Recensioni per
Won't You Dance With Me
di calock_morgenloki
Ciao |
Ciao Cami, questa volta ho letto incredibilmente presto e ti sto lasciando la recensione a tempo record, sono veramente molto proud of myself - lo sono un po' meno se penso che a quest'ora dovrei star recuperando serietv varie ma dai, facciamo finta di niente. Allora, in questa puntata sono successe tre cose importantissime (UNA più delle altre) e davvero non so da dove iniziare. La voglia di saltare tutto e partire subito dalla parte finale è enorme, ma ho paura di lasciarmi prendere troppo e dimenticare le altre cose per strada. |
Ciao cara! Eccoci a questo secondo capitolo che ha messo molta carne sul fuoco, per quanto riguarda l'ambito degli accadimenti. Non me li immaginavo affatto, oltretutto, tali avvenimenti: credevo che questo capitolo ci avrebbe mostrato qualcosa di più graduale, ed invece Sherlock si è lasciato andare in pochissimo tempo; forse troppo, riflettendo sull'overdose e sui motivi che potrebbero aver scatenato questa caduta del moro. Ma non so, non sono brava con le ipotesi, preferisco lasciarmi stupire. ;) Quindi il loro avvicinamento: la scena del loro incontro e quella della prima lezione di ballo mi hanno colpita molto; sia nei dialoghi, che nelle descrizioni. Mi è piaciuta la tua rappresentazione di Sherlock e viene scontato il pensiero di quanto può e sa essere irresistibile. In questo senso apprezzo sempre il POV di John per comprendere il modo adorante in cui lo osserva. L'interazione esplosiva tra i due è impeccabile, anche nella tristezza del malessere di Sherlock: non può che rimanergli accanto, neppure si arrabbia eccessivamente, almeno per ora. Suppongo che ci ucciderai con l'angst, visto che già hai toccato vette altissime pure con la presenza di un Mycroft perfettamente caratterizzato. Io ancora non sono mai riuscita a scrivere di lui, molto probabilmente mai neanche lo farò, quindi ti faccio i complimenti. In realtà ti faccio i complimenti per tutto il capitolo nel suo complesso, anche per quanto riguarda la descrizione dei passi di danza che risulta facile da comprendere ed immaginarsi (considera che sono un'assoluta ignorante in materia; anzi, sono praticamente il tuo John Watson, che troverebbe giovamento in tale ambito solo e soltanto se munito di Sherlock in veste di insegnante.. ecco, stanotte me lo sogno :P). Che altro dire, aspetto il prossimo chapter e ti volevo anche dire che mi stai facendo schiantare ogni volta che usi la frase "I regret nothing".. non so perché, ma te lo giuro, rido ogni fottuta volta proprio. Te lo dovevo confessare per forza. :P |
Beh, l'angst lo avevi annunciato e quindi eccolo. Non ne sono stupita, alla fine, prima o dopo... come già mi è successo in storie tue, la percezione dei ritmi della storia è leggermente alterata. Qui in questo caso, quanto presto o tardi sia per l'angst, onestamente è una cosa che non so proprio dire perché i capitoli così lunghi e la poca introspezione non mi permettono di aver le idee chiare in proposito. Comunque ce lo aspettavamo, e alla fine è arrivato, ma non so dire se sia troppo presto per una situazione simile. |
Ciao Cami! |
Ciao Cami! Sono in super ritardo (vabbè, ti sarai abituata ormai), ma ci sono! Lo ammetto, non vedevo l'ora di leggere questa fanfiction, soprattutto una volta letto di cosa trattava: amo la balletlock, mi è capitato di difenderla parecchie volte dal mio migliore amico che, amante della serie, non riesce neanche a sentirla nominare; sarà che io amo il ballo, nonostante come John e te sia completamente incapace di muovere due passi coordinati di fila, però mi incanto a veder ballare gli altri. Avevo bisogno di tempo e attenzione per leggere il capitolo (il tempo e l'attenzione che si merita/ti meriti), non volevo cominciare a leggere ed essere costretta a spezzare da una parte all'altra, oppure a rimandare la recensione, e invece, purtroppo, è andata a finire proprio così! Ho cominciato a leggero verso le 16 e, sì, sto recensendo soltanto adesso, questo perché prima mi interrompe mia mamma, poi la micia, poi un'amica, poi ancora mia mamma, poi l'intero universo. Ma vabbè, questo per dire che non sarà una descrizione dettagliatissima, credo, purtroppo 😢 |
Ciao, eccomi a recensire questa storia. Chiedo scusa se ci ho messo un tempo inumano prima di arrivare qui, ma ho voluto leggerla più di una volta perché (come ti avevo accennato anche su twitter) c'erano alcune cose che non mi convincevano. Naturalmente questo primo capitolo mi è piaciuto, altrimenti non sarei qui. Sulla questione che già ti accennavo, non aggiungerò altro a quello che già ti ho detto, se non che mi rendo perfettamente conto che il trattare un certo tipo di scene e con un determinato tipo di azione è tutto tranne che facile. Lo è in qualsiasi contesto ci sia del movimento corporeo dei soggetti nella scena e credo che in questo tuo caso, sia ancora più difficile perché per scrivere bene di scene di ballo bisogna secondo me averne una conoscenza visiva molto precisa dell'atto che le due persone stanno facendo. Direi quasi chirurgica. In questo mi complimento con te per il coraggio, tutte quelle nozioni e i termini... io di ballo non ci capisco un cavolo di niente e non so cos'avrei fatto al tuo posto. Forse mi sarei maledetta più e più volte! XD |
Ciao cara! Arrivo lentamente, ma arrivo! :) Che dire, mi è molto piaciuto questo inizio della storia, e da' fin da subito dei momenti esilaranti ed accattivanti. A partire dall'immagine di Sherlock che ci hai donato; bellissimo, bravissimo e cattivissimo. In una parola? Perfetto. Ce lo vedo molto, in questa veste, e sono curiosa di sapere il suo passato sicuramente ingombrante. Ho apprezzato anche Irene, per quanto mi risulti sempre essere una presenza fastidiosa, ma funziona nel contesto. Anche Mary, ovvio, e quanto amo che John abbia già delle forti sensazioni (nel bene e nel male) verso Sherlock nonostante lei. Godo, godo sempre, perché non riuscirò mai ad apprezzarla ne' amarla poiché ne ha combinate troppe. Comunque, la scena che più mi è rimasta impressa è quella in cui John guarda Sherlock fumare come un maniaco e l'altro se ne accorge e lo apostrofa in una maniera veramente da SH al massimo della sua sociopatia autoindotta. L'ho adorato. Il loro rapporto di amore-odio (si, è già amore, lo so :P) mi stuzzica ed intriga. Son proprio curiosa di leggere il seguito, come lo farai evolvere, e son fiduciosa del fatto che mi regalerai grandi gioie. Già questo capitolo ne ha date alcune. Il personaggio di John per ora ha sintetizzato bene quelle sue peculiarità di uomo comune con qualcosa di non comune nascosta dentro di sé; in questo senso parebbe che Sherlock possa essere il suo "conduttore di oscurità". Non so questa da dove mi sia uscita, ma direi che ci sta. Scusa la recensione sconclusionata; aggiungo solo i tipici complimenti sul tuo modo di scrivere che non ti fa staccare gli occhi dalle parole mai, facendo apprezzare ogni singola riga. Aspetto il prossimo capitolo, a presto, un beso. :) |
Il prologo di questa storia è molto accattivante... L'energia tra Sh e John è palpabile e sei stata molto brava a gestire i loro confronti. Quello finale... Il mio preferito! Hai un ottimo stile, lo apprezzo davvero, sei molto brava a gestire la commedia! John è ben fatto, ma il mio preferito resta Sh: sembra proprio lui, in carne e ossa! Potevo quasi vederlo davanti a me rivolgere a tutti quei suoi commenti acidi! Spero presto in un nuovo aggiornamento... Ciao! |
Come descrivere questo prologo in una sola parola? Wow. |
OHDDIO! OHDDIO... |