riesce a liberarsi.
Che strano ascoltare i due ragazzi conversare della fine di una guerra avvenuta così tanto tempo prima! Nell’immaginario collettivo di noi del 90 e più o meno di tutti quelli della nostra generazione, la Seconda Guerra Mondiale è un evento un po’ mistico, una sorta di lotta tra il bene e il male, la Guerra per eccellenza (complici i così tanti film e libri che la riguardano). Devo ammettere che non avevo mai pensato alla prospettiva degli sconfitti per eccellenza, ossia ai tedeschi, e le parole di Elie mi hanno fatta riflettere çç: per loro sarà stata immensamente più dura che per tutti gli altri. Elie inoltre era sola, prigioniera di corpi e ricordi non suoi… uno spasso, insomma.
Per fortuna è riuscita a trovare un lavoro che la facesse sentire utile nella maniera più efficace possibile: lenire la sofferenza altrui (non potendo per cause di forza maggiore, lenire quella di James).
“Ritrovarla lì, era stato... non sapeva nemmeno lui se definirlo un miracolo o semplice giustizia. Lì, in oriente, lo avrebbero chiamato Karma.”
Questa frase di James mi ha molto colpita: non ricordavo che il karma fosse un concetto orientale, e devo dire che rende benissimo l’idea (in effetti l’ho sempre associato alla giustizia, o al contrappasso xP). Io offro una terza possibilità che mi piace sempre tanto ^^: era destino.
Cavolo, mettersi in contatto con Steve in effetti sarebbe stata un’idea geniale. Posso solo che immaginare come debba essersi sentita Elie, nell’apprendere della sua morte çç. La vita è stata particolarmente crudele con questi tre ragazzi, parimenti con Peggy che però è riuscita a rifarsi una vita e a costruire nel frattempo qualcosa di bello.
Venendo al punto del bambino, mi vergogno un po’ a chiedertelo ^^”, ma potresti spiegarmi cosa sia successo di preciso, perché non ho ben capito in che modo Emelie abbia ucciso il bambino: lei stava attraversando la strada, è stata investita e si è trasferita nel corpo della madre, che invece è sopravvissuta, ma il bimbo no (e alla guida della macchina c’erano agenti dell’Hydra che l’avevano rintracciata). È corretto ^^? Quindi non ha ucciso lei il bambino ma ne è stata praticamente direttamente responsabile?
Sigh, che cosa brutta, davvero çç. Il mondo in cui James le è stato accanto è davvero molto bello: hai ragione il fatto che la capisca è mooolto più profondo e soprattutto è assolutamente giusto che non la giustifichi o le dica di fare finta di nulla. Purtroppo, nonostante non fosse colpa sua, dovrà imparare a conviverci proprio come ha fatto James (anzi, come sta imparando a fare). È quasi ironico vedere come le loro posizioni si siano momentaneamente invertite: è molto ben riuscita come cosa ♥.
Aaaaaaawn non so perché ma sono troppo felice che Elie sia andata a trovare la famiglia di Buck ♥. Mi fa così piacere saperla al sicuro, in America, in mezzo a quelli che potrebbero essere quasi dei parenti, per lei. Sono certa che siano riusciti ad aiutarsi moltissimo a vicenda, con racconti e quant’altro: Elie ha di nuovo una famiglia, e loro è come se avessero di nuovo una figlia ♥. È la scelta migliore che potesse fare.
Loooool, Peggy e Elie insieme, OMG what a sight to behold! Sappi che voglio una oneshot missing moment su questa festa in piscina, lo esigo :PPP, sto già ridendo troppo. Howard comunque è tremendo, da qualcuno Tony deve aver pure preso, ma allo stesso tempo sono sicura che amasse moltissimo sua moglie. Quando Elie pensa alle ragazze in piscina mi è venuto troppo da ridere, perché mi sono ricordata del capitolo in cui James le racconta di questa moda americana e lei era rimasta sconvolta :P. Ora ha finalmente potuto vedere il fantomatico costume a due pezzi di persona, ahahahahhaha.
Oddio, quindi Elie è tra le co-fondatrici dello Shield :3! Chi lo avrebbe mai immaginato a inizio storia ^^: è troppo figa questa cosa, ci sta! Bello che Peggy sapesse tutto e abbia aiutato tanto Elie, me la rende ancora più simpatica di quanto già non sia xD.
Glom, il pezzo sul trasferimento dello spirito di Elie mi ha fatta di nuovo inquietare, specialmente la parte sul non trovare presto un corpo nuovo (non so perché ma ho il timore che sia proprio quello che accadrà a fine storia, vista anche la sua determinazione a scegliere persone ben specifiche). Mi sento confortata dallo spirito altruistico e buono di Elie: il suo è un terribile dono che tanti altri avrebbero usato in maniera assai meno “saggia” e senza farsi troppi scrupoli.
Che bella la parte finale *^*, c’è proprio da dire ‘finalmente’ xDD, sebbene non sia comunque il loro primo bacio. Tenera la maniera discreti con cui concludi, lasciandoci ben intuire cosa stia accadendo di sopra :P.
Bene, sono sempre più curiosa di vedere che capiterà adesso e in che modo avremo di nuovo a che fare con Rheinoldt -.-.
Un bacione, a venerdì prossimo!
Tua,
Bennina
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